Tra i pochi film di Stone basati su una sceneggiatura altrui, U-Turn sviluppa tuttavia con coerenza la tematica prediletta dall'autore di Platoon (in particolare, inutilità e ricorsività della violenza) declinandola secondo i canoni di uno urban western contaminato dal senso del paradosso: sia nello sfondo erotico (il flirt tra il protagonista e il personaggio interpretato da Jennifer Lopez) sia nella violenza che degrada volutamente l'epica della malavita a un grottesco feticcio in cui il malvagio è molto più sprovveduto di chi lo circonda e si spaccia per buono (straordinaria in questo senso l'interpretazione di un irriconoscibile Jon Voight nei panni di un meccanico apparentemente innocuo, ma profondamente disonesto fino alla spregiudicatezza). La trama degli inganni e delle violenze reciproche è talmente fitta che, shakesperianamente, soltanto il caso risolve nel finale il carico distruttivo che ciascun personaggio ha riversato sull'altro. Ma solo nel senso di far prevalere chi è persino peggio dell'antieroe rappresentato da Sean Penn, ferito in pieno deserto e consegnato agli avvoltoi.
[+] lascia un commento a massimiliano curzi »
[ - ] lascia un commento a massimiliano curzi »
|