L'ultimo capitolo del SSU trasforma un villain in un protagonista positivo e lo circonda di personaggi che nessuno si è ricordato di scrivere. Buone le scene d'azione e la prova di Russell Crowe
di Federico Rizzo Sentieri Selvaggi
Dopo la saga di Venom, Madame Web e Morbius, il tanto vituperato Sony's Spider-Man Universe (SSU) si arricchisce con un nuovo villain, Kraven - Il cacciatore. Un film dalla lunga e complessa gestazione che arriva nelle sale italiane con un'aspettativa piuttosto bassa da parte del pubblico. L'unica speranza risie nella firma del buon J.C. Chandor (All is lost. Tutto è perduto, 1981: Indagine a New York), che non più di qualche settimana fa aveva chiesto ai fan di "dare una possibilità al film". La voglia di distaccarsi dai fallimenti dei capitoli precedenti è chiara, ma il problema alla base del franchise SSU è ben più profondo e strutturato del semplice discorso narrativo o stilistico del singolo film. [...]
di Federico Rizzo, articolo completo (3884 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 13 dicembre 2024