fabian t.
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sabato 11 dicembre 2010
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un buon inizio
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Benché all'epoca biasimato dalla critica per aver così liberamente tratto ispirazione da Edgar Allan Poe in questo e negli altri, Roger Corman è stato poi giustamente rivalutato ribadendo personalmente la passione e il rispetto per la letteratura di ispirazione, ma arrogandosi il diritto di dare nuova linfa al genere con un linguaggio cinematografico del tutto personale. "I vivi e i morti", riprendendo il famoso racconto de "La caduta della Casa Usher", è il primo passo verso la riproposizione di storie impeccabilmente gotiche ma costantemente intrise di ironia e suggestione. Sebbene qualche inadeguatezza è ben ravvisabile nella scelta del casting e in alcuni dialoghi, il solo carisma recitativo del grande Vincent Price e l'atmosfera decadente ricreata meritano al film una più lodevole considerazione.
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Benché all'epoca biasimato dalla critica per aver così liberamente tratto ispirazione da Edgar Allan Poe in questo e negli altri, Roger Corman è stato poi giustamente rivalutato ribadendo personalmente la passione e il rispetto per la letteratura di ispirazione, ma arrogandosi il diritto di dare nuova linfa al genere con un linguaggio cinematografico del tutto personale. "I vivi e i morti", riprendendo il famoso racconto de "La caduta della Casa Usher", è il primo passo verso la riproposizione di storie impeccabilmente gotiche ma costantemente intrise di ironia e suggestione. Sebbene qualche inadeguatezza è ben ravvisabile nella scelta del casting e in alcuni dialoghi, il solo carisma recitativo del grande Vincent Price e l'atmosfera decadente ricreata meritano al film una più lodevole considerazione. Indubbiamente Corman, capace come sempre di conciliare bassi costi di produzione e interessanti sceneggiature, farà molto meglio con i suoi noti capolavori quali "La tomba di Ligeia" (1964), anzitutto, "La vergine di cera" (1963), "Il pozzo e il pendolo" (1961) e "La città dei mostri" (1963), quest'ultimo dedicato allo scrittore Lovecraft. Tali opere sono oggi dei 'cult movie' e il regista rimane tuttora l'esempio più lampante di come al cinema, più che degli effetti speciali o del marketing, ciò che conta davvero è la storia e come essa viene narrata.
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mondolariano
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venerdì 27 maggio 2011
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coinvolgente ambientazione horror
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Edgar Allan Poe: sfortunato in vita e sfortunato al cinema. Tutte le riduzioni cinematografiche dei suoi capolavori, infatti, non hanno niente a che vedere con la grandezza dello scrittore americano. Si tratta più che altro di camei, pezzi di bravura qua e là efficaci e dotati di semplice spontaneità, ma niente più. Anche perché, per ovviare alla brevità delle narrazioni, sono state inventate parecchie cose a fini spettacolari che distolgono l’attenzione dall’essenziale. Soprattutto vengono quasi ignorati i particolari (“minuteness of detail”) con cui Poe muove i personaggi dei racconti. Non si tratta di trasposizioni serie e fedeli dei testi ma di libere reinvenzioni di cui i testi costituiscono semplici tracce.
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Edgar Allan Poe: sfortunato in vita e sfortunato al cinema. Tutte le riduzioni cinematografiche dei suoi capolavori, infatti, non hanno niente a che vedere con la grandezza dello scrittore americano. Si tratta più che altro di camei, pezzi di bravura qua e là efficaci e dotati di semplice spontaneità, ma niente più. Anche perché, per ovviare alla brevità delle narrazioni, sono state inventate parecchie cose a fini spettacolari che distolgono l’attenzione dall’essenziale. Soprattutto vengono quasi ignorati i particolari (“minuteness of detail”) con cui Poe muove i personaggi dei racconti. Non si tratta di trasposizioni serie e fedeli dei testi ma di libere reinvenzioni di cui i testi costituiscono semplici tracce. Però, se si tralascia il materiale originale e si considerano soltanto i film in se stessi, il risultato è comunque buono. Da segnalare l’immancabile Vincent Price, che con la sua presenza costituisce gran parte dell’interesse di questi gioiellini dark.
“I vivi e i morti” (ossia “La rovina della casa degli Usher”), è forse il più coinvolgente come ambientazione horror, con alcune scene impressionanti ma centrate su una storia d’amore improponibile.
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