The Substance |
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Un film di Coralie Fargeat.
Con Demi Moore, Margaret Qualley, Dennis Quaid, Hugo Diego Garcia.
continua»
Horror,
Ratings: Kids+13,
durata 140 min.
- Gran Bretagna, USA 2024.
- I Wonder Pictures
uscita mercoledì 30 ottobre 2024.
MYMONETRO
The Substance ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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buona l''idea ma si perde nel femminismo
di gegginoFeedback: |
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lunedì 18 novembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film parte da premesse interessanti, con l'intento di comunicare un messaggio già ampiamente discusso altrove, ma riesce a farlo solo in parte. Purtroppo, il risultato finale è penalizzato da alcune scelte narrative discutibili: un eccesso di femminismo forzato, che appare quasi caricaturale, e un finale splatter che finisce per suscitare più ilarità che tensione. La protagonista, in una delle poche occasioni in cui la vediamo interagire con il "mondo reale" (rappresentato da un vicino di casa), si mostra disponibile e seducente. Quando però l'uomo risponde al suo atteggiamento, viene immediatamente ridicolizzato. Situazione simile accade con l’ex compagno di classe, presentato come uno stereotipo del "perdente", il classico uomo ignorato da tutte le donne. Quest'ultimo torna utile alla protagonista solo in un momento di disperazione, ma il tentativo di instaurare un rapporto si conclude rapidamente in un nulla di fatto. Spoiler: il giovane infermiere, pur essendo un personaggio attraente e avendo anch'egli utilizzato il misterioso siero, non riesce in alcun modo a suscitare interesse nella protagonista. Questo sembra ribadire un'idea di femminismo esasperato e poco sfumato, che permea gran parte della trama, finendo per appesantire il messaggio complessivo. Le interazioni sociali della protagonista si limitano a queste due brevi situazioni, il che rende difficile comprendere il suo isolamento. Viene spontaneo chiedersi come sia possibile che non abbia amici, vicini o conoscenti che vadano a trovarla, o che non abbia relazioni significative con nessuno. È un aspetto che mina la credibilità del personaggio e del contesto, ma il film non offre spiegazioni, preferendo concentrarsi su azione, horror e sequenze scioccanti piuttosto che sulla costruzione di una trama solida e coerente. Sin dall'inizio, ci sono elementi poco credibili che interrompono la sospensione dell'incredulità: la protagonista, ad esempio, appare dal nulla senza documenti e viene immediatamente assunta in televisione solo per la sua giovinezza e bellezza. La mancanza di relazioni sociali significative impedisce inoltre di esplorare appieno il suo conflitto interiore, che emerge solo in modo superficiale, limitato alla difficoltà di accettare la dualità tra la sua "vecchia" e "giovane" identità. Questo tema avrebbe potuto essere approfondito con maggiore cura, ma il film preferisce virare verso il genere splatter, sacrificando ogni potenziale riflessione psicologica o sociale. Man mano che la narrazione prosegue, il film si trasforma in un horror splatter puro, abbandonando quasi completamente il tentativo di essere metaforico o realistico. Questo spostamento di tono rende superfluo porsi domande più profonde, ma alcune rimangono inevitabilmente in sospeso: chi produce il misterioso siero? Per quale motivo? Come è possibile che nessuno si accorga degli eventi drammatici che accadono nella casa della protagonista? Questi interrogativi, e molti altri, restano senza risposta, rendendo difficile un coinvolgimento emotivo o intellettuale. Chi è appassionato del genere horror potrebbe comunque trovare degli elementi di interesse nel film, ma anche in questo contesto il finale risulta ridicolo e poco convincente. Le numerose lacune narrative e la carenza di coerenza interna non permettono di immergersi pienamente nella storia. L'opera tenta di collegarsi a temi attuali, come l’ossessione per la giovinezza e la bellezza, particolarmente nel mondo dello spettacolo e in alcuni settori lavorativi. Tuttavia, il contesto presentato è talmente povero di dettagli realistici che la critica sociale perde forza, risultando troppo frammentata per lasciare un segno. In sintesi, il film parte con buone intenzioni ma non riesce a bilanciare i suoi elementi narrativi e tematici. L'eccessiva attenzione a scene d'impatto visivo, unite a un femminismo poco raffinato e una scarsa coerenza narrativa, lo rendono un prodotto che delude sia chi cerca un horror ben costruito sia chi spera in una riflessione più profonda sulla società.
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mercoledì 30 ottobre 2024 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 2 sale cinematografiche: |