The 40-year-old Version

   
   
   

Reinventarsi

di Enrico Riccardo Montone


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sabato 12 dicembre 2020

Nata e cresciuta a New York, Radha è una drammaturga in difficoltà alla soglia dei 40 anni, un'età in cui il dubbio ti fa pensare che il tuo periodo d'oro sia ormai passato. Radha vive in un piccolo appartamento chiedendosi se avrà mai una rinascita come artista. In una svolta fresca e relativamente unica, la storia di Radha è anche quella della sua ideatrice, scrittrice, regista e protagonista Radha Blank. Sebbene sussistano delle differenze rispetto a ciò che la Blank ha vissuto realmente, le stesse appaiono molto piccole: quello che ha deciso di rappresentare sullo schermo è a volte dolorosamente vero e incredibilmente onesto.

Nel film, Radha è un'insegnante di liceo ad Harlem, che cerca di convincere la sua piccola classe a comprendere le complessità che si nascondono dietro la scrittura per il palcoscenico. Nel frattempo, il suo migliore amico e agente Archie (Peter Kim) sta cercando disperatamente di far notare la commedia scritta da Radha ad alcuni produttori teatrali, in particolare lo spocchioso Josh Whitman (Reed Birney), che detiene le chiavi del successo e che è disposto ad aiutarla purché Radha accetti la serie di cambiamenti di sceneggiatura su cui insiste.

Radha comincia allora a fare un bilancio di quello che ha conquistato e quello che ancora vuole, e decide di provare una strada diversa per fare arte: il rap. Scelta ardita, ma che potrebbe rivelarsi vincente. Ce la farà questa donna a superare una crisi esistenziale ed artistica che promette di travolgerla?

Fortunatamente, un musicista locale chiamato D. (Oswin Benjamin) che produce basi musicali inciampa sul suo radar. Annoiato dagli aspiranti gangster che frequentano il suo appartamento per i ritmi, D è sbalordito - come tutti noi - dal genuino talento di Radha. Ma il mondo è pronto ad accettare una donna di 40 anni che compone rime come Kendrick Lamar? Indipendentemente da ciò, la nuova vocazione di Radha riaccende rapidamente la sua scintilla creativa - e molto presto, si esibirà in concerti e firmerà un accordo per scrivere la nuova produzione ad alto budget di Whitman. Il suo nuovo successo durerà per tutta la durata del film? Sembra improbabile.

Il notevole debutto di Blank è ammirevolmente coraggioso. Come la sua controparte sullo schermo, mette a nudo la sua anima perché tutti la vedano. Dal pianto per bocconi di costolette alla griglia al mettere alla prova le sue abilità rap di fronte a un pubblico indaffarato, l'opera della Blank è veritiera e al tempo stesso divertente. Girato in bianco e nero monocromatico come molti dei classici film newyorkesi che l'hanno influenzata, The 40-Year-Old Version trova la bellezza tra i marciapiedi sdrucciolosi delle strade di Brooklyn.

La pellicola tratta argomenti attuali come il poverty porn, che sfrutta la condizione dei poveri per generare empatia, vendere i giornali e stimolare le donazioni. Un lucro sulla pelle del meno abbiente. Altro tema caldo del film è la gentrificazione, ossia la trasformazione di un quartiere popolare in zona abitativa di pregio, con conseguente cambiamento della composizione sociale e dei prezzi delle abitazioni. Questo concetto è anche il punto focale dello spettacolo portato in scena dalla protagonista.

Una nota dolente del film è quella di non colpire pienamente nel segno nell'indagare la profondità psicologica degli altri personaggi. L'impressione è quella di vedere i personaggi senza poterli mai capire a fondo, delle sagome teatrali di cui fatichiamo a comprenderne l'interiorità, le aspettative e i desideri, le paure.

Tuttavia è notevole il tentativo di approcciare temi non sempre affrontati e la scelta di rendere protagonista una donna forte che non si lascia piegare dalle circostanze; largo spazio anche a temi quali il sesso tra individui con grande differenza d'età e la comunità LGBT. Coadiuvato da una splendida colonna sonora Jazz e hip-hop e dall'utilizzo di un azzeccato ed elegante bianco e nero, "The 40-Year-Old Version" è la voce cinematografica della nuova Harlem che cerca di uscire da un passato di degrado e per farlo utilizza la voce di una orgogliosa donna nera che ha molto da dire nel mare del conformismo imperante.

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