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francesca meneghetti
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martedì 2 dicembre 2025
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fuga e ricerca: lo strano triangolo
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Una coppia inedita, del tutto priva di richiami sessuali, si mette in viaggio dalla Georgia, e precisamente dalla città di Batumi, sul Mar Nero, per raggiungere Istanbul. La compongono Lia, una pensionata, ex insegnante, altera e coriacea, dal passo marziale (Mzia Arabuli) e un ragazzo orfano, Achi (Lucas Kankava) che sa un po’ di inglese e soprattutto vuole allontanarsi da fratellastro violento. Se lui rappresenta la fuga, lei rappresenta il motivo della ricerca (vuole trovare la nipote Tekla, diventata trans, l’ultima parente che le è rimasta).
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Una coppia inedita, del tutto priva di richiami sessuali, si mette in viaggio dalla Georgia, e precisamente dalla città di Batumi, sul Mar Nero, per raggiungere Istanbul. La compongono Lia, una pensionata, ex insegnante, altera e coriacea, dal passo marziale (Mzia Arabuli) e un ragazzo orfano, Achi (Lucas Kankava) che sa un po’ di inglese e soprattutto vuole allontanarsi da fratellastro violento. Se lui rappresenta la fuga, lei rappresenta il motivo della ricerca (vuole trovare la nipote Tekla, diventata trans, l’ultima parente che le è rimasta). Fuga e ricerca: i due pilastri classici del road movie. I rapporti tra i due non sono, non possono essere, facili, ma la comune disperazione, specie nel momento in cui giungono nella capitale della Turchia, caotica e labirintica, li avvicina e li rende solidali. In fondo lei cerca una figlia, lui una madre. La ricerca di Teklas non è facile. A Istanbul, tra vicoli in salita, gradini, anfratti ci si perde e si è sopraffatti dai suoni e dai rumori (il traffico, le grida del muezzin, la musica). Non è per altro la Istanbul da cartolina quella del film di Levan Aki: atmosfere invernali, grigie, senza sole, o notturne, ma lontane dalle luci sfavillanti delle moschee del centro. Luci di bordelli o di camere in affitto da quattro soldi. Non è nemmeno la città delle donne con il niqab nero, ma quella dei quartieri trasgressivi. Sembra la “città vecchia” di De Andrè, anche nella conclusione sugli esseri umani che vivono in questo ambiente: “se non sono gigli son pur sempre figli/vittime di questo mondo”. Infatti Lia e Achi, dopo vagabondaggi errabondi, resi più difficili dai problemi di comunicazione (la versione originale ci illumina sulla babele linguistica), trovano Evrim, un’avvocata trans che si batte non solo per i diritti della galassia Lgbtq+, ma anche per la tutela di bambini di strada, che li aiuta nella ricerca, fin dove può arrivare…
La sceneggiatura ha delle smagliature. I fili narrativi ogni tanto si perdono. Ma l’interpretazione dei tre protagonisti è notevole, così come la focalizzazione del tema della solidarietà tra poveri. Non è un film spettacolare e trascinante, ma merita, anche per un certo realismo documentario.
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maxan
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martedì 28 ottobre 2025
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c''? sempre tempo per evolversi.
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Un film che ci mostra il tema dei transgender da una prospettiva originale, bravissimi gli attori e belli tutti gli scorci di Istanbul che ci vengono offerti con parsimonia e senza luoghi comuni. Si esce dalla sala con la speranza che il mondo possa migliorare.
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ettore perocco
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sabato 18 ottobre 2025
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una citt? per perdersi e ritrovarsi
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Un viaggio, una ricerca, perdersi per ritrovarsi. Una città, che fagocita coloro che vogliono sparire, o che sono già spariti da una società che li ha esclusi, è descritta, dal regista svedese di origine georgiana, come un dedalo di anfratti nascosti, un fitto viavai di persone, un bazaar di umanità. Ricercato nella fotografia e nelle inquadrature, ci offre alcune personalità ricche di emozioni che si rivelano nell'empatia delle difficoltà, senza commiserarle o darne un qualsiasi giudizio.7,5
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francesco2
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domenica 31 agosto 2025
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un'' "altra" istanbul
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Prima parte bruttina, anche per i primi piani che sembrano diventati una moda di certo cinema (pseudo?) autoriale, Tuttavia, nella seconda, "Crossing " ci regala una Istanbul inedita. ma in Italia lo vedrà qualcuno, possibilmente in DVD o su una payTV?
PS Leggo proprio ora, su "MyMovies", che tra poco esce nei cinema italiani.
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