elgatoloco
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lunedì 16 marzo 2020
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non film di guerrilla, ma comunque civile
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"El utimo tren"(2002. Diego Arsuaga, anche cosceneggiatore), film uruguayano, in coproduzione con Argentina e Spagna, mostra come si possa fare un cienma"civile"senza fare un film de guerrilla... Qui si tratta(il fatto era realmente avvenuto)din una vecchia locomitiva indbitamente venduta agli USA, segnatamente a Hollwoord, che tre anziani personaggi, impegnato politicamente a sinistra(uno anche nella guerra civile spagnola)"rubano"per evitare lo scempio imperialista. con il motto("El patrimonio no se vende"), L'azione, pur tra problemi vari(dapprima c'è anche un bambino coraggioso, ma i vecchietti stanno male, la polizia interviene e altriproblemi"natruali"si aggiungono alla quaestio), va avanti e va anche in porto, riscuotendo un notevole successo, tanto che il treno non verrà poi mai "venduto"o meglio svenduto agli Yankees.
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"El utimo tren"(2002. Diego Arsuaga, anche cosceneggiatore), film uruguayano, in coproduzione con Argentina e Spagna, mostra come si possa fare un cienma"civile"senza fare un film de guerrilla... Qui si tratta(il fatto era realmente avvenuto)din una vecchia locomitiva indbitamente venduta agli USA, segnatamente a Hollwoord, che tre anziani personaggi, impegnato politicamente a sinistra(uno anche nella guerra civile spagnola)"rubano"per evitare lo scempio imperialista. con il motto("El patrimonio no se vende"), L'azione, pur tra problemi vari(dapprima c'è anche un bambino coraggioso, ma i vecchietti stanno male, la polizia interviene e altriproblemi"natruali"si aggiungono alla quaestio), va avanti e va anche in porto, riscuotendo un notevole successo, tanto che il treno non verrà poi mai "venduto"o meglio svenduto agli Yankees. Da segnalare la notevolissima capacità di sceneggiature e regia di "appassionare"letteralmente al tema., cosa non facilissima, visto che non ci sono"distrazioni muliebri", la suspense non si riferisce a un delitto, non ci sono situazioni torbide e altro... Dunque tutto si svolge abbastanza placidamente, in apparenza, però... E' la vicenda umnaa dei protagonisti ad interessare, a partre dai tre super-protagonisti, che sono Héctor Alterio, Federico Luppi, José Soriano, interpreti alieni da mimica e gestualità eccessive, ma capaci di calibrare ogni movimento e ogni sguardo, finalizzandolo a quanto è realmente da esprimere. La macchina da presa non fa giravolte, non si impegna in movimenti di macchina"curiosi"o"strani"; ma lavora con precisione, accuratezza e ci mostra anche la realtà esterna al treno(chiaro che"la vita va avanti")senza sobbalzi ma sempre in rapporto alla vienda "interna", ossia alla vicenda del treno-un gioco non facilissimo, in realtà, ma pienamente tiuscito. El Gato
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no_data
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domenica 15 marzo 2020
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el tren ..vince!
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Film piu che discreto. Genere sudamericano terzomondista. La trama è abbastanza semplice. Ma sa tenere alta l'attenzione dello spettatore, buona la recitazione.
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elgatoloco
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venerdì 16 novembre 2018
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un treno, non per yuma
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"El ultimo tren"(2002, Diego Arsuaga)è un piccolo gioielllo di cinema d'autore, che si sottrae alla stereotipia dei film di genere, dato che non è un western, non è neppure un film di militanza politica in senso stretto, ossia, pur essendo chiaramente orientato a sinistra, non è un"film di lotta"alla Rocha o à la Guerra, ma è un film che racconta un fatto realmente accaduto, dove non sapremo mai esattamente quale sia il margine di"écart"tra realtà e finzione filmica: una locomotiva, sottratta(siamo in Uruguay, il film è una coproduzione Uruguay-.Argentina)alla vendita al mercato nordamericano, dove l'aizone è rivendicata come"azione libertaria", coinvolgendo due persone anziane e un bambino, deciso a partecipare alla cosa, ma di cui i media sospettano(volutamente)che sia stato quasi"rapito".
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"El ultimo tren"(2002, Diego Arsuaga)è un piccolo gioielllo di cinema d'autore, che si sottrae alla stereotipia dei film di genere, dato che non è un western, non è neppure un film di militanza politica in senso stretto, ossia, pur essendo chiaramente orientato a sinistra, non è un"film di lotta"alla Rocha o à la Guerra, ma è un film che racconta un fatto realmente accaduto, dove non sapremo mai esattamente quale sia il margine di"écart"tra realtà e finzione filmica: una locomotiva, sottratta(siamo in Uruguay, il film è una coproduzione Uruguay-.Argentina)alla vendita al mercato nordamericano, dove l'aizone è rivendicata come"azione libertaria", coinvolgendo due persone anziane e un bambino, deciso a partecipare alla cosa, ma di cui i media sospettano(volutamente)che sia stato quasi"rapito". Il film racconta l'azione con humor, con ironia(non in modo banalmente "comico", per dire la stessa cosa in altri termini), con finezza intelligente, senza dar adito a equivoci banalmente intesi. Dietro, se volgiamo"dietro le quinte", più ancora della violenza(programmata, più che attuata)della polizia, si vede quella dei mass-media, decisi a stroncare ciò che non è"politically correct", con derive che possiamo immaginare, in paesi che stanno ancora sotto l'"ombrello"USa dal punto di vista economico ma anche politico, ben più di quanto si possa immaginare in Europa, dove pure, dalla Seconda Guerra Mondiale ma soprattutto dopo la Guerra Fredda, l'ombrello c'è ed è anche molto deciso e dichiarato(NATO etc.). Costante, nel film, il rimando alle radici europee(astruiane e altre)dei protagonisti, nonché alla guerra civile spagnola del 1936. Un film intelligente, senz'altro da vedere, ormai in rassegne speciali e nei pochi passaggi in TV. Interpreti straordinari Federico Luppi, Pepe Soriano, Hector Soriano e qualcun altro.. El Gato
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laurentius87
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martedì 26 maggio 2009
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un film difficile da dimenticare
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Difficile da dimenticare per l'atmosfera che sa dipingere, per i luoghi di una Roma splendida e notturna, per le musiche, e anche per la buona recitazione degli attori (su tutti Giorgio Faletti).
E' un film semplice ma che diverte ed emoziona. Spesso le opere senza tante pretese sono le migliori, e questo vale sicuramente per Notte prima degli esami. Applausi.
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