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storia del famigerato al caponistico mondo
non dunque di mezzo ma della violenza assurda altresì del noto al
capone, schivo ai noti fasti, dichiaratosi cittadino onesto,
che non avrebbe fatto accordi con
chicchessia scambi con chicchessia, sino a essere il
gangster intrufolatosi scacciando questo e quello a nome della sua
evanescente e fantomatica partecipazione esistenziale,
per poi dire che non si 'tratta' più degli
anni scorsi, e che il paese è
differente, gestendo appartato in qualche posto,
le attività illecite e il suo patrimonio guardacaso intatto,
indicando al posto degli alfieri cavalerizzi societari altresì
i referenti a cui attenersi per cose del genere,
trovandosi nelle stesse condizioni di fare il colpo
gobbo... quello a cui non si pensava avesse
potuto rappresentare attratto dal potere, e non più comico perchè
esalato per perseguire cose simili a ogni costo
prequel de gli intoccabili, racconta storie se non
medievali del proibizionismo dovuto a
quei traffici illeciti, quando la civiltà non sembrava essere evoluta a
scapito della più somma espressione democratica.
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