Ferro è un documentario sulla vita del noto cantante italiano Tiziano Ferro.
Ha la forza di emozionare e di far riflettere anche chi non può propriamente definirsi un appassionato del cantautore.
Durante il lungometraggio, infatti, il protagonista non perde occasione di mettere a nudo i suoi sentimenti più profondi e i suoi pensieri più nascosti ripercorrendo la sua vita, ma non dal punto di vista dell’artista, bensì da quello dell’uomo che si cela dietro al personaggio che il pubblico è abituato a vedere.
Il documentario non ha lo scopo di esaltare il cantante, nonostante non manchino le immagini dei momenti più importanti della sua carriera, ma vuole raccontare la storia di un ragazzo qualunque, emarginato e deriso, che si prende la propria rivincita grazie ad un successo che gli procurerà una gran quantità di disagi.
Ferro alterna immagini di repertorio di concerti e apparizioni in televisione a chiacchierate, più che interviste, del protagonista con un interlocutore fittizio, o forse più con se stesso, durante le quali è l’emozione a prendere il sopravvento ed è bello vedere come certe scene non siano state per nulla tagliate, proprio per dar modo allo spettatore di vivere appieno la commozione del cantante.
Tiziano Ferro decide di svelarsi completamente al suo pubblico condividendo anche scene di vita quotidiana insieme al marito, immagini inedite del loro matrimonio insieme alle famiglie e scorci degli incontri che il cantautore tiene presso un gruppo di recupero per alcolisti anonimi, dove è entrato come membro e in cui adesso ha il ruolo di segretario e mentore.
Ferro dovrebbe davvero essere visto da tutti, giovani e adulti, perché è ricco di insegnamenti che non smettono di essere utili a qualsiasi età: innanzitutto è un ottimo esempio di come anche una persona che abbia toccato il fondo più buio possa risalire alla luce e diventare una persona serena e grata di ciò che ha e, inoltre, insegna che la felicità si ottiene solo con la libertà di poter esprimere se stessi e raccomanda di non aver paura di dire al mondo delle scomode verità.
Il film non è altro che un lungo messaggio di speranza, asserendo che ognuno di noi può trovare la serenità, mantenendo ben saldo il principio di famiglia, di amore e di ricerca di un luogo e di persone in grado di farti stare bene, partendo prima di tutto da un concetto abbastanza complesso da raggiungere: amarsi, imparare a voler bene a noi stessi per poi poter essere felici verso gli altri.
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