A Complete Unknown |
||||||||||||
|
Un film di James Mangold.
Con Timothée Chalamet, Edward Norton, Elle Fanning, Monica Barbaro.
continua»
Biografico,
durata 141 min.
- USA 2024.
- Walt Disney
uscita giovedì 23 gennaio 2025.
MYMONETRO
A Complete Unknown
valutazione media:
3,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||
|
||||||||||||
|
|
||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nel volto di Chalamet rivive quel mistero chiamato Bob Dylan
di Alberto Crespi La Repubblica
Confessiamolo tutti, dylaniani e dylaniati: eravamo prevenuti su A complete unknown e l'idea che un giovane divo dalla faccetta cucciolosa - Timothée Chalamet - potesse interpretare il Bob Dylan dei primi anni Sessanta, e cantarne le canzoni, ci terrorizzava. Invece il film (che esce giovedì prossimo) c'è e Chalamet è bravo, ha fatto un lavoro di mimesi sul vero Dylan impressionante, dev'esserselo studiato per mille notti insonni. Notevoli pure le performance (anche canore) di Ed Norton/Pete Seeger, di Monica Barbaro/Joan Baez e di Boyd Holbrook/Johnny Cash. Scoot McNairy fa Woody Guthrie ma non parla e non canta mai. Elle Fanning è la fidanzatina Sylvie, e qui ci vorrà un capitolo a parte. Ci arriviamo.
La domanda per i non dylaniati è un'altra: perché il 1965, con la svolta elettrica e la "scandalosa" esibizione al Newport Folk Festival, è così importante da scomodarsi a farci un film? I fatti: divenuto un'icona del folk e del movimento per i diritti civili con brani come Blowin' in the wind , all'inizio del 1965 Dylan deraglia. Il 15 gennaio registra un disco già in buona parte elettrico, Bringing it all back home , ma per l'estate ha in serbo un colpo da ko: un nuovo lp, Highway 61 revisited ; un gruppo di blues rock in cui spicca il funambolico chitarrista Mike Bloomfield; e il ritorno a Newport, il festival folk diretto da Seeger che è il paradiso della protesta civile. L'anno prima, nel 1964, a Newport Dylan ha spaccato.
La ricostruzione del momento in cui The times they are a-chang in' diventa un inno, con il pubblico che la canta fin dalla prima volta che la sente, emoziona come l'Internazionale in Reds di Warren Beatty. Brividi. Ma nel 1965 Dylan arriva a Newport con un gruppo di rockettari e nonostante le preghiere di Seeger, parte con una Maggie's farm elettrica che è anch'essa un manifesto politico: "I ain't gonna work in Maggie's farm no more", "non voglio più lavorare nella fattoria di Maggie", come dire: non voglio essere un portavoce del movimento, non voglio fare politica, voglio fare musica.
Scoppiò un putiferio. Metà pubblico urlò al tradimento e l'altra metà si mise a ballare.
Il film di James Mangold ricostruisce con grande scrupolo gli eventi, ma non ne approfondisce il significato epocale e politico. Lì, al Greenwich Village e a Newport, c'era una scena folk ristretta ma combattiva che sognava la rivoluzione. Dylan divenne senza volerlo il suo alfiere e le diede una visibilità mondiale che prima non aveva. Ma si stufò subito - e questo il film lo descrive bene. Era spaventato dal successo, voleva suonare rock'n'roll, scrivere testi che decenni dopo l'avrebbero portato al Nobel e non lanciare messaggi. La sua era una fuga nel "privato", e per molti fu un tradimento. Nel frattempo Kennedy era morto, l'ombra di Nixon si stagliava all'orizzonte, infuriava il Vietnam e Dylan voleva essere "a complete unknown", un perfetto sconosciuto: è un verso di Like a rolling stone , la canzone più importante nella storia del rock.
Il film, va detto, è per iniziati. O almeno per appassionati. I quali capiscono subito che il personaggio di Sylvie è una concessione all'immaginario hollywoodiano, la storia d'amore - e di "triangolo" con Joan Baez - che serve a far andare avanti la trama. Sylvie in realtà si chiamava Suze Rotolo, era una militante comunista e lasciò Bob ben prima di Newport e del 1965. Nel film il loro amore è toccante, ma è inventato.
Del resto Dylan ha sempre romanzato se stesso. E rimarrà a complete unknown per sempre.
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
|
Pubblico (per gradimento)
1° | patrizia olestini 2° | ivan il matto 3° | felicity 4° | jonnylogan 5° | mauridal 6° | silvano bersani 7° | ruger357mgm 8° | francesca meneghetti 9° | enzo70 |
Writers Guild Awards (1) SAG Awards (5) Premio Oscar (8) Producers Guild (1) NSFC Awards (1) National Board (2) Golden Globes (3) Directors Guild (1) Critics Choice Award (3) BAFTA (6) AFI Awards (1) Articoli & News |