lu pichi
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giovedì 24 luglio 2025
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pensavo meglio
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Avrei preferito vedere una bella storia d'amore anche perché l'amore guarisce qualsiasi cosa ma così non è! Purtroppo in questo film per lasciare spazio alla paginetta LGBT hanno sorvolato sulla storia d'amore del protagonista, .qui la storia d'amore e tra due donne ma non viene approfondita. Il film è una mezza cavolata.
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jonnylogan
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domenica 29 giugno 2025
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la favola del calcio
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I fratelli Manetti dopo la trilogia dedicata al personaggio delle sorelle Giussani: Diabolik, decidono di attraversare i ricordi della loro infanzia e più precisamente quelli materni, per tornare in un loro luogo ‘decore e poter finalmente narrare una favola moderna con vista sul mondo del calcio.
Con l’aiuto di alcuni ottimi attori, fra i quali spicca il vero protagonista della pellicola: Rocco Papaleo, nel ruolo di un pensionato con un’idea folle, ovvero una raccolta di poche centinaia di euro a carico di ogni abitante di Palmi, per ingaggiare un campione di serie A che potrebbe così rilanciare sia le proprie azioni, così come far vincere alla U.
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I fratelli Manetti dopo la trilogia dedicata al personaggio delle sorelle Giussani: Diabolik, decidono di attraversare i ricordi della loro infanzia e più precisamente quelli materni, per tornare in un loro luogo ‘decore e poter finalmente narrare una favola moderna con vista sul mondo del calcio.
Con l’aiuto di alcuni ottimi attori, fra i quali spicca il vero protagonista della pellicola: Rocco Papaleo, nel ruolo di un pensionato con un’idea folle, ovvero una raccolta di poche centinaia di euro a carico di ogni abitante di Palmi, per ingaggiare un campione di serie A che potrebbe così rilanciare sia le proprie azioni, così come far vincere alla U.S. Palmese il campionato dilettanti della Calabria. Al quale si aggiungono altri ottimi comprimari fra i quali Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Max Mazzotta nella parte del coach della U.S. Palmese e Giulia Maenza, nella parte di Concetta, figlia di Vincenzo e già vista in The Bad Guy (id.; 2022 – in prod.). Per concludere con il trentaduenne Belga: Blaise Afonso, nel ruolo di Etienne Morville, campione degno della Champions al quale l’ostracismo dai grandi palchi farà solo che bene.
Morville difatti inizialmente evoluisce a Milano, ma non è dato sapere per quale formazione, vittima di un agente che lo vede come un’azienda che cammina e che solamente poi deve saper giocare a livello dignitoso e sarà ovviamente l’arrivo in una dimensione più simile alle sue origini - le Banlieu Parigine - che gli faranno riscoprire il gusto per lo sport visto e giocato nella maniera più pura.
L’affresco dei Manetti è quindi un inno al calcio e anche ai piccoli centri distanti dalle metropoli, ancor meglio se posizionati nel Sud Italia, per i quali i due hanno disegnato un affresco altrettanto distante dai soliti luoghi comuni pieni di malavita.
Come dicevamo una favola moderna, ben confezionata e con un finale molto conciliante, ma non scontato. Presentata in anteprima al Festa del Cinema di Roma 2024 e da recuperare se amate le favole moderne all’ombra del dischetto del rigore.
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mauridal
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lunedì 7 aprile 2025
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campioni si nasce.
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I Manetti Bros. firmano una commedia originale e surreale, che racconta con fantasia e ironia il fenomeno smisurato delle tifoserie e del calcio italiano, spingendosi fino alle serie minori, quelle più dimenticate ma anche più autentiche. Nessun regista aveva mai affrontato questo tema in modo così diretto e al tempo stesso fantasioso. L’idea nasce probabilmente dai ricordi d’infanzia dei fratelli Manetti, originari di Palmi, piccolo paese della Calabria in cui – oltre al municipio e alla chiesa – solo la squadra di calcio riesce davvero a unire gli abitanti.
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I Manetti Bros. firmano una commedia originale e surreale, che racconta con fantasia e ironia il fenomeno smisurato delle tifoserie e del calcio italiano, spingendosi fino alle serie minori, quelle più dimenticate ma anche più autentiche. Nessun regista aveva mai affrontato questo tema in modo così diretto e al tempo stesso fantasioso. L’idea nasce probabilmente dai ricordi d’infanzia dei fratelli Manetti, originari di Palmi, piccolo paese della Calabria in cui – oltre al municipio e alla chiesa – solo la squadra di calcio riesce davvero a unire gli abitanti. La storia è interamente inventata, ma affonda le radici nella realtà umana ed emotiva dei suoi personaggi. Don Vincenzo, fruttivendolo in pensione (interpretato con tenerezza da Rocco Papaleo), ha un sogno: riportare in alto la squadra della Palmese, composta da giocatori modesti e allenata da un tecnico improvvisato, raccogliendo i fondi tra i cittadini per ingaggiare un campione vero. Propone a tutti i palmesi di contribuire con 300 euro per assoldare Etienne Morville, stella decaduta del calcio francese. E incredibilmente, ci riesce. L’opposizione della figlia e di alcuni notabili del paese – come il professore (Gianfelice Imparato) e la poetessa (Claudia Gerini), figura colta e disillusa – non lo ferma. Neanche il manager caricaturale del campione, che sembra uscito da un fumetto, può ostacolare l’entusiasmo ingenuo di Don Vincenzo. Così Morville arriva a Palmi. Ma il campione si trova a giocare con una squadra disastrosa: un portiere che non para, attaccanti che non segnano, un mister illuso e incompetente. Le partite diventano sequenze comiche e spettacolari, con dribbling e acrobazie da videogame, ma i risultati non arrivano. La Palmese continua a perdere, e i cittadini iniziano a ribellarsi. Il tono della commedia vira allora verso il dramma sociale: cinque milioni di euro raccolti per il campione potevano servire a riaprire l’ospedale del paese, ma sono stati spesi nel sogno di Don Vincenzo. Si apre una riflessione più ampia sulle scelte di una comunità, sul valore del riscatto collettivo e sull’identità che il calcio può offrire, anche solo simbolicamente. Il cuore del film sta però nella trasformazione del personaggio di Etienne Morville (interpretato da Alfons Blaise): un campione decaduto, egocentrico e in crisi esistenziale, che ritrova la passione grazie all’autenticità di Palmi e alla sincerità di Don Vincenzo. Le parole del pensionato lo spingono a cambiare, ad allenare davvero la squadra, a trasmettere il suo sapere e, infine, a giocare per gli altri. La squadra migliora, vince, risale la classifica. Morville riscopre se stesso guardando i bambini che giocano per strada, felici, come lui un tempo. Il finale, tra commozione e sogno, vede Etienne tornare al grande calcio. Ma in una partita di Champions League, davanti al mondo intero, si toglie la maglia del Paris Saint-Germain e mostra quella della Palmese. I palmesi, che lo avevano rinnegato, si ritrovano uniti davanti alla TV, emozionati e fieri. Una chiusura surreale e poetica, che ribadisce il messaggio del film: tra la vita e il gioco, a volte, le persone giocano a vivere. Ottime le interpretazioni: Papaleo commovente e ironico, Blaise intenso, Imparato credibile nel ruolo del professore, e una sorprendente Claudia Gerini nei panni della poetessa. La colonna sonora, tra brani popolari e rap, accompagna con efficacia il ritmo della narrazione.
(Mauridal)
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imperior max
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martedì 1 aprile 2025
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i manetti bros nel calcio dilettantistico tra fuoriclasse viziati e schiappe manesche.
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U.S. PALMESE.
Tornano i Manetti Bros dopo l?esperienza cinefumettistica di Diabolik con una commedia di contesto calcistico.
Etienne Morville ? un calciatore francese di talento e prossimo dal diventare il nuovo Cristiano Ronaldo e forse oltre. Peccato che la sua cattiva condotta, sia in campo che fuori, lo porta ad essere esonerato dalla squadra milanese. Nel frattempo a Palmi in provincia di Reggio Calabria il pensionato Don Vincenzo compie l?enorme e quasi impensabile impresa di racimolare, tramite colletta cittadina, ben 5 milioni di euro. Questo per inserire Morville come nuovo centravanti della U.S. Palmese. Pi? per immagine, reputazione e bisogno di un percorso ricreativo che per soldi Etienne accetta l?ingaggio e si reca a Palmi tra cori e ricevimenti festosi.
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U.S. PALMESE.
Tornano i Manetti Bros dopo l?esperienza cinefumettistica di Diabolik con una commedia di contesto calcistico.
Etienne Morville ? un calciatore francese di talento e prossimo dal diventare il nuovo Cristiano Ronaldo e forse oltre. Peccato che la sua cattiva condotta, sia in campo che fuori, lo porta ad essere esonerato dalla squadra milanese. Nel frattempo a Palmi in provincia di Reggio Calabria il pensionato Don Vincenzo compie l?enorme e quasi impensabile impresa di racimolare, tramite colletta cittadina, ben 5 milioni di euro. Questo per inserire Morville come nuovo centravanti della U.S. Palmese. Pi? per immagine, reputazione e bisogno di un percorso ricreativo che per soldi Etienne accetta l?ingaggio e si reca a Palmi tra cori e ricevimenti festosi. Una volta per? realizzato che gli altri membri della squadra sono meno che dei dilettanti, si creeranno tra loro, i cittadini e Etienne dei dissapori, discordie e delusioni reciproche. A risolvere tali matasse ci penseranno Don Vincenzo e sua figlia Concetta.
Nulla da dire in particolare sulla regia dei Manetti Bros che girano stavolta di mestiere, eccetto per dei guizzi abbastanza spettacolari durante alcune azioni in campo, in particolare il dribbling speciale di Morville, nelle scene umoristiche montate a modo per azzeccare i tempi comici e alcuni piani sequenza e primi piani notevoli che seguono le performance attoriali. Senza contare le musiche, dal pop al rap moderno alternato tra i sobborghi parigini e calabresi. E a proposito dei sobborghi, anche le loro scenografie non sono da meno. Gli attori se la cavano bene, da Rocco Papaleo a Giulia Maenza calati in un buon accento e dialetto calabrese. Blaise Afonso ? abbastanza credibile come personaggio, meglio per? nel fisic du role. Ma forse il migliore di tutti ? Max Mazzotta, decisamente in perfetto overreacting nell?interpretare il mister della squadra. In calcio d?angolo una Claudia Gerini elegante e poetessa, forse un po? troppo radical chic, ma un paio di cose interessanti le fa?.
La storia ? pressoch? semplice, il classico percorso del calciatore sbruffone, presuntuoso e arrogante che combina cazzate, cade ancor pi? in basso, comprende di essere un cazzone e trova il modo di riscattarsi come sportivo e come eroe per la citt? di Palmi e i suoi abitanti. Ci sono per? le dovute differenze come la tematica del calcio come il nuovo ?movimento a scopo di lucro? al posto della religione, come appunto la gente sia disposta a pagare per vedere un giocatore all?opera quando con la stessa cifra raccolta si potrebbe fare qualcosa di ben pi? utile e urgente a livello sociale. Tale elemento narrativo ricorrer? pi? di una volta e sar? un intreccio importante per far andare avanti la storia. Senza contare l?importanza del calcio come motivazione di vita e passione che vanno ben oltre l?immagine e il vil denaro e che l?esperienza di Morville all?U.S. Palmese aiuter? molto la formazione sua e quella dei suoi compagni. Si vanno a toccare anche i ricatti tramite social e della troppa importanza all?immagine del giocatore pi? che al suo giocare. Senza contare gli ultimi venti minuti dove si andr? inevitabilmente a una rincuorante rivalsa di Etienne, don Vincenzo e i palmisani.
Peccato per? che, eccetto la colletta in generale e lo spirito calcistico palmisano, le altre tematiche non sono approfondite abbastanza. Un po? perch? alcuni calciatori e personaggi di Palmi meritavano pi? spessore e un po? perch? i trascorsi infantili e calcistici/mondani di Etienne potevano spingere molto di pi? nel marciume e nelle controversie delle societ? sportive altolocate. Magari non era negli intenti degli autori, ma i rapporti tra Don Vincenzo e Etienne Morville potevano essere pi? frequenti nel secondo tempo e non soltanto ai supplementari.
Comunque ? un film discreto, ? gradevole e racconta qualcosa d?interessante. Poteva qualificarsi addirittura per la Champions, ma riesce dignitosamente a classificarsi in seconda colonna. Tenendo poi conto com?? messa la Serie A del cinema oggi rispetto alla Liga Spagnola, la Ligue e la Premier League, due domande dobbiamo farcele?
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enric84
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lunedì 24 marzo 2025
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film del buonumore
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Film molto simpatico e umano, ti fa uscire dalla sala con il sorriso e di buonumore. Molto consigliato
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