federica picone
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lunedì 2 dicembre 2024
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capolavoro
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Luce buio luce buio
Inizia così il capolavoro "The Garbage Man".
Quattro parole in cui si evince una frase di Freud:
"La paura non risiede nel buio ma nella luce." infatti come Kubrick illuminava i corridoi perché bui, Alfonso ha deciso di illuminare con la luce blu il portone d'ingresso.
La musica è fenomenale, ti fa entrare all'interno del terrore della storia, ti fa venire i brividi.
Man , un uomo senza nome perché invisibile al mondo , lavora come spazzino per il suo ideale di "spazzare la cattiveria nel mondo" trovando oggetti "utili" buttati nella spazzatura.
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Luce buio luce buio
Inizia così il capolavoro "The Garbage Man".
Quattro parole in cui si evince una frase di Freud:
"La paura non risiede nel buio ma nella luce." infatti come Kubrick illuminava i corridoi perché bui, Alfonso ha deciso di illuminare con la luce blu il portone d'ingresso.
La musica è fenomenale, ti fa entrare all'interno del terrore della storia, ti fa venire i brividi.
Man , un uomo senza nome perché invisibile al mondo , lavora come spazzino per il suo ideale di "spazzare la cattiveria nel mondo" trovando oggetti "utili" buttati nella spazzatura.
L'interpretazione e la scelta di Paolo Briguglia è pazzesca. I suoi silenzi, i suoi sguardi, un fenomeno.
Le immagini, l immondizia, i colori , le inquadrature, auto lontana, auto vicina, questi colori vintage, da ritorno indietro nel tempo, le candele, tantissime candele come aveva fatto Kubrick in Barry Lyndon.
Anche Craig ha il suo perché , con il suo accento americano, fa di lui un personaggio ancora più reale.
Tony che te lo dico a fare? È fenomenale. Quegli sguardi .
"Ci sono persone, rifiuti...avvelenano quello che toccano." Ma che frase spettacolare che richiama alla quotidianità, alla realtà, ad una realtà purtroppo cruda! Le pause che fa mentre pronuncia questa frase, sono ghiaccio.
E già qui lui che finalmente si era fidato di qualcuno, ha iniziato a non fidarsi più di nuovo, delusione e si vede dagli occhi, e come ho detto dalla sua freddezza.
Ci sei ma non ci sei?
Ci sono ma non ci sono?
Il terrore. I suoi occhi. I colori. La pioggia.
Tutto ti trascina dentro la storia.
Ti fa immergere nella storia .
Una scelta non da poco:
Niente pistole , come ormai si vedono per ogni cosa in ogni film ma una creazione, una bomba fatta a mano...solo Alfonso poteva pensare ad una cosa del genere....
Concludo come ho iniziato:
CAPOLAVORO !
Federica Picone
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alberto lusuardi
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martedì 3 dicembre 2024
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visionario
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Un noir da una fotografia incredibile, musica elettronica e pochi dialoghi. Le immagini catturano lo spettatore e la musica fa catapultare quest'ultimo, in un viaggio incredibile, in una Puglia sperduta, senza tempo nè luogo. La notte accompagna il lavoro di Man, interpretato dal grandissimo Paolo Briguglia, ma ombre del passato continuano a gravare sulla sua attuale condizione. I debiti del padre, ormai deceduto, non si estinguono da soli e Rosario, il boss del paese (interpretato da Tony Sperandeo) chiede sempre di più, vuole tutto e subito. Forse, l'amore riuscirà a calmare l'animo apparentemente apatico e introverso di Man, o forse sarà proprio l'amore che accenderà la miccia nascosta della vendetta.
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Un noir da una fotografia incredibile, musica elettronica e pochi dialoghi. Le immagini catturano lo spettatore e la musica fa catapultare quest'ultimo, in un viaggio incredibile, in una Puglia sperduta, senza tempo nè luogo. La notte accompagna il lavoro di Man, interpretato dal grandissimo Paolo Briguglia, ma ombre del passato continuano a gravare sulla sua attuale condizione. I debiti del padre, ormai deceduto, non si estinguono da soli e Rosario, il boss del paese (interpretato da Tony Sperandeo) chiede sempre di più, vuole tutto e subito. Forse, l'amore riuscirà a calmare l'animo apparentemente apatico e introverso di Man, o forse sarà proprio l'amore che accenderà la miccia nascosta della vendetta. Un cinema fatto di musiche, colori, fotografie e omaggi ad altre pellicole.
Gli esordi, sono la ciliegina sulla torta, ben 10 nuovi volti sono all'interno della pellicola. Una dimostrazione che il buon cinema si può fare puntando su nuovi attori e nuove attrici, senza dimenticare però, l'originalità della storia.
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kelly
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giovedì 5 dicembre 2024
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la rivoluzione di cui avevamo bisogno.
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"The Garbage Man" non è solo un film, ma una vera rivoluzione per il cinema italiano, una ventata d’aria fresca che ci ricorda perché amiamo questa forma d’arte. Alfonso ci regala un’opera straordinaria, capace di incantare e scuotere allo stesso tempo. È una storia di solitudine, riscatto e rapporti umani che parla con una potenza rara e trascina lo spettatore in un viaggio emozionante e profondamente umano. La regia è pura magia: ogni inquadratura sembra un quadro vivente, ogni dettaglio è studiato con una maestria che richiama i grandi maestri del passato, come Kubrick, ma senza mai risultare derivativa. È un omaggio sofisticato che si intreccia perfettamente alla visione unica e audace del regista.
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"The Garbage Man" non è solo un film, ma una vera rivoluzione per il cinema italiano, una ventata d’aria fresca che ci ricorda perché amiamo questa forma d’arte. Alfonso ci regala un’opera straordinaria, capace di incantare e scuotere allo stesso tempo. È una storia di solitudine, riscatto e rapporti umani che parla con una potenza rara e trascina lo spettatore in un viaggio emozionante e profondamente umano. La regia è pura magia: ogni inquadratura sembra un quadro vivente, ogni dettaglio è studiato con una maestria che richiama i grandi maestri del passato, come Kubrick, ma senza mai risultare derivativa. È un omaggio sofisticato che si intreccia perfettamente alla visione unica e audace del regista. Definire questo film un grido di rinascita per il nostro cinema sarebbe quasi riduttivo. "The Garbage Man" ti tiene incollato allo schermo e, quando finisce, lascia una traccia indelebile. È raro trovare una pellicola che scavi dentro, che ti faccia riflettere e che riesca a toccare corde così intime. Questo film ci è riuscito. Perderselo sarebbe come rinunciare a riscoprire il meglio del cinema italiano: emozionante, potente, indimenticabile??
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nadia profeti
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lunedì 20 gennaio 2025
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qualit?
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Sin da subito, The Garbage Man mi ha colpito profondamente, ma è nella seconda scena che il film mi ha davvero conquistato. Qui troviamo Paolo Briguglia, il protagonista, immerso in un contesto che sembra ordinario ma che presto si rivela intriso di tensione. La scena si apre con un piano sequenza mozzafiato: la macchina da presa segue Briguglia in un movimento fluido, esplorando l’ambiente e i personaggi intorno a lui, per poi chiudersi nuovamente su di lui, quasi a sottolineare che tutto ruota attorno alla sua figura.
La regia di Alfonso Bergamo brilla particolarmente in questa sequenza. Ogni dettaglio, dalla composizione delle inquadrature al gioco di luci e ombre, costruisce un’atmosfera inquietante e magnetica.
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Sin da subito, The Garbage Man mi ha colpito profondamente, ma è nella seconda scena che il film mi ha davvero conquistato. Qui troviamo Paolo Briguglia, il protagonista, immerso in un contesto che sembra ordinario ma che presto si rivela intriso di tensione. La scena si apre con un piano sequenza mozzafiato: la macchina da presa segue Briguglia in un movimento fluido, esplorando l’ambiente e i personaggi intorno a lui, per poi chiudersi nuovamente su di lui, quasi a sottolineare che tutto ruota attorno alla sua figura.
La regia di Alfonso Bergamo brilla particolarmente in questa sequenza. Ogni dettaglio, dalla composizione delle inquadrature al gioco di luci e ombre, costruisce un’atmosfera inquietante e magnetica. È qui che entra in scena Tony Sperandeo, l’antagonista, con una presenza scenica straordinaria. La sua risata glaciale e crudele colpisce profondamente, amplificando l’impatto emotivo di un momento chiave: la morte di Simba, l’amico del personaggio di Briguglia.
Questa scena è un capolavoro di contrasti. Da un lato, Briguglia esprime un dolore e una rabbia laceranti, frutto della perdita dell’amico e del confronto con Sperandeo e la sua banda. Dall’altro, Sperandeo domina con un cinismo agghiacciante, amplificando il senso di ingiustizia e crudeltà. La contrapposizione tra il dolore straziante di Briguglia e la gelida arroganza di Sperandeo è resa con un tempismo perfetto, rendendo questa sequenza capace di spezzare il cuore dello spettatore.
I silenzi diventano protagonisti tanto quanto le parole. Sono carichi di significato, quasi urlanti nella loro assenza di suono, sottolineando il lutto, la tensione e l’inquietudine. È nei momenti di pausa che si percepisce l’intensità delle emozioni di Briguglia e l’imperturbabile superiorità di Sperandeo, che con la sua risata rende il tutto ancora più disturbante.
Un grande plauso va al team di produzione, che ha saputo unire qualità tecnica ed emozione, mostrando come un lavoro di squadra possa creare risultati straordinari. Ogni scena riflette lo spirito di collaborazione che ha accompagnato la realizzazione del film. Si percepisce l’attenzione meticolosa a ogni dettaglio, dalla regia alle performance attoriali.
Un riconoscimento speciale va al regista Alfonso Bergamo, per la sua capacità di coniugare visione artistica e tecnica impeccabile. Ogni inquadratura e movimento di macchina sono frutto di un controllo magistrale, che dona al film un’identità visiva potente e memorabile.
Anche lo sceneggiatore Craig Peritz merita una menzione d’onore. La trama è bilanciata e ricca di sfumature, con dialoghi incisivi e una struttura narrativa che tiene alta l’attenzione fino all’ultimo istante. È evidente il lavoro accurato dietro ogni scena, che culmina in momenti di grande intensità emotiva.
Tra gli interpreti secondari, spiccano Randall Paul e Roberta Giarrusso. Paul, nel ruolo del migliore amico del protagonista, e Giarrusso, nei panni della figlia del suo personaggio, regalano interpretazioni intense e sfaccettate, che arricchiscono il lato emotivo della narrazione. Il loro contributo bilancia i toni drammatici, aggiungendo sensibilità e profondità.
Con questa seconda scena, The Garbage Man conferma di essere un film capace di catturare visivamente ed emotivamente. Grazie a una regia impeccabile, un cast straordinario e una sceneggiatura di qualità, si impone come un’opera cinematografica di grande valore, destinata a lasciare il segno.
Nadia Profeti
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