The Crow - Il corvo

The Crow - Il corvo cerca di far rinascere e attualizzare un classico cult degli anni '90, senza però riuscire a dar vita a un film iconico e dall'indiscusso fascino come l'originale.
L'opera di Rupert Sanders ci offre una visione aggiornata che si perde in una narrazione diluita e priva di carisma, lasciando un'impressione sbiadita sia ai fan storici sia ai nuovi spettatori.
La maggiore enfasi sugli aspetti sovrannaturali da un lato conferisce al film di Sanders un’impronta più originale e distintiva, ma dall'altro finisce per allontanarlo dal pathos crudo e viscerale che caratterizzava l’opera originale.
Nel film di Proyas il dolore e la vendetta di Eric erano radicati in un contesto più realistico, dove l'elemento soprannaturale serviva principalmente come mezzo per esplorare tematiche umane profonde. [+]

The Crow - Il corvo cerca di far rinascere e attualizzare un classico cult degli anni '90, senza però riuscire a dar vita a un film iconico e dall'indiscusso fascino come l'originale.
L'opera di Rupert Sanders ci offre una visione aggiornata che si perde in una narrazione diluita e priva di carisma, lasciando un'impressione sbiadita sia ai fan storici sia ai nuovi spettatori.
La maggiore enfasi sugli aspetti sovrannaturali da un lato conferisce al film di Sanders un’impronta più originale e distintiva, ma dall'altro finisce per allontanarlo dal pathos crudo e viscerale che caratterizzava l’opera originale.
Nel film di Proyas il dolore e la vendetta di Eric erano radicati in un contesto più realistico, dove l'elemento soprannaturale serviva principalmente come mezzo per esplorare tematiche umane profonde.
In questo remake, invece, l’evoluzione del cattivo principale e l’ampliamento dell’universo sovrannaturale, seppur affascinanti, rischiano di diluire l’intensità emotiva che aveva reso la storia di Eric Draven così toccante nella sua prima incarnazione cinematografica.
Pur provando a resistere alla tentazione di confrontare questo film con l'opera precedente, The Crow - Il corvo fatica a convincere anche considerato come opera autonoma.  [-]

Quinto film del franchise a 30 anni dall'uscita del film di Proyas,che vede tornare tra i produttori Edward R.Pressman.Film che va detto,pur iconico non era certo perfetto,anzi.Tuttavia come di consueto non appena menzionata l'uscita di questo pressochè ovunque sono insorti invocando la lesa maestà facendone forse il film più odiato dell'anno.Le critiche maggiori hanno riguardato il look da trapper di Eric ma il problema non è quello.Come non lo è la storia che prende in toto le distanze dal primo film nonchè dal fumetto(escludendo il prologo col cavallo,a quanto pare presente nell'opera di O'Barr).Il problema è quando,come per altri film recenti tipo l'ultimo esorcista,un progetto si trascina troppo a lungo(questo risaliva al 2008)con le solite tribolazioni a base di registi,sceneggiatori e potenziali attori coinvolti e rimpiazzati e produttori ognuno con idee e pretese diverse. [+]

Quinto film del franchise a 30 anni dall'uscita del film di Proyas,che vede tornare tra i produttori Edward R.Pressman.Film che va detto,pur iconico non era certo perfetto,anzi.Tuttavia come di consueto non appena menzionata l'uscita di questo pressochè ovunque sono insorti invocando la lesa maestà facendone forse il film più odiato dell'anno.Le critiche maggiori hanno riguardato il look da trapper di Eric ma il problema non è quello.Come non lo è la storia che prende in toto le distanze dal primo film nonchè dal fumetto(escludendo il prologo col cavallo,a quanto pare presente nell'opera di O'Barr).Il problema è quando,come per altri film recenti tipo l'ultimo esorcista,un progetto si trascina troppo a lungo(questo risaliva al 2008)con le solite tribolazioni a base di registi,sceneggiatori e potenziali attori coinvolti e rimpiazzati e produttori ognuno con idee e pretese diverse.La formula perfetta per il fallimento en plein,persino sul fronte meramente commerciale...Un prodotto senz'anima come il protagonista e la sua nemesi,che pare un frullato di John Wick,Twilight e una sfiatata eco di Faust.Abbozzato,con personaggi-macchietta,un'infinità di cose inspiegate (su tutto la natura dello spirito che istruisce Eric)e dialoghi banalissimi.Skarsgard in mani migliori avrebbe potuto essere un degno successore del compianto Brandon Lee,ma è totalmente sprecato.Però senz'altro meglio lui che Jason Momoa(vagliato quando il tutto sembrava aver preso piede nel 2018,ma almeno questa disgrazia hanno avuto la decenza di risparmiarcela!).Il resto del cast,dalla Shelly afoamericana interpretata dalla cantante FKA al cattivo di Danny Huston alla sua alleata bionda non lascia la minima traccia.Il finale sospeso ovviamente è tale perchè si puntava al sequel(e propabilmente a tutta una nuova saga)ma lo strameritato flop globale sembra aver posto fine a tutto(pare che Proyas e Rochelle Davis/Sarah abbiano rifiutato persino di vederlo,mentre Sophia Shinas/Shelly e Danny Huston hanno espresso pareri negativi).E si spera che chi di dovere abbia capito che se proprio vuoi fare un remake/reboot/sequel quellocheaccidentitipare di un film di culto ti ci devi impegnare a 1000 sotto ogni aspetto se perlomeno vuoi sperare di incassare.Ma si sa che chi vive sperando... [-]