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QUesto"Les Crimes silencieux"(Frédéric Berthe, sceneggiatura di Philipes Isard, 2017)si inserisce nella serie di film televisivi realizati da France 3 in collaborazione(è vero, credetci)ocn la TV belga della Vallonia. Film televisivo che narra di una località provinciale in Haute France, presso Callais, dove c'è un tradizione mineraria non dimentica della tragedia di un secolo prima; l'iinvestigratrice(Odile Vulliemin, famosa per essere CHloe" la cirnininologa"strana"di Profiling , duneuqe sempre in ambito TV, ma seriale), insieme al commissario Dubois(RIchard Berry)indaga per il ritrovamento del cadavere di un famoso"padrone"del luogo. IL fatto è che poi i crininin aumentano e tutto sembra giocarsi in ambito familiare e com unque di consocenze: la capitano-.investigatrice ha un marito(Alexis Loret), anchegli poliziotto "in crisi"per un incidente occrosogli tempo prima, nel quale una persona era rimasta uccisa, durante un'azionee di polizia, a sua volta il padre è un giudice in pensione ma ancora"pericolosamente immanente"(Féodr Atkine), molto autoritario e poco disposto alla gentilezza e alla cortesia, A sua volta il commissario ha abuto antentati periti tragicamente nella miniera, ma a inquietare, già fin dall'inizio è una coppia di amanti, ossia precisamente la giovane morglie del primo cadavere(Valérie Kaprinski, toh'chi si rivede...), e il suo amante, tollerato anzi favorito dal morto, che era un voyeur... Decisamente interessnte, per la capacità di rendere la dinamica familiare e del mcirogruppo, in un'indagine in qualche modo"psicologica"che vale per tutta la serie di telefilm ma che qui viene decisamente pià accentuata(ma sono belle anche le riprese dall'altro che rendono il fulcro centrale-la piazza dael paese), come del resto nella tradizione "policière"frnacese, che è quella del noir, che ha avuto come profenitori a livello puramente filmico e non televisivo grandi registi.autori come Louis Malle, Calude CHabrol, Jacques Deray, José Giovanni ed altri, con la capacità di rendere le dimensioni"micro"(anche in un contesto "macro", talora, come quello di Marseille, per esempio)del crimine e soprattutttto di quanto lo rpvoca(eqiologia del delitto). E in questo bisogna riconoscere che il regista Berthe è stato veramanete capace di rendere un'atmossfera e la dinamica di quei grandi film, pur nella dimensione più racolta o con t empi diversi che caratterizza il telefilm. El Gato
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