Film decisamente godibile seppur lento in alcuni passaggi e in forzate battute. Una storia che manifesta, tra lusso e ricerca di una vita effimera e fatta solo di apparenze e arrivismo, un male molto comune; la bramosia del potere a scapito di ogni valore e sentimento. La prostituzione, tema portante della pellicola, viene portata allo spettatore come una sfaccettatura adattabile ad ogni estrazione sociale dei suoi protagonisti. Prostitute sono le 'femmes' che abitano la Maison di una Madame interpretata da Anna Galiena, ma prostitute sono giudici corrotti, mogli benestanti e tradite ma consapevoli che con il loro denaro l'amore si può comprare. E alla fine, prostituta diviene in parte anche la polizia, dapprima intenzionata ad incastrare un giro d'affari spietato e malavitoso, poi, per interessi personali di un detective, acconsente alla 'chiusura' del caso.
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Film decisamente godibile seppur lento in alcuni passaggi e in forzate battute. Una storia che manifesta, tra lusso e ricerca di una vita effimera e fatta solo di apparenze e arrivismo, un male molto comune; la bramosia del potere a scapito di ogni valore e sentimento. La prostituzione, tema portante della pellicola, viene portata allo spettatore come una sfaccettatura adattabile ad ogni estrazione sociale dei suoi protagonisti. Prostitute sono le 'femmes' che abitano la Maison di una Madame interpretata da Anna Galiena, ma prostitute sono giudici corrotti, mogli benestanti e tradite ma consapevoli che con il loro denaro l'amore si può comprare. E alla fine, prostituta diviene in parte anche la polizia, dapprima intenzionata ad incastrare un giro d'affari spietato e malavitoso, poi, per interessi personali di un detective, acconsente alla 'chiusura' del caso. Tutto puzza di finto, ed è questo che fa diventare il film un buon film. Sinceramente questa storia mi ha fatto riflettere. Quella che può apparire come una trama già vista diventa un'attualità dove non esistono i buoni e i cattivi, dove non esiste corruzione ed onestà fini a se stesse. Dare per avere. Il resto, tutto il resto, non è importante laddove il fine giustifica i mezzi. Laddove non esistono le estrazioni sociali a fare da distinguo tra marcio e sano. Drammaticamente attuale. Giudizio del film più che discreto.
Tiziana Paghini
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