Johanné Gómez Terrero, artista afro-diasporica post-coloniale, intreccia fiction e doc, tradizione e storia, in un affresco che è un grido di libertà. Alle Giornate degli Autori
di Davide Brambilla La Rivista del Cinematografo
"La terra appartiene a chi la lavora". Una massima tra le più simboliche dello zapatismo, la quale riflette una sorta di socialismo agrario, chiamato a interrompere secoli e secoli in cui tra contadini e proprietari terrieri c'è stato più che un abisso, un solco incolmabile che, nei tempi più bui, è stato caratterizzato dalla schiavitù legalizzata e, poi, da uno schiavismo soggiacente.
"La terra appartiene a chi la lavora" è quanto reclamano gli agricoltori di un villaggio cosiddetto "batey", ovvero costruito in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero e abitato da haitiani, nella Repubblica Dominicana. [...]
di Davide Brambilla, articolo completo (3673 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 5 settembre 2024