L'occhio caldo del cielo

Una delicata storia d'amore - un amore platonico e pulito sebbene sottintenda un incesto non voluto - che rivaluta la sciagurata esistenza di un pistolero come Brendan O'Malley (Kirk Douglas). Per accentuare il senso del proibito, il regista Aldrich sceglie una tipica ragazza "wasp" dall'aspetto acqua e sapone come Carole Lynley, che a dispetto della sua bellezza e bravura non ebbe poi una carriera eclatante come ci si aspettava. Il film si può definire bello in tutti i suoi passaggi, con i polverosi scenari delle praterie messicane e il fumoso ambiente del saloon. Il "gringo" O'Malley, spavaldo e un po' mascalzone come un tempo, piace ai "vaqueros" messicani almeno quanto continua ad affascinare la sua ex amante, una splendida Dorothy Malone, che gli rivela solo tardivamente l'atroce segreto della figlia avuta proprio da lui. [+]

Una delicata storia d'amore - un amore platonico e pulito sebbene sottintenda un incesto non voluto - che rivaluta la sciagurata esistenza di un pistolero come Brendan O'Malley (Kirk Douglas). Per accentuare il senso del proibito, il regista Aldrich sceglie una tipica ragazza "wasp" dall'aspetto acqua e sapone come Carole Lynley, che a dispetto della sua bellezza e bravura non ebbe poi una carriera eclatante come ci si aspettava. Il film si può definire bello in tutti i suoi passaggi, con i polverosi scenari delle praterie messicane e il fumoso ambiente del saloon. Il "gringo" O'Malley, spavaldo e un po' mascalzone come un tempo, piace ai "vaqueros" messicani almeno quanto continua ad affascinare la sua ex amante, una splendida Dorothy Malone, che gli rivela solo tardivamente l'atroce segreto della figlia avuta proprio da lui. Appena in tempo - se l'uomo e la ragazza non hanno già consumato il loro rapporto carnale, cosa tutt'altro che improbabile visti i progetti che stanno facendo insieme distesi sull'erba - perchè ad O'Malley non rimanga altra scelta che il suicidio, presentandosi al duello con Stribling (Hudson) con la pistola scarica. Commovente la sequenza finale di Missy (Linley) che arriva con un mazzo di fiori in mano per deporlo accanto al corpo del padre morto. Eccezionale anche la colonna sonora, con il motivo "Pretty Little Girl" fischiettato quasi ossessivamente da O'Malley. In questo film, lo sceriffo Rock Hudson fa quasi da comparsa, mentre la superba Dorothy Malone, attrice irlandese di gran classe, sembra la vera artefice del destino dei due uomini, affettivamente legata com'è al "desperado" O'Malley quanto attratta da Stribling, dopo avere perso un marito (Jospeh Cotten) che aveva sposato solo per convenienza, quando aveva già in grembo la figlia Missy avuta dalla precedente relazione. La pellicola è credibile in tutti i suoi aspetti. Memorabile, come in ogni western che si rispetti, la scazzottata fra Douglas e Hudson. Ciò che molti registi di oggi non comprendono, è che da un canovaccio estremamente semplice - "Sundown at Crazy Horse", di Howard Rigsby, sceneggiato dal bravissimo Dalton Trumbo - si può ricavare una storia avvincente e pepata al punto giusto.

Domenico Rizzi, scrittore. [-]

IN"The Last Sunset"(1961, Robert Aldrich, sceneggiatura di Dalton Trumbo, grande scrittore vittima del mccarthismo, da un romanzo di Howard Riksby)troviamo vari elementi: l'amore per la natura(contemplazione dei fuochi di Sant'Elmo, ma anche la tematica del vitellino cui è morta la madre, che la ritrova nella ragazza che gli ha dato simili sensazioni, dove anche il compianto fondatore dell'etologia Konrad Lorenz gioirebbe, la natura nelle sue"accesioni"più romantiche, come il tramonto, sunset, appunto, ma anche la tempesta, un elemento che da Shakespeare in poi è trainante, un'attenzione particolare ai sentimenti, quelli tra uomo e donna, dove il forse padre della ragazza, innamorato della stessa, le spiega senza nessun moralismo come la "naturalità" prevede che lei si innamori di un altro, quando comunque lui non ci sarà più, la drammaticità dell'ultimo duello tra lo sceriffo e il bandito, dove quest'ultimo rimane ucciso, nella quale non c'è ombra di retorica). [+]

IN"The Last Sunset"(1961, Robert Aldrich, sceneggiatura di Dalton Trumbo, grande scrittore vittima del mccarthismo, da un romanzo di Howard Riksby)troviamo vari elementi: l'amore per la natura(contemplazione dei fuochi di Sant'Elmo, ma anche la tematica del vitellino cui è morta la madre, che la ritrova nella ragazza che gli ha dato simili sensazioni, dove anche il compianto fondatore dell'etologia Konrad Lorenz gioirebbe, la natura nelle sue"accesioni"più romantiche, come il tramonto, sunset, appunto, ma anche la tempesta, un elemento che da Shakespeare in poi è trainante, un'attenzione particolare ai sentimenti, quelli tra uomo e donna, dove il forse padre della ragazza, innamorato della stessa, le spiega senza nessun moralismo come la "naturalità" prevede che lei si innamori di un altro, quando comunque lui non ci sarà più, la drammaticità dell'ultimo duello tra lo sceriffo e il bandito, dove quest'ultimo rimane ucciso, nella quale non c'è ombra di retorica). Il bellissimo colore del Technicolor d'antan, si dirà ed è anche vero, ma non basta: senza l'accopiata Trumbo-Aldrich (sul romanzo non posso dire nulla, dato che non lo conosco)un film così interessante, così interessato al mondo della natura e di tutti(sullo sfondo rimangono solo i Pellerossa, tuttavia non demonizzati come in altri western...)non sarebbe nato. In più con l'accoppiata tra Rock Hudson, lo sceriffo"virtuooso"e il bandito comunque"buono", il che è comunque nuovo e diverso rispetto alla produzione media western, dove il bandito è Kirk Douglas, ormai centenario, abbiamo varie sorprese, specie se consideriamo che Douglas, faccia da schiaffi, è arrivato tranquillamene a quell'età, mentre il povero Hudson è stato vittima di un'atroce malattia...Dorothy Malone e Carol Lynley, sono le belle interpreti femminili, Joseph Cotten in un ruolo"alternativo", diremmo così...   El  Gato [-]

 Liberamente tratto dal romanzo "Sundown at Crazy Horse" di Howard Rigsby e diretto da Aldrich, è un western molto più simile ad una specie di tragedia greca, dove anziché l'azione, si predilige la caratterizzazione psicologica degli ottimi interpreti, in particolare di Kirk Douglas, che si trova a dover rinunciare ad entrambe le due protagoniste del film (madre -Malone e figlia-Linley-detta Missy, della quale scopre solo, alla fine di essere padre), ma non al rapporto di rispetto del rivale (un Rock Hudson un po' antipatico, ma dalla parte della "legge"), riservandogli un'inaspettata sorpresa nel duello finale, che è il vero capolavoro dell'intero film (già parzialmente  intuibile dal titolo originale The Last Sunset). [+]

 Liberamente tratto dal romanzo "Sundown at Crazy Horse" di Howard Rigsby e diretto da Aldrich, è un western molto più simile ad una specie di tragedia greca, dove anziché l'azione, si predilige la caratterizzazione psicologica degli ottimi interpreti, in particolare di Kirk Douglas, che si trova a dover rinunciare ad entrambe le due protagoniste del film (madre -Malone e figlia-Linley-detta Missy, della quale scopre solo, alla fine di essere padre), ma non al rapporto di rispetto del rivale (un Rock Hudson un po' antipatico, ma dalla parte della "legge"), riservandogli un'inaspettata sorpresa nel duello finale, che è il vero capolavoro dell'intero film (già parzialmente  intuibile dal titolo originale The Last Sunset).