roberto p.
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lunedì 13 agosto 2007
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un click che cambia la vita
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Chi di noi non ha mai sognato di, cancellare, accellerare, ralletare momenti della nostra vita? io tutt'ora cerco qualc telecomando. è vero il film ci insegna che dobbiamo viviere la nostra vita attimo per attimo, non bisogna farci scappare nessuno momento, nessuno traguardo, nessuna delusione, perchè fa tutto parte della nostra meravigliosa vita! ma chi di noi non avrebbe fatto quello che ha fatto MIcheal? lavoro, famiglia, amici e parenti che ti assillano, anche il migliore degli uomini cederebbe. Adam Sandler è da sempre uno de miei attori preferiti e in una veste cosi insolita come quella "drammatica" non lo avevo mai visto e devo dire che se l'è cavata eggregiamente, i suoi famosi "scatti d'ira" sono sottilineati perfettamente da quel "maledetto telecomando".
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Chi di noi non ha mai sognato di, cancellare, accellerare, ralletare momenti della nostra vita? io tutt'ora cerco qualc telecomando. è vero il film ci insegna che dobbiamo viviere la nostra vita attimo per attimo, non bisogna farci scappare nessuno momento, nessuno traguardo, nessuna delusione, perchè fa tutto parte della nostra meravigliosa vita! ma chi di noi non avrebbe fatto quello che ha fatto MIcheal? lavoro, famiglia, amici e parenti che ti assillano, anche il migliore degli uomini cederebbe. Adam Sandler è da sempre uno de miei attori preferiti e in una veste cosi insolita come quella "drammatica" non lo avevo mai visto e devo dire che se l'è cavata eggregiamente, i suoi famosi "scatti d'ira" sono sottilineati perfettamente da quel "maledetto telecomando".
bellissima anche la regia, tempi perfetti per il Sadler di sempre e il Sandler "dammatico"..con un cameo fantastico di Christopher Walken, per non parlare di Dadid "mitch" Hasselhoff. meravigliosa miscela di "drama-commedia". film da consigliare.
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maurizio crispi
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lunedì 23 ottobre 2006
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dritto allo scopo, ma perdendo pezzi di vita
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Vi ricordate d'un episodio di "Ai confini della realtà" in cui a due genitori, avendo di recente perso il figlio in un grave incidente ed essendogli stato consentito di esprimere tre desideri, tentano di riportarlo in vita? In questa storia, e qui sta tutta la sua tragicità perturbante, la formulazione di ciascun desiderio è sempre imperfetta, cosicchè ogni volta vien fuori l'orrida parodia di ciò che avevano desiderato. Oppure, altro antecedente illustre:la lampada magica di Aladino porta con sè le seduzioni dell'onnipotenza e il desiderio di poter manipolare la realtà a proprio uso e consumo (come ad esempio in "Una settimana da Dio" con J. Carrey), quando l'unica mossa saggia sarebbe quella di non giocare affatto il gioco dell'onnipotenza e rimettere in libertà il Genio, lasciando che viva la sua vita di Genio da libero.
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Vi ricordate d'un episodio di "Ai confini della realtà" in cui a due genitori, avendo di recente perso il figlio in un grave incidente ed essendogli stato consentito di esprimere tre desideri, tentano di riportarlo in vita? In questa storia, e qui sta tutta la sua tragicità perturbante, la formulazione di ciascun desiderio è sempre imperfetta, cosicchè ogni volta vien fuori l'orrida parodia di ciò che avevano desiderato. Oppure, altro antecedente illustre:la lampada magica di Aladino porta con sè le seduzioni dell'onnipotenza e il desiderio di poter manipolare la realtà a proprio uso e consumo (come ad esempio in "Una settimana da Dio" con J. Carrey), quando l'unica mossa saggia sarebbe quella di non giocare affatto il gioco dell'onnipotenza e rimettere in libertà il Genio, lasciando che viva la sua vita di Genio da libero. Poi, come ha suggerito qualcuno, c'è anche la suggestione del faustiano patto con il diavolo. Insomma, questo film, pur nella sua incerta sostanza e con il suo eccesso di gag scurrili ed azioni rumorose (cadute, schiaffeggiamenti, etc) ha degli antecedenti illustri ed induce alla riflessione. Il telecomando "magico", offerto al nostro protagonista dall'inquietante Morty (che altro non è che un inquietante Angelo della Morte), gli dà l'inebriante e seducente possibilità di vivere la sua vita, saltando a piè pari tutte i passaggi sgradevoli (le liti con la moglie, le cene familiari, la diuturna fatica del suo lavoro di progettista, gli ingorghi del traffico),puntando diritto all'ottenimento dei risultati cui egli più ambisce (arrangiarsi nel lavoro, far carriera, diventare "partner" del suo capo): lo stesso tema era stato sviluppato alcuni anni addietro in un film in cui ilprotagonista, impersonato da Michael Keaton, incapace di gestire le richieste della famiglia e di star dietro ad un lavoro dai molteplici impegni decide di farsi "clonare", in modo tale che mentre lui si rilassa e se la spassa, il suo clone fatica e sgobba: ma anche in questo caso le cose non sono così semplici...e vengono fuori degli incontrollabili imprevisti. Da sempre l'uomo ha covato dentro di sè il desiderio dell'onnipotenza che, in forme più prosaiche, si traduce nel tentativo di manipolare la propria vita, ottenendo il massimo dei risultati con il minimo sforzo.
Come sa chi si occupa di educazione alla salute, i telecomandi in generale diseducano all'attività motoria perchè spingono a fare il massimo delle cose comodamente seduti in una poltrona, evitando la fatica e l'incomodo di doversi mettere in piedi e fare quattro passi verso l'apparecchio di turno: ingenerano quindi stili di vita pigri e poco salubri. Ogni soluzione ideata per semplificare la vita e alleggerirne la fatica porta con sè - nel breve e nel lungo termine - problemi. Qual'è il prezzo da pagare in questo caso? Il fatto che, privilegiando il risultato finale, si saltino tutte le tappe le tappe intermedie (cioè il "viaggio" attraverso la vita stessa) e si perdano interi pezzi di esistenza, e soprattutto gli affetti e le relazioni. Se la funzione "indietro veloce", consente poi di tornare indietro e di mettere in "play" pezzi di vita che si sono saltati, lo si può fare soltanto da "spettatori" che non possono più interagire con una realtà già accaduta e fissata per sempre. E' quello che impara il nostro architetto alle prese con il suo telecomando magico, costruendo il film di una vita sostanzialmente deludente e tragica di cui lui stesso ha la responsabilità del montaggio.
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ilmagodeifilm
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lunedì 4 maggio 2009
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Io penso, pur non essendo un esperto di film, che Crhistoper Walken non sia l' unico grande attore di questo film, ma anche Adam Sandler è uno spettacolare attore, e da notare che egli non è capace solo di divertire la gente con battute semplici ed efficaci, ma è in grado anche di commuovere il pubblico come sicuramente a molta gente (compreso me) è successo nella parte finale del film. Secondo me Adam Sandler lascia qualcosa di molto più importante di Crhistoper Walken, esprime le emozioni e la morale del film in un modo straordinario. Poi volevo aggiungere che C. Walken non abbia fatto tanto in questo film e quindi di conseguenza è stato facile per lui impegnars su quelle poche battute che aveva.
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Io penso, pur non essendo un esperto di film, che Crhistoper Walken non sia l' unico grande attore di questo film, ma anche Adam Sandler è uno spettacolare attore, e da notare che egli non è capace solo di divertire la gente con battute semplici ed efficaci, ma è in grado anche di commuovere il pubblico come sicuramente a molta gente (compreso me) è successo nella parte finale del film. Secondo me Adam Sandler lascia qualcosa di molto più importante di Crhistoper Walken, esprime le emozioni e la morale del film in un modo straordinario. Poi volevo aggiungere che C. Walken non abbia fatto tanto in questo film e quindi di conseguenza è stato facile per lui impegnars su quelle poche battute che aveva. Invece io darei tanto di merito alla moglie di Michael newman (Kate Beckinsale) che secondo me ha recitato divinamente e hai figli (di cui ignoro il nome). comunque per tutto il resto sono daccordo con lei.
P.S. Se per caso dovreste trovare errori nel messaggio è perchè ho solo 13 anni, mi dispiace.
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deca495
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domenica 21 novembre 2010
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la vita: questa sconosciuta
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Adam Sandler è un uomo benestante e con una bella famiglia (tipica famiglia americana) in continua ricerca di una promozione. una notte incontra la persona che gli cambia la vita: egli gli regala un telecomando che può utilizzare a suo piacimento per trattare la sua vita come un film su cassetta: avanti veloce stop muto....l'oggetto perfetto ma si accorgerà che non è così. trama sempliciotta e banale ma che arriva dritta al cuore. adam sandler interpreta alla perfezione la sua parte (anche se la scena della corsa sotto la pioggia seppur drammatica sembrava interpretata in modo comico) facendo, come al solito, ridere. messaggio finale: goditi la vita e non perdere ogni attimo della tua felicità perchè non sai cos'ha in serbo per te il futuro.
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Adam Sandler è un uomo benestante e con una bella famiglia (tipica famiglia americana) in continua ricerca di una promozione. una notte incontra la persona che gli cambia la vita: egli gli regala un telecomando che può utilizzare a suo piacimento per trattare la sua vita come un film su cassetta: avanti veloce stop muto....l'oggetto perfetto ma si accorgerà che non è così. trama sempliciotta e banale ma che arriva dritta al cuore. adam sandler interpreta alla perfezione la sua parte (anche se la scena della corsa sotto la pioggia seppur drammatica sembrava interpretata in modo comico) facendo, come al solito, ridere. messaggio finale: goditi la vita e non perdere ogni attimo della tua felicità perchè non sai cos'ha in serbo per te il futuro. simpatico
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ultimoboyscout
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mercoledì 9 febbraio 2011
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quel telecomando mi servirebbe proprio!
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C'è una buona morale dietro questo film allegro e adattissimo a passare una serata in casa senza pensieri: che il telecomando sarebbe un aiuto utilissimo (togliere l'audio alla moglie non ha prezzo, ma non ditelo alla mia!!!!!!!!!!!!!!!!!) ma bisogna metterci del proprio per far quadrare le cose, che dedicare il tempo alla famiglia è meglio che passare tutta la giornata al lavoro, per quanto lavorare sia assolutamente necessario. Fatta la dovuta premessa, il film scorre che è una meraviglia merito anche di due attori eccezionali nei propri ruoli quali Sandler sempre istrionico e simpatico e un eccezionale Walken nei panni dello scienziato pazzo, con i classici capelli da scienziato pazzo! Un pò di superficialità, forse un eccesso di moralità lo fanno scadere ma il risultato è gradevole.
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C'è una buona morale dietro questo film allegro e adattissimo a passare una serata in casa senza pensieri: che il telecomando sarebbe un aiuto utilissimo (togliere l'audio alla moglie non ha prezzo, ma non ditelo alla mia!!!!!!!!!!!!!!!!!) ma bisogna metterci del proprio per far quadrare le cose, che dedicare il tempo alla famiglia è meglio che passare tutta la giornata al lavoro, per quanto lavorare sia assolutamente necessario. Fatta la dovuta premessa, il film scorre che è una meraviglia merito anche di due attori eccezionali nei propri ruoli quali Sandler sempre istrionico e simpatico e un eccezionale Walken nei panni dello scienziato pazzo, con i classici capelli da scienziato pazzo! Un pò di superficialità, forse un eccesso di moralità lo fanno scadere ma il risultato è gradevole.
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nick carter
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venerdì 2 febbraio 2007
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cambio canale vitale
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La classica commedia americana,supportata da battute semplice e un cast semisconosciuto.(per me la presenza di Fonzie e Michael Night sono state fatte apposta per dare più rilancio al film).In sintesi il film parla del protagonista che ha sempre tanto da fare e vorrebbe soddisfare sempre le sue 2 cose importanti:il lavoro o la famiglia.Si sa che poi si arriva a tralasciare sempre qualcosa(la famiglia).Qual'è il rimedio per tutto ciò?Semplice un telecomando capace di mandarti avanti le situazioni della propria vita,non modificandole.A cosa si andrà in contro?La più semplice risposta:non ci si gode più la vita,compresi gli affetti.Commovente la scena del padre che se ne va sconsolato,rifiutato come sempre dal figlio.
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La classica commedia americana,supportata da battute semplice e un cast semisconosciuto.(per me la presenza di Fonzie e Michael Night sono state fatte apposta per dare più rilancio al film).In sintesi il film parla del protagonista che ha sempre tanto da fare e vorrebbe soddisfare sempre le sue 2 cose importanti:il lavoro o la famiglia.Si sa che poi si arriva a tralasciare sempre qualcosa(la famiglia).Qual'è il rimedio per tutto ciò?Semplice un telecomando capace di mandarti avanti le situazioni della propria vita,non modificandole.A cosa si andrà in contro?La più semplice risposta:non ci si gode più la vita,compresi gli affetti.Commovente la scena del padre che se ne va sconsolato,rifiutato come sempre dal figlio.La commedia è da 6,ma il tema trattato è da 7.
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[+] e' difficile dimostrare l'amore...
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marco
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lunedì 21 maggio 2007
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banalità e superficialità
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Commedia banolotta e superficiale, a tratti magari anche divertente,
se non fosse per l'eccessiva volgarità spesso gratuita e gli scimiottamenti
fastidiosi di attori evidentemente svogliati (Walken più divertito che
effettivamente divertente; David Hasselhoff vagamente simpatico in una presa in
giro di sè stesso e della sua icona). Poi come se non bastasse
il film ad un certo punto ci regala una svolta moralistica; gratuita anch'essa,
fasulla e buttata lì tanto per cercare di dare un certo spessore a tutta l'operazione.
Si vuole citare Frank Capra e La vita è meravigliosa, ma il risultato
è una grottesca parodia stuzzechovole che annoia e allunga il brodo. Sandler funzionale
al ruolo, ma che pare aver messo ormai definitivamente da parte le proprie velleità
da attore "serio" per dedicarsi completamente a progetti come questi cucitigli addosso,
ma che sono sempre più uguali a sè stessi e privi di originalità e di un qualunque
motivo di interesse.
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