Top Model

La scrittrice Sarah Asproon, si accinge a concludere la stesura del suo secondo romanzo incentrato sulla prostituzione di alto profilo con l'aiuto della sua amica e agente Dorothy.Al fine di raccogliere materiale autentico,le due donne danno vita a un'agenzia di ragazze che riscuote un enorme successo.Mentre Dorothy,si occupa dell'aspetto amministrativo,Sarah,al contrario,assume il nome di copertura di Gloria,divenendo in breve tempo la ragazza più richiesta.Tutto procede per il meglio,sino a quando un cliente,Peter,scopre per caso la sua vera identità,minacciandola di raccontare tutto alla polizia e costringendola a cedere alla sue richieste.Sarah accetta di assecondare l'uomo,consapevole del fatto che se si opponesse,la sua reputazione e quella della sua amica,sarebbero compromesse per sempre.Ad ogni modo,per tenere in ordine gli appuntamenti dei clienti,viene contattato Cliff Evans,un giovane programmatore di computer che non passa inosservato per il suo avvenente aspetto e che cattura da subito l'attenzione di Sarah.La donna cerca di provocarlo in diverse occasioni,ma lui esita,poichè non ha mai avuto alcun tipo di rapporto con una donna,ritenendosi tra l'altro del tutto inadeguato.A rompere il ghiaccio tra i due,sarà Jason,un amico a cui Cliff è legato sentimentalmente e da cui non riesce a staccarsi,il quale lascierà all'amico il suo appartamento,con l'intento di aiutarlo a ritrovare se stesso e a fare finalmente chiarezza sul suo rapporto con Sarah.In realtà,Cliff finisce con l'innamorarsi davvero della giovane donna,da cui si sente sempre più attratto e con la quale desidererebbe iniziare una nuova vita.E alla fine,sarà proprio l'amore per Sarah a trionfare e una volta sventate anche le minacce di Peter,i due riusciranno a vivere insieme,trasferendosi in un'altra città e dando un taglio netto al passato.Joe D'amato,confeziona un soft core di discreto livello e dai risvolti  drammatici in stile Una donna in Carriera,perdendo un pò di vista la trama,ma valorizzando a dovere le grazie anatomiche della provocante Luciana Ottaviani(alias Jessica Moore),mostrandole con morboso compiacimento ed esibendole attraverso una carrellata di scene erotiche(tra cui la famosa sequenza in cui la protagonista si toglie i vestiti,concedendosi con assoluta naturalezza a dei manichini,lasciandosi fotografare dal cliente voyer),senza essere mai volgare,ma estremamente  seducente e desiderabile.Tuttavia,se da questo punto di vista il film è ben strutturato,dal punto di vista recitativo,invece,lascia molto a desiderare.Gli altri attori,(fatta eccezione della Ottaviani),appaiono asettici e non riescono come dovrebbero ad immedesimarsi nei loro personaggi,rendendoli vuoti,inespressivi e decisamente poco interessanti.Nella scena finale,Joe D'amato(quì anche sceneggiatore),fà proferire alla fascinosa Laura Gemser una frase che racchiude la vera essenza di questo film e che è tutt'altro che scontata:"il sesso non è tutto,ma è molto".Frase quanto mai azzeccata e con cui lo stesso Massaccesi  sembrava voler preannunciare la fine del cinema  erotico,destinato inevitabilmente a naufragare e ad essere sostituito dal porno,che non avrebbe lasciato più spazio alcuno all'erotismo d'autore e che avrebbe continuato  a imperversare negli anni a venire,purtroppo.