geggino
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lunedì 18 novembre 2024
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buona l''idea ma si perde nel femminismo
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Il film parte da premesse interessanti, con l'intento di comunicare un messaggio già ampiamente discusso altrove, ma riesce a farlo solo in parte. Purtroppo, il risultato finale è penalizzato da alcune scelte narrative discutibili: un eccesso di femminismo forzato, che appare quasi caricaturale, e un finale splatter che finisce per suscitare più ilarità che tensione.
La protagonista, in una delle poche occasioni in cui la vediamo interagire con il "mondo reale" (rappresentato da un vicino di casa), si mostra disponibile e seducente. Quando però l'uomo risponde al suo atteggiamento, viene immediatamente ridicolizzato. Situazione simile accade con l’ex compagno di classe, presentato come uno stereotipo del "perdente", il classico uomo ignorato da tutte le donne.
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Il film parte da premesse interessanti, con l'intento di comunicare un messaggio già ampiamente discusso altrove, ma riesce a farlo solo in parte. Purtroppo, il risultato finale è penalizzato da alcune scelte narrative discutibili: un eccesso di femminismo forzato, che appare quasi caricaturale, e un finale splatter che finisce per suscitare più ilarità che tensione.
La protagonista, in una delle poche occasioni in cui la vediamo interagire con il "mondo reale" (rappresentato da un vicino di casa), si mostra disponibile e seducente. Quando però l'uomo risponde al suo atteggiamento, viene immediatamente ridicolizzato. Situazione simile accade con l’ex compagno di classe, presentato come uno stereotipo del "perdente", il classico uomo ignorato da tutte le donne. Quest'ultimo torna utile alla protagonista solo in un momento di disperazione, ma il tentativo di instaurare un rapporto si conclude rapidamente in un nulla di fatto.
Spoiler: il giovane infermiere, pur essendo un personaggio attraente e avendo anch'egli utilizzato il misterioso siero, non riesce in alcun modo a suscitare interesse nella protagonista. Questo sembra ribadire un'idea di femminismo esasperato e poco sfumato, che permea gran parte della trama, finendo per appesantire il messaggio complessivo.
Le interazioni sociali della protagonista si limitano a queste due brevi situazioni, il che rende difficile comprendere il suo isolamento. Viene spontaneo chiedersi come sia possibile che non abbia amici, vicini o conoscenti che vadano a trovarla, o che non abbia relazioni significative con nessuno. È un aspetto che mina la credibilità del personaggio e del contesto, ma il film non offre spiegazioni, preferendo concentrarsi su azione, horror e sequenze scioccanti piuttosto che sulla costruzione di una trama solida e coerente.
Sin dall'inizio, ci sono elementi poco credibili che interrompono la sospensione dell'incredulità: la protagonista, ad esempio, appare dal nulla senza documenti e viene immediatamente assunta in televisione solo per la sua giovinezza e bellezza. La mancanza di relazioni sociali significative impedisce inoltre di esplorare appieno il suo conflitto interiore, che emerge solo in modo superficiale, limitato alla difficoltà di accettare la dualità tra la sua "vecchia" e "giovane" identità. Questo tema avrebbe potuto essere approfondito con maggiore cura, ma il film preferisce virare verso il genere splatter, sacrificando ogni potenziale riflessione psicologica o sociale.
Man mano che la narrazione prosegue, il film si trasforma in un horror splatter puro, abbandonando quasi completamente il tentativo di essere metaforico o realistico. Questo spostamento di tono rende superfluo porsi domande più profonde, ma alcune rimangono inevitabilmente in sospeso: chi produce il misterioso siero? Per quale motivo? Come è possibile che nessuno si accorga degli eventi drammatici che accadono nella casa della protagonista? Questi interrogativi, e molti altri, restano senza risposta, rendendo difficile un coinvolgimento emotivo o intellettuale.
Chi è appassionato del genere horror potrebbe comunque trovare degli elementi di interesse nel film, ma anche in questo contesto il finale risulta ridicolo e poco convincente. Le numerose lacune narrative e la carenza di coerenza interna non permettono di immergersi pienamente nella storia. L'opera tenta di collegarsi a temi attuali, come l’ossessione per la giovinezza e la bellezza, particolarmente nel mondo dello spettacolo e in alcuni settori lavorativi. Tuttavia, il contesto presentato è talmente povero di dettagli realistici che la critica sociale perde forza, risultando troppo frammentata per lasciare un segno.
In sintesi, il film parte con buone intenzioni ma non riesce a bilanciare i suoi elementi narrativi e tematici. L'eccessiva attenzione a scene d'impatto visivo, unite a un femminismo poco raffinato e una scarsa coerenza narrativa, lo rendono un prodotto che delude sia chi cerca un horror ben costruito sia chi spera in una riflessione più profonda sulla società.
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domenica 17 novembre 2024
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ma recensioni comprensibili no, vero?
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Recensioni troppo lunghe, ridondanti, con troppe citazioni di altri film. Ci si stanca a leggerle . Si perde il desiderio di vedere i film......
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pasquale
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domenica 17 novembre 2024
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tanti fatti, poche parole
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Finalmente cinema. The substance narra la sua storia tramite quasi esclusivamente immagini forti, sequenze ben montate, effetti sonori acuti, intelligenti e presenti. La colonna sonora é li che fa il suo lavoro. Ultimo ma non per importanza, l'interpretazione delle protagoniste, che hanno fatto a detta mia un bel lavoro. La sceneggiatura é tutta la, dialoghi quasi assenti per lasciare spazio alla vera forza di questa pellicola che, nonostante questo, ha un ritmo molto sostenuto per quasi tutta la propria durata. Poche volte mi é capitato ultimamente di rimanere a guardare un film "solo" per questi aspetti. Un genere un po' a se, non per tutti per vari motivi, che parte con un tema importante, per poi sfociare in una direzione a cui non interessa approfondire.
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Finalmente cinema. The substance narra la sua storia tramite quasi esclusivamente immagini forti, sequenze ben montate, effetti sonori acuti, intelligenti e presenti. La colonna sonora é li che fa il suo lavoro. Ultimo ma non per importanza, l'interpretazione delle protagoniste, che hanno fatto a detta mia un bel lavoro. La sceneggiatura é tutta la, dialoghi quasi assenti per lasciare spazio alla vera forza di questa pellicola che, nonostante questo, ha un ritmo molto sostenuto per quasi tutta la propria durata. Poche volte mi é capitato ultimamente di rimanere a guardare un film "solo" per questi aspetti. Un genere un po' a se, non per tutti per vari motivi, che parte con un tema importante, per poi sfociare in una direzione a cui non interessa approfondire. Bellissimo spettacolo per tutti i 140 minuti.
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ralphscott
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domenica 17 novembre 2024
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un dono a termine.
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Esile trama, sequenze da videoclip ed una protagonista sciapa, tale Qualley. Nonostante ciò l'opera colpisce nel segno, attuale sin dalla scelta della brava Moore, sessantenne per fare una cinquantenne. La regista osa molto, ma il risultato è calibrato pur con tutti i suoi eccessi, e ce ne sono tanti. Finale debordante, nel segno di De Palma, ultima tra tante citazioni. Quaid anima un impresario, lui si, davvero orribile.
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gabriele
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domenica 17 novembre 2024
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mai visto niente di più brutto
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Sangue e sbudellamenti senza alcun significato. Inutile sperare che gli americani riescano a fare un film da una buona idea senza ridurli a un ammasso di budella sanguinose!!
risparmiatevi i soldi
peccato non possa dare zero
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martedì 12 novembre 2024
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orribile...
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Indeciso, oscuro, senza senso. Il regista aveva in mano un messaggio importante ma ha sprecato l'occasione con un orror senza ne capo ne coda e della peggiore specie. Pessimo film
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paola
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martedì 12 novembre 2024
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l'idea è buona, lo svolgimento ...pessimo
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Una società che ruota intorno a valori effimeri, la ricerca del corpo femminile sempre più perfetto per aumentare l’audience, la bellezza come unico obiettivo da perseguire… questo è quello che il film vuole contestare e lo fa, arrivando alla conclusione che una società simile non può che creare mostri. Ma il modo in cui lo fa è quantomeno disgustoso. In un crescendo di scene sgradevoli, che invogliano a chiudere gli occhi per risparmiarsi l’orrore e la violenza. Il tema poteva essere svolto in tutt’altro modo, meno rivoltante, e raggiungere comunque e meglio l’obiettivo che si era posto.
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imperior max
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lunedì 11 novembre 2024
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la perfetta decostruzione dello star system edonista.
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A quanto pare se un film è chiacchierato e discusso la gente andrebbe a vederlo pure alle 23:00 se necessario. Sabato era alle 22:30, ma vabbè. THE SUBSTANCE della francesina Coralie Fargeat, già autrice dello splendido Revenge. Posso dire che come inquadra i culi lei senza sembrare volgare nessuno mai…!? Ma vabbè anche questo…
La dimenticata star hollywoodiana Elisabeth Sparkie, ormai cinquantenne e licenziata dal programma televisivo di aerobica per mano dello squallido produttore Harvey, dopo un incidente d’auto riceve dall’infermiere una chiavetta con dentro un video e i dati per entrare nel programma di ringiovanimento. Una volta ottenuto il pacco con le attrezzature si inietta il liquido e fuori esce da lei una giovane e bellissima ragazza.
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A quanto pare se un film è chiacchierato e discusso la gente andrebbe a vederlo pure alle 23:00 se necessario. Sabato era alle 22:30, ma vabbè. THE SUBSTANCE della francesina Coralie Fargeat, già autrice dello splendido Revenge. Posso dire che come inquadra i culi lei senza sembrare volgare nessuno mai…!? Ma vabbè anche questo…
La dimenticata star hollywoodiana Elisabeth Sparkie, ormai cinquantenne e licenziata dal programma televisivo di aerobica per mano dello squallido produttore Harvey, dopo un incidente d’auto riceve dall’infermiere una chiavetta con dentro un video e i dati per entrare nel programma di ringiovanimento. Una volta ottenuto il pacco con le attrezzature si inietta il liquido e fuori esce da lei una giovane e bellissima ragazza. Inebriata dalla ritrovata gioventù e ribattezzatasi Sue riacquisterà le attenzioni perdute e nuovi ingaggi. Essendo però “una sola” dovrà però ogni sette giorni ritornare nel suo vecchio corpo per non creare scompensi fisici, per poi ripetere la procedura su sua richiesta. La situazione sfuggirà di mano quando la versione giovane prenderà sempre di più il sopravvento fino a conseguenze mostruosamente folli.
Nulla da dire nella tecnica, praticamente inattaccabile. Dalla fotografia pop al sonoro impattante, dal montaggio serrato alle inquadrature studiate a tavolino, dal trucco fantastico al surreale grottesco veramente impressionante. Ovviamente nella messinscena si trovano molte citazioni di grandi maestri e autori come Kubrick, Lynch, Cronenberg, Polanski, Yuzna, Jackson, Zemeckis eccetera. Senza però dimenticare una sostanza completamente Fargeatiana che va’ a parare sul maschilismo, l’edonismo tossico e la forza femminista. Qui ci aggiunge pure una critica allo star system e il ruolo della donna in quel mondo, l’accettazione di se stesse, il conflitto tra la parte ideale e la parte razionale e la bellezza interiore sempre più consumata dall’involucro superficiale. Certo, la figura del maschio non è completamente demonizzata dato che ci sono due personaggi significativi che rappresentano sia la ragione che una via di fuga alternativa da questa spirale, ma dove purtroppo l’ossessione e l’odio per se stesse risultano essere troppo forti. Un finale decisamente folle, grottesco, esplosivo, riflessivo e liberatorio. Demi Moore incredibile, ancora una splendida sessantenne sia chiaro! Margaret Qualley ipnotica e seducente quanto schiappettante e respingente. Dennis Quaid azzeccato.
In due o tre punti capita una forzatura e che il surreale non è proprio distaccato dalla realtà senza un’omogeneità compatta al 100%, ma qui si va’ quasi a cercare il pelo nell’uovo. E anche qui l’uovo è bello narrante.
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albe1979
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domenica 10 novembre 2024
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pessimo film
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Sceneggiatura , regia, fotografia pressoché inesistente. Trama fantascientifica al di sopra del surreale, recitazione sotto la media. Sconsigliato.
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stefano73
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domenica 10 novembre 2024
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sangue e sbudellamenti
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“The substance “. Elisabeth conduce…o meglio conduceva…un famoso programma televisivo di fitness. Superati i 50 anni viene esclusa perché ormai “vecchia”…e da lì viene convinta a provare un programma sperimentale segreto per tornare giovane. L’esperimento ha molte limitazioni e se mal gestito diventa distruttivo. Demi Moore si lancia in questo film penoso…una via di mezzo tra l’horror, lo splatter e la fantascienza più ripugnante.
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“The substance “. Elisabeth conduce…o meglio conduceva…un famoso programma televisivo di fitness. Superati i 50 anni viene esclusa perché ormai “vecchia”…e da lì viene convinta a provare un programma sperimentale segreto per tornare giovane. L’esperimento ha molte limitazioni e se mal gestito diventa distruttivo. Demi Moore si lancia in questo film penoso…una via di mezzo tra l’horror, lo splatter e la fantascienza più ripugnante. Quí Hollywood da il peggio di sé…e non bastano molti riferimenti a vari classici del passato per salvarsi…anzi lo affossa ancora di più. Il messaggio c’è ma è inutile dopo tanto sangue e sbudellamenti. Una schifezza. Voto:3.
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