Mi ricordo di Anna Frank

Decisamente mediocre film che rientra nelle terrificanti fiction storiche che la Rai ci propone a spese del contribuente, contribuendo alla confusione storica. Cominciamo dalla recitazione. La stessa di una telenovela argentina. Pianti sforzati, esilaranti e impossibili conciliaboli filosofici fra il rabbino e una SS... ma quando mai è avvenuto. Da Sturmtruppen sentire i tedeschi che in ritirata hanno dialoghi come quando noi da bambini si giocava agli indiani. Vogliamo mettere poi la barba del rabbino e i baffi del papà di Anna Frank? Impossibile! A nessuno nei campi di concentramento era permesso tenere barba o baffi curati per di pù come quella del rabbino. Arrivano i Russi che sembrano uscire dalla lavanderia... nessuna scena a raccontare la realtà dei campi di sterminio che, con tutta quella gente bella pasciutta, sembrava una colonia estiva. I camini dei forni realizzati come una fonderia. Le guardie tedesche che si muovevano (bastava guardare i film dell'epoca) come ballerine invece che come soldati. La regia scadente. Tempi lunghi, inquadrature da fiction tipo polizia 3. Ridicolo. Appena accettabili i costumi anche se c'erano parecchi errori. E i carretti carichi di cadaveri? E i morti ammucchiati? La cenere che scendeva. Così non si racconta la realtà. Se la Rai non è capace di fare i film storici che lasci perdere di spendere soldi pubblici inutilmente. Ma mi chiedo. Con tutti i Perlasca e gli Schindler che in Italia abbiamo avuto o con tutte le storie di ebrei italiani che sono finiti nei campi, dovevamo proprio raccontare e rovinare Anna Frank?