"Tua per la vita", mélo di Sergio Grieco(1954)presenta alcuni problemi, per chi sia nato anche solo poco dopo o in quegli anni: non conosco nessuno degli/delle interpreti, Sergio Grieco non so chi sia(probabilmente un regista di film appunto di questo genere), l'uncio nome, per motivi extra-filmici che mi dica qualcosa è Ettore Manni, in qualche modo noto dal punto di vista storico come fascista(anche fortemente durante il periodo della RSI, nonostante che fosse molto giovane), pur non avendo subito successivamente, alcuna"epurazione"... anzi avendo lavorato per parecchio tempo come attore di cinema e TV... Oltre a ciò, però, la recitazione, ben diversa da quella dei mélo USA(che, con i loro difetti, sono ben altro), è stentorea, "fissa"(ossia non dinamica), teatrale ma nell'accezione peggiore del termine(interpreti da fotoromanzo), appunto per nulla adatta al cinema.
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"Tua per la vita", mélo di Sergio Grieco(1954)presenta alcuni problemi, per chi sia nato anche solo poco dopo o in quegli anni: non conosco nessuno degli/delle interpreti, Sergio Grieco non so chi sia(probabilmente un regista di film appunto di questo genere), l'uncio nome, per motivi extra-filmici che mi dica qualcosa è Ettore Manni, in qualche modo noto dal punto di vista storico come fascista(anche fortemente durante il periodo della RSI, nonostante che fosse molto giovane), pur non avendo subito successivamente, alcuna"epurazione"... anzi avendo lavorato per parecchio tempo come attore di cinema e TV... Oltre a ciò, però, la recitazione, ben diversa da quella dei mélo USA(che, con i loro difetti, sono ben altro), è stentorea, "fissa"(ossia non dinamica), teatrale ma nell'accezione peggiore del termine(interpreti da fotoromanzo), appunto per nulla adatta al cinema. Assolutamente improbabile anche la storia, dove una sorella minore, "spregiudicata"(sempre la condanna clericale, ma non solo, della donna, stigmatizzata in ogni modo dal machismo latino...che la vedeva/vede come"demoniaca", "mala", per dirla in spagnolo, ossia malvagia, peccatrice ma anche inducente al peccato il"povero"maschio...)porta nelle sue"grinfie"il ragazzo amato dalla sorella più posata(la "madre", la"santa", secondo i moralisti impenitenti del cinema italico e forse non solo dell'epoca, almneo quello di serie B o anche ....Z), con tutte le conseguenze del caso. Nulla di interessante, se non, appunto, come specchio(deleterio, peraltro) dei temp...Da evitare caldamente El Gato
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