vittorio
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domenica 1 novembre 2009
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spaventosamente brutto!!
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Film di una superficialità gigantesca, osceno dall'inizio alla fine, con delle trovate stupide e una storia grottesca......Non sono riuscito neanche a vederlo tutto!!
Assolutamente da evitare..
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alessandra
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venerdì 11 aprile 2008
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mai tradire una promessa....
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Devo ringraziare la mia passione per Hiroyuki Sanada perchè mi ha dato la possibilità di vedere questo film. E ne vale la pena, almeno per coloro che amano ancora le favole e le leggende, le storie fantastiche dove miti, dei e magia si mescolano con le storie degli uomini. Dove la fantasia ha ancora pane per nutrirsi... La fotografia è curatissima, belli gli effetti speciali, bella la trama e ottima la recitazione. Da vedere.
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fkfrankcapra
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lunedì 7 aprile 2008
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divine tentazioni
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The Promise (Wu Ji) è un film di Chen Kaige, apprezzato autore di Addio mia concubina e L'imperatore e l'assassino. Un film che ha diviso in modo netto la critica. Comunque apprezzato dal pubblico orientale è stato invece snobbato dai botteghini americani, col risultato di non arrivare mai in Italia.
Difficile capire chi aveva osannato il suo lavoro e ora lo critica aspramente. L'approccio di The Promise non è poi così differente da altri suoi lavori, se non per via della fonte di ispirazione del film. L'ispirarsi a Kunlun Nu (崑崙奴), romanzo che unisce wuxia e storie d'amore, scritto nell'epoca della dinastia Tang, porta obbligatoriamente elementi di magia e leggenda.
Apprezzabile invece la volontà del regista di mostrare proprio il lato mitologico-leggendario, che in tempi recenti è fin troppe volte sradicato dalle produzioni occidentali.
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The Promise (Wu Ji) è un film di Chen Kaige, apprezzato autore di Addio mia concubina e L'imperatore e l'assassino. Un film che ha diviso in modo netto la critica. Comunque apprezzato dal pubblico orientale è stato invece snobbato dai botteghini americani, col risultato di non arrivare mai in Italia.
Difficile capire chi aveva osannato il suo lavoro e ora lo critica aspramente. L'approccio di The Promise non è poi così differente da altri suoi lavori, se non per via della fonte di ispirazione del film. L'ispirarsi a Kunlun Nu (崑崙奴), romanzo che unisce wuxia e storie d'amore, scritto nell'epoca della dinastia Tang, porta obbligatoriamente elementi di magia e leggenda.
Apprezzabile invece la volontà del regista di mostrare proprio il lato mitologico-leggendario, che in tempi recenti è fin troppe volte sradicato dalle produzioni occidentali. Ha forse senso un'opera come Troy che pur volendo essere una trasposizione dell'Iliade, crea un finto realismo storico, oltretutto opinabile, mettendo da parte tutti gli elementi eroici del mito e il ruolo fondamentale degli dei nella vicenda?
Non avendo la possibilità di leggere il testo originale, è difficile parlare di trasposizione più o meno riuscita della leggenda di Kunlun, ma il film di Kaige è esattamente ciò che si prefigge. Una leggenda di divinità capricciose, eroi e uomini imperfetti. Una storia d'amore e di spade dai colori vivaci dell'immaginazione e dal grande impatto visivo. Una storia in parte ingenua, che nasconde però simboli e significati importanti. Come il mito è solito fare.
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