L'infinito

Infinito gioco di specchi

La vita, meglio raccontarla o viverla? Questo si domanda l'Umbe di L'infinito (Italia, 2025, 91'). Umbe sta per Umberto. E Umberto si chiama Contarello, che ha scritto questo suo film d'esordio con Paolo Sorrentino. Autore e personaggio (lo stesso Contarello) hanno in comune molto, forse tutto. Il primo è uno sceneggiatore - ha scritto per Sorrentino, ma non solo - e uno sceneggiatore è il secondo. Insomma, L'infinito è il racconto della vita di chi racconta. C'è qui un gioco di rimandi, come capiterebbe a chi si vedesse in uno specchio che riflettesse lui che si guarda allo specchio - ne avrebbe a sufficienza per perdere l'equilibrio e per cadere in una prospettiva senza fondo, disorientato. [...]

di Roberto Escobar, articolo completo (2164 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 18 maggio 2025