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Veramente un Alien(2024)..adatto principalmente ad un pubblico giovane.Horror alla massima potenza.Il racconto parte con originalita' notevole.5ragazzi..(e non marines!)e un simpatico androide partono per un viaggio alla ricerca di un pianeta dove ci sia energia solare.Nel viaggio trovano un astronave abbandonata Romulus-Remo(si quelli dell'antica Roma)e per sottrarre l'impianto criogeno per il loro viaggio della speranza s'imbattono con xenomorfi dormienti che con carne fresca e giovane cominciano a risvegliarsi.L'inizio e' comunque ottimo,fotografia ottima..sceneggiatura buona.Praticamenta tutto il racconto non vuole uscire dall'impiano base di Alien 1/2..phrometeus/Covenant.Ci sono molti richiami a questi films,ovviamente col permesso del grande R.Scott ch ce'la mette tuttade qui e'uno dei produttori.Forse manca la classe sopraffina..ma Alvarez da il massimo vigore perché piaccia molto ad un pubblico giovane.Ha steccato il finale per timore di essere troppo innovativo.Comunque un ennesimo Alien dal regista uruguaiano lo vedrei volentieri.Film ideale per la stagione estiva.Non delude!Molto bello con qualche ripetizione evitabile.
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antonio montefalcone
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giovedì 22 agosto 2024
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un ritorno alle origini, efficace e vigoroso
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''Alien: Romulus'' è un omaggio all''intera e celebre saga di ''Alien''. Ambientato 20 anni dopo il primo ''Alien'' e 37 anni prima di ''Aliens – Scontro finale'', il regista e sceneggiatore Alvarez segue le orme di Ridley Scott (qui produttore), cercando però di offrire un suo personale punto di vista, se non proprio inedito ed originale comunque fresco ed efficace.
Quasi al limite del remake del primo film, si torna al passato per poter mandare avanti nel futuro una saga che cerca sempre di aggiungere nuovi tasselli alla mitologia originaria, rivisitando non soltanto i temi classici della fantascienza aggiornandoli all''attualità (l''umano e la macchina, la psicosi per la contaminazione, la deriva del capitalismo, il lato oscuro della scienza, il riscatto femminista), ma anche il linguaggio usato in ogni pellicola dell''intera serie (alcuni elementi riprendono gli esperimenti genetici di ''Prometheus'' e il finale rievoca ''Alien - La clonazione'').
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''Alien: Romulus'' è un omaggio all''intera e celebre saga di ''Alien''. Ambientato 20 anni dopo il primo ''Alien'' e 37 anni prima di ''Aliens – Scontro finale'', il regista e sceneggiatore Alvarez segue le orme di Ridley Scott (qui produttore), cercando però di offrire un suo personale punto di vista, se non proprio inedito ed originale comunque fresco ed efficace.
Quasi al limite del remake del primo film, si torna al passato per poter mandare avanti nel futuro una saga che cerca sempre di aggiungere nuovi tasselli alla mitologia originaria, rivisitando non soltanto i temi classici della fantascienza aggiornandoli all''attualità (l''umano e la macchina, la psicosi per la contaminazione, la deriva del capitalismo, il lato oscuro della scienza, il riscatto femminista), ma anche il linguaggio usato in ogni pellicola dell''intera serie (alcuni elementi riprendono gli esperimenti genetici di ''Prometheus'' e il finale rievoca ''Alien - La clonazione'').
L''opera nel complesso appare piacevole e riuscita. Sono molte le sequenze avvincenti e di grande impatto spettacolare; e non mancano la sensazione di claustrofobia, di minaccia continua, e una buona dose di tensione e azione adrenalinica.
Interessante il concept (ispirato dal videogioco ''Alien: Isolation'' uscito nel 2014), azzeccato il cast, e notevole la messinscena (scenografie, fotografia, suono ed effetti visivi molto accurati).
Il regista è abile nel sfruttare e nel ricreare spazi e suggestioni visive ed emozionali.
Peccato soltanto per il finale, troppo lungo, caotico e citazionistico, che poteva essere gestito meglio.
In conclusione, l''ultima pellicola della serie di ''Alien'' appare come un sano intrattenimento, godibile ed efficace che, nel tentativo di tornare alle origini (e con tutte i lati positivi e negativi che questo comporta) prova a portare avanti una saga storica, ricreandone soprattutto lo spirito affascinante che ne era alla base. Voto (in decimi): 7
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