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Nel 2024 sulla piattaforma Netflix, Ben Taylor, regista assai poco conosciuto, dirige un film che si occupa della storia vera riguardante tre persone, un biologo che vinse il premio nobel, un chirurgo e una ex infermiera che fecero nascere il primo bambino grazie alla fecondazione in vitro. Taylor tratta questa tematica sensibile con una leggerezza da film per famiglie, visto anche il volto da teenager di Charlie Murphy; eppure funziona. La narrazione procede come una favola a lieto fine, eppure i tre sopracitati si ritrovarono completamente isolati, tanto da venire chiamati "I Frankenstein". La Chiesa, i media, molti altri scienziati e gente comune, come la madre dell'infermiera, ritennero un abominio immorale questo rivoluzionario tentativo di far nascere bambini in modo anticonvenzionale. Tutto il cast si rivelerà all'altezza, con una menzione particolare per l'esperto Bill Nighy. Altro pregio del film è quello di risultare gradevole e in questo c'è lo zampino della freschezza della Murphy. La lotta contro il bigottismo prevarrà e nascerà la prima bambina con l'IVF che come secondo nome avrà quello di Joy. In seguito nasceranno 12 milioni di bambini con l'IVF e solo in un secondo tempo verranno riconosciuti i meriti della donna in questo enorme progresso scientifico. Da vedere per la tematica trattata.
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