Racconto di formazione incentrato sul 14enne Anthony: luogo, la Francia rurale, tempo, 4 estati da quella del 1992 a quella del 1998 durante la quale la Francia vinse i mondiali di calcio. Di lui ci vengono narrati l'amore con la bella Steph, i suoi conflitti con gli immigrati marocchini che vivono in zona (e fra quelli con il vendicativo Hacine), i suoi rapporti difficili con il padre severo e alcolizzato e con la madre affettuosa e permissiva. Sembra tutto potenzialmente coinvolgente, anche se già visto e raccontato molte altre volte, eppure il film non convince. Per una certa prolissità nella narrazione, per una tendenza insistente a virare verso l'esplosione della violenza (che però non esplode mai), per una curiosa volontà di costruire un romanzo di formazione dove però il protagonista risulta piuttosto statico (altro che formazione: Anthony è infantile e incerto a 14 anni ed esattamente uguale anche a 20!), per la creazione di un villain (Hacine) al quale non viene dato mai il giusto sviluppo come personaggio, per una ripetitività di scene e situazioni che rimbalzano da un'estate all'altra senza apparente progressione.
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Racconto di formazione incentrato sul 14enne Anthony: luogo, la Francia rurale, tempo, 4 estati da quella del 1992 a quella del 1998 durante la quale la Francia vinse i mondiali di calcio. Di lui ci vengono narrati l'amore con la bella Steph, i suoi conflitti con gli immigrati marocchini che vivono in zona (e fra quelli con il vendicativo Hacine), i suoi rapporti difficili con il padre severo e alcolizzato e con la madre affettuosa e permissiva. Sembra tutto potenzialmente coinvolgente, anche se già visto e raccontato molte altre volte, eppure il film non convince. Per una certa prolissità nella narrazione, per una tendenza insistente a virare verso l'esplosione della violenza (che però non esplode mai), per una curiosa volontà di costruire un romanzo di formazione dove però il protagonista risulta piuttosto statico (altro che formazione: Anthony è infantile e incerto a 14 anni ed esattamente uguale anche a 20!), per la creazione di un villain (Hacine) al quale non viene dato mai il giusto sviluppo come personaggio, per una ripetitività di scene e situazioni che rimbalzano da un'estate all'altra senza apparente progressione. Qualche bel personaggio c'è (di sicuro il più interessante è il violento padre di Anthony), ma il film nella sua globalità lascia insoddisfatti.
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