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giovedì 23 luglio 2020
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una crisi economica é i suoi risvolti
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Vedere una cittadina vivere una crisi economica é sempre doloroso;la mitezza con la quale lo fanno i personaggi del film é disarmante e induce a non abbandonare mai la speranza e la determinazione a reagire contro attività poco lecite cosí come la sig. ra Giorgina e la nipote e, sul finale, Leroy. I ritmi del film sono proporzionati alla trama e l'interpretazione di C. Firth é equilibrata e rispondente al contenuto.
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venerdì 26 giugno 2020
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una semplice osservazioe-richiesta
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Piú che un commento é una osservazione;io non comprendo l'ora nella quale va in onda il film" Main St.-l'uomo del futuro"( h :3).
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astromelia
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martedì 6 dicembre 2011
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non convince
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il tema poteva essere trattato meglio,la pellicola lenta e la recitazione insufficiente e a tratti ridicola specie nell'anziana signora....questo film sembra tagliato per la tv ma alla fine il prodotto risulta mal riuscito e inconcludente,colin firth assolutamente sprecato .
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'mox'
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giovedì 1 dicembre 2011
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inconcludente
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Durham è una piccola cittadina americana che sta morendo a causa della crisi: non c'è lavoro, i giovani se ne vanno in cerca di opportunità, i vecchi restano e vivono di rimpianti. Arriva un misterioso straniero con una proposta allettante: la società per cui lavora è disposta a portare lavoro e sviluppo in cambio del permesso di utilizzare Durham come sito di trattamento e stoccaggio di rifiuti pericolosi.
Alla fine si rimane sorpresi: non perché ci sia chissà quale svolta, ma perché si ha l'impressione che la trama non vada da nessuna parte. Il personaggio di Carl Leroy ("l'uomo del futuro" del titolo italiano) viene introdotto in modo promettente e dovrebbe essere il motore della storia, ma le promesse vanno a farsi benedire e il motore sembra decisamente ingolfato.
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Durham è una piccola cittadina americana che sta morendo a causa della crisi: non c'è lavoro, i giovani se ne vanno in cerca di opportunità, i vecchi restano e vivono di rimpianti. Arriva un misterioso straniero con una proposta allettante: la società per cui lavora è disposta a portare lavoro e sviluppo in cambio del permesso di utilizzare Durham come sito di trattamento e stoccaggio di rifiuti pericolosi.
Alla fine si rimane sorpresi: non perché ci sia chissà quale svolta, ma perché si ha l'impressione che la trama non vada da nessuna parte. Il personaggio di Carl Leroy ("l'uomo del futuro" del titolo italiano) viene introdotto in modo promettente e dovrebbe essere il motore della storia, ma le promesse vanno a farsi benedire e il motore sembra decisamente ingolfato. Anche gli altri temi narrativi (l'anziana che vende la casa in cui ha passato tutta la sua vita, il giovane poliziotto che cerca di riconquistare la ragazza che ama) si fermano a un livello terribilmente superficiale, così che alla fine non si trova una sola idea sviluppata decentemente e il film finisce prima di cominciare, con l'unico (discutibile) pregio di non durare molto.
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