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che devo dire, come il precedente scarlet diva, anche questo film mi ha fatto sganasciare dalle risate..
nonostante le brutture, lo squallore, la violenza e via enumerando mezzi per schifire/turbare/scandalizzare lo spettatore, questo come il suo primo film mi hanno semplicemente divertita. perché asia argento io non riesco proprio a prenderla sul serio..
tutte le volte che la vedo sullo schermo, vedo solo lei e il suo accento romanesco con la zeppola in bocca.. quel tipico strillo e poco più. ah si, il cliché della dannata sbandata drogata strasgressiva. che poi fa tenerezza anche questo, visto che è una brava ragazza pariolina.
sono certa che come come essere umano vada molto al di là di questo cliché, ma come regista non ha saputo raccontarci altro..
il film dà fastidio, ma è un fastidio epidermico, d'effetto immediato, come il sangue e gli sgozzamenti di tarantino: ci ridi, non è mica vero: è fumetto, è splatter.
solo che tarantino ha la maestria necessaria per metterci in sense of humor e bilanciare il racconto, e soprattutto ha storie da raccontare.
qui non c'è evoluzione dei personaggi e dell'intreccio, e il fastidio rimane tale.
intendiamoci: non chiedo un finale consolatorio, ma una evoluzione, quale che sia. qui non c'è.
se questo era il film che doveva lanciare asia come regista negli usa e nel mondo, forse è meglio che la nostra se ne stia a casa a fare le fiction con manuela arcuri. ha tanto parlato male dell'italia che non la capiva, ma forse è lei che ha dovuto capire quanto è duro il mercato USA, e se ti dà una possibilità perché sei figlia di dario argento (un cult negli usa) se fai una cacata non te ne dà una seconda. e tutta questa vocazione e motivazione per fare la regista magari non ce l'aveva, e allora meglio che a rappresentarci nel mondo sia sorrentino.
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