shagrath
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lunedì 22 aprile 2024
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la satira digitale di capatonda
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Maccio Capatonda ci propone una comicità diversa dal suo solito. L’impostazione demenziale e la recitazione stereotipata fino all'inverosimile, onnipresente nei sui precedenti lavori, viene accantonata per una commedia più solida e satirica. Qui Maccio impersona l’ennesimo anti-eroe post-moderno, un informatico di mezza età, single, assuefatto dalla sua routine basata su strumenti digitali all’avanguardia, con i quali pianifica ogni secondo della giornata dal risveglio al lavoro, finanche il rimorchiare donne con grande successo attraverso lo studio maniacale dei profili social. Insomma un vecchio nerd che si sente un uomo realizzato grazie alla rivoluzione digitale.
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Maccio Capatonda ci propone una comicità diversa dal suo solito. L’impostazione demenziale e la recitazione stereotipata fino all'inverosimile, onnipresente nei sui precedenti lavori, viene accantonata per una commedia più solida e satirica. Qui Maccio impersona l’ennesimo anti-eroe post-moderno, un informatico di mezza età, single, assuefatto dalla sua routine basata su strumenti digitali all’avanguardia, con i quali pianifica ogni secondo della giornata dal risveglio al lavoro, finanche il rimorchiare donne con grande successo attraverso lo studio maniacale dei profili social. Insomma un vecchio nerd che si sente un uomo realizzato grazie alla rivoluzione digitale. Finché il nostro non conosce Viola, una ragazza decisamente analogica che si definisce una “slow”, la quale gli chiede di riparare il suo modem 56k. Collegando al telefono quell’autentico pezzo da museo Maccio viene risucchiato in una realtà parallela dove un governo dispotico ha bloccato la tecnologia al 1999, per scongiurare il ripetersi del Millennium bug che in questo mondo alternativo ha devastando la terra. A causa dell’arretratezza tecnologica Maccio si riscopre un goffo imbranato, incapace di fare le cose più semplici, eppure deve riuscire a conquistare la fiducia di Viola per tornare al suo mondo. Finirà per essere ricercato dalla polizia per possesso di smartphone (reato punibile con l’ergastolo) incontrando anche un improbabile Steve Jobs costretto all’esilio nelle campagne italiane.
Di spunti e trovate ce ne sono, si può dire che il film sia ben confezionato e anche coraggioso nel panorama comico italiano dove oltre alle commediole e gag trite e ritrite non si va. Tuttavia il film appare a tratti farraginoso, con tempi comici non sempre azzeccati. Peccati veniali. Lo stesso personaggio di Maccio appare in alcuni contesti molto credibile, quasi uno di noi, mentre in altri appare davvero troppo ebete quasi surreale (ad esempio quando per uscire da un parcheggio tampona 5 o 6 volte le auto in sosta perché non ha i sensori di manovra… mmm). Ne risulta un mix non riuscito fino in fondo tra demenzialità, parodia, satira e tragicomico. E tuttavia rimane un ottimo film, dove arriva la scena con la dichiarazione d’amore fatta in auto, volando con la polizia alle calcagna con i finestrini che esplodono tra le pallottole mentre risuona alla radio (analogica) Ritornerei di Bruno Lauzi. Una signora scena che racchiude da sola più cinema comico di tutti i cinepanettoni messi assieme (ad a proposito, nel mondo parallelo fermo al 1999 non poteva che sbancare al botteghino “Natale al Cesso”, il genere di film che il mondo ci invidia). Un film che rivedrò volentieri.
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ciolo
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lunedì 4 dicembre 2023
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idea carina... ma realizzata male!
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L'idea è carina e attuale, in certi tratti realizzata anche benino, ma si perde nella lunghezza di un cortometraggio! La parte di Stefano Lavori ai limiti del patetico, peccato! Maccio si vede che ha belle idee ma proto youtber stenta quando devono avere un respiro cinematografico...
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akirafudo
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domenica 26 novembre 2023
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riuscire a guardarlo fino alla fine è stata dura
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E' il primo film di Maccio Capatonda che vedo, non mi ha mai fatto ridere negli show ma l'idea della trama nel trailer sembrava buona e invece... Recitazione scadente a parte è un film veramente brutto e fatto decisamente male,un'idea interessante sviluppata e realizzata in maniera veramente pessima che si fatica a guardare anche a causa di u filo logico e di trama assolutamente inesistente. In conclusione uno dei peggiori film che abbia mai visto.
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mauro@lanari
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domenica 26 novembre 2023
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aggiornando "tempi moderni" (1936)
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Sentir'e leggere una citazione d'Huxley ("Non c'è libertà a questo mondo; solamente gabbie dorate": "Passo di danza" 1923) da Marcello Macchia? Sbalorditivo. Un film arguto poiché interroga non tanto sul rapporto scienza-etica (cibo per Nolan), quanto sull'ipotesi del contributo alla desocializzazione (deumanizzazione?) da parte delle novità capillarmente diffuse dalle big tech, i cui fondatori hanno vietato ai loro figli le scuole "digital only" lasciando al resto del pianeta l'onere dell'esperimento relazional-cognitivo quale gruppo di controllo. Frettoloso nella chiusa, love story posticcia e malgestita, però scherza col fuoco senza bruciarsi in casa Amazon. Un "Tempi moderni" aggiornato e con poca voglia di celiare.
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Sentir'e leggere una citazione d'Huxley ("Non c'è libertà a questo mondo; solamente gabbie dorate": "Passo di danza" 1923) da Marcello Macchia? Sbalorditivo. Un film arguto poiché interroga non tanto sul rapporto scienza-etica (cibo per Nolan), quanto sull'ipotesi del contributo alla desocializzazione (deumanizzazione?) da parte delle novità capillarmente diffuse dalle big tech, i cui fondatori hanno vietato ai loro figli le scuole "digital only" lasciando al resto del pianeta l'onere dell'esperimento relazional-cognitivo quale gruppo di controllo. Frettoloso nella chiusa, love story posticcia e malgestita, però scherza col fuoco senza bruciarsi in casa Amazon. Un "Tempi moderni" aggiornato e con poca voglia di celiare. L'epilogo sull'equilibrio fra idolatria e demonizzazione della tecnologia, l'aristotelico "in medio stat virtus", assomiglia alle pubblicità ch'invitano al consumo "responsabile" del prodotto: efficaci? Mah.
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tom garland
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sabato 25 novembre 2023
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sorprendente
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Assurdo che qualcuno parli male di questo film. Si, é vero, é un po'prolisso nella parte centrale, ma é una pellicola ben confezzionata, con riprese mai banali e una trama piú seria del previsto. Le battute alla Maccio nel mezzo possono stonare oppure no, ma ció che é veramente forte alla fine di tutto é il silenzio della scena conclusiva. Si sentono gli uccelli, si sentono le campane, si sente il mondo. Posate il telefono e ascoltate il migliore dei mondi possibili.
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lu pichi
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mercoledì 22 novembre 2023
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deluso!... ma poi l''ho capito e apprezzato.
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I film di Maccio Capatonda mi piacciono molto e mi fanno ridere ma questo e diverso dai soliti film che ha fatto con Herbert Ballerina quindi mi piace meno e fa ridere meno però ne ho apprezzato l'idea e quello che ci vuole dire, poi trovo gli attori perfetti, Pietro Sermonti divertentissimo, Martina Gatti bella e brava, e quei momenti che Maccio mette in moto la sua comicità è esilarante. Il protagonista viene trasportato per un incidente tecnologico dal nostro mondo a uno autentico in cui pero il millenium bug è accaduto esattamente come si temeva, ha comportato disastri tali che il mondo ha deciso di bloccare la tecnologia, non è quindi andato nel 1999 ma è rimasto nel 2023 ma con la tecnologia del 1999.
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I film di Maccio Capatonda mi piacciono molto e mi fanno ridere ma questo e diverso dai soliti film che ha fatto con Herbert Ballerina quindi mi piace meno e fa ridere meno però ne ho apprezzato l'idea e quello che ci vuole dire, poi trovo gli attori perfetti, Pietro Sermonti divertentissimo, Martina Gatti bella e brava, e quei momenti che Maccio mette in moto la sua comicità è esilarante. Il protagonista viene trasportato per un incidente tecnologico dal nostro mondo a uno autentico in cui pero il millenium bug è accaduto esattamente come si temeva, ha comportato disastri tali che il mondo ha deciso di bloccare la tecnologia, non è quindi andato nel 1999 ma è rimasto nel 2023 ma con la tecnologia del 1999. Per lui un uomo abituato a usare di tutto dallo spazzolino elettrico ad Alexia per accendere la radio, al navigatore per andare al lavoro, all' app per aprire le serrande del negozio quel luogo risultera una galera dove voler scappare a tutti i costi. Questo film è bello perchè ti fa capire dove tutto è iniziato, gli anni 2000 sono gli anni in cui usciva fuori l'Adsl, nel 2004 l'Iphone, Fb e per un certo verso sono gli anni più importanti per quel che riguarda un certo tipo di tecnologia che ci ha cambiato e ci ha portato ad essere cosi' come siamo oggi, però non è un film nostalgico, con la storia d'amore di lui che riesce finalmente a conquistare la sua amata una volta che ha abbandonato la tecnologia sembra una critica al modo in cui viviamo oggi, ma allo stesso modo siamo davvero fortunati a vivere questo presente se pensiamo com'era vent'anni fa, un pò come la ta TV in bianco e nero con 3 canali e quella degli anni 80 a colori con il telecomando, è sempre così. E' un film complesso è una riflessione, se cerchi un film come i primi due film di Maccio rimarrai deluso, a me inizialmente non è piaciuto, avevo altre aspettative, però ripensandoci l'ho apprezzato molto. Io è questi i film che voglio vedere, film dove c'è un idea, una voglia di raccontare qualcosa in maniera diversa, questo poteva essere il classico film in stile Ritorno al Futuro, l'ultimo film Italiano di questo genere è "Non ci resta che il crimine" un grande successo con 3 film e una prossima serie su Sky invece Maccio cambia strada e fa un film meno divertente dei precedentti, anche se qualche risata di cuore te la strappa sempre, l'idea della fotocopiatrice mi uccide, ma che fa pensare e riflettere. Se Maccio avesse fatto un film drammatico e poi questo film gli avrei dato una stelletta in più invece mi aspettavo un film come i precedenti e a caldo sono rimasto deluso, comunque questo è un film che se lo rivedo lo trovo bello. Lo -consiglio
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stefano73
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domenica 19 novembre 2023
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ma siamo sicuri di aver migliorato il mondo?
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Premetto che sono fan di Maccio. Il film ha purtroppo la pretesa di essere una sorta di RITORNO AL FUTURO nostrano. Quí non si possono fare paragoni ma rimane comunque una prova ambiziosa e riflessiva. Gli spunti comici ci sono se consideriamo lo scontro fra le tecnologie attuali e quelle del 1999. Eppure 24 anni sono pochissimi e non ci accorgiamo quanto siano cambiate le abitudini e le pretese che abbiamo su una tecnologia fragile e a volte inutile. Si da risalto ad una tecnologia che ci ha abituato a calcolare tutto e a dare un peso matematico ad ogni scelta e decisione. Pazzesco! Si tratta di una commedia grottesca,assurda ma proprio per questo apprezzabile. Il film potrebbe fare riflettere.
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Premetto che sono fan di Maccio. Il film ha purtroppo la pretesa di essere una sorta di RITORNO AL FUTURO nostrano. Quí non si possono fare paragoni ma rimane comunque una prova ambiziosa e riflessiva. Gli spunti comici ci sono se consideriamo lo scontro fra le tecnologie attuali e quelle del 1999. Eppure 24 anni sono pochissimi e non ci accorgiamo quanto siano cambiate le abitudini e le pretese che abbiamo su una tecnologia fragile e a volte inutile. Si da risalto ad una tecnologia che ci ha abituato a calcolare tutto e a dare un peso matematico ad ogni scelta e decisione. Pazzesco! Si tratta di una commedia grottesca,assurda ma proprio per questo apprezzabile. Il film potrebbe fare riflettere. Bravo Maccio....film difficile....pretenzioso....ma coraggioso!
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louis
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sabato 18 novembre 2023
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grande delusione?
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Maccio scompare in un film senza trama,non riesce a fare ridere,non capisco se il film abbia un significato impegnato ma ,invece, è insulso,di una noia mortale.Direi San Ceppato!
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calogero licata
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sabato 18 novembre 2023
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distonico
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Da Fan di Maccio, sono un po’ deluso per il suo cercare qualcosa di nuovo o meglio più cinematografico e poi perdersi nel vecchio schema no-sense che non è il tono iniziale del film. Preferisco un “Omicidio all’italiana” dove il tono è costante dall’inizio alla fine che questa via di mezzo incomprensibile che oscilla tra Yesterday e il vecchio Maccio.
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