|
figliounico
|
venerdì 3 maggio 2024
|
|
l'artista più grande del mondo
|
|
|
|
Realizzato per essere visto in 3D non ne ho colto tutta la potenziale espressività guardandolo in due dimensioni, ma l’opera è comunque interessante anche così e la piattezza delle immagini, sarà frutto dell’immaginazione, scompare davanti all’arte faraonicamente egocentrica dell’artista più grande del mondo artistico contemporaneo. La rassegna dei laboratori utilizzati nel tempo per la creazione dei giganteschi quadri materici tridimensionali si alterna ad interviste senza domande in cui Kiefer espone il suo pensiero non pensiero, la negazione dell’essere per arrivare al Nulla, citando Heidegger, amato odiato nella prospettiva esistenziale del poeta rumeno Paul Celan, ma anche riflessioni di Andrea Emo, misconosciuto filosofo italiano da lui adorato e a cui ha dedicato la mostra al Palazzo Ducale di Venezia.
[+]
Realizzato per essere visto in 3D non ne ho colto tutta la potenziale espressività guardandolo in due dimensioni, ma l’opera è comunque interessante anche così e la piattezza delle immagini, sarà frutto dell’immaginazione, scompare davanti all’arte faraonicamente egocentrica dell’artista più grande del mondo artistico contemporaneo. La rassegna dei laboratori utilizzati nel tempo per la creazione dei giganteschi quadri materici tridimensionali si alterna ad interviste senza domande in cui Kiefer espone il suo pensiero non pensiero, la negazione dell’essere per arrivare al Nulla, citando Heidegger, amato odiato nella prospettiva esistenziale del poeta rumeno Paul Celan, ma anche riflessioni di Andrea Emo, misconosciuto filosofo italiano da lui adorato e a cui ha dedicato la mostra al Palazzo Ducale di Venezia. Senza Wenders non avrei mai saputo dell’esistenza di Kiefer ed ora incuriosito mi getto a comprare un libro di Trione su di lui e a sognare di raggiungere La Ribaute, la casa fabbrica studio museo di Kiefer a Bariac, anche se, più abbordabile, una tappa intermedia potrebbe essere la mostra a Palazzo Strozzi a Firenze.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a figliounico »
[ - ] lascia un commento a figliounico »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
montefalcone antonio
|
venerdì 3 maggio 2024
|
l’identità collettiva tedesca attraverso l''arte
|
|
|
|
Documentario sul ritratto del pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e rilevanti artisti contemporanei. La pellicola ne illumina la vita, l'ispirazione creativa, la visione, lo stile, il piacere per il Mito e il lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della Storia.
Pellicola elegante e accurata tecnicamente, può vantare bellissime riprese coreografate tra le opere più affascinanti dell’artista, i momenti raffinati di rievocazione – col figlio di Kiefer che interpreta Anselm da giovane e il nipote di Wenders che ne incarna l’infanzia –, e le tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte (per oltre due anni Wenders ha ripercorso le tracce del coetaneo Kiefer partendo dalla nativa Germania fino alla sua attuale casa in Francia).
[+]
Documentario sul ritratto del pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer, uno dei più innovativi e rilevanti artisti contemporanei. La pellicola ne illumina la vita, l'ispirazione creativa, la visione, lo stile, il piacere per il Mito e il lavoro di esplorazione dell’esistenza umana e della natura ciclica della Storia.
Pellicola elegante e accurata tecnicamente, può vantare bellissime riprese coreografate tra le opere più affascinanti dell’artista, i momenti raffinati di rievocazione – col figlio di Kiefer che interpreta Anselm da giovane e il nipote di Wenders che ne incarna l’infanzia –, e le tappe di un viaggio dietro le quinte della sua arte (per oltre due anni Wenders ha ripercorso le tracce del coetaneo Kiefer partendo dalla nativa Germania fino alla sua attuale casa in Francia). Molto efficace inoltre il lavoro sul sonoro e i materiali di repertorio, spesso inseriti attraverso sovrimpressioni elaborate.
E’ un sentito omaggio di Wim Wenders al linguaggio artistico di Kiefer (fortemente influenzato da poesia, letteratura, filosofia, scienza, mitologia e religione), ma soprattutto alla volontà di custodire la memoria (a partire dalla tragedia della Shoah e dalla storia del popolo tedesco, su cui Kiefer ha lavorato per tutta la vita) dall’oblio del Tempo (e mutamenti dello spazio circostante) mediante le modalità più sperimentali, indipendenti, ardue ed emozionanti.
Wenders trascina lo spettatore in una stimolante e piacevole esperienza cinematografica che sa riportare l'ingombro estetico delle creazioni e rievocare la sfera dolente e morale dell’opera di Kiefer: un'opera artistica di moderna archeologia e storicità davanti alla quale si rimane stupefatti e soprattutto (s)travolti dalla sensibilità del suo autore e dal suo interesse a restare ad ogni costo nella dimensione traumatica.
Mediante la figura dell’artista Kiefer, il regista tedesco ci coinvolge in un viaggio sospeso tra passato e presente, tra ambienti naturali e luoghi di creazione; in un fluttuare concreto e astratto, fisico e metafisico al contempo; pregno di suggestioni, voci interiori (come quella del poeta Paul Celan), riflessioni artistiche (l’universo di Kiefer e quello di Wenders s’intersecano, dialogando tra loro); un tessuto organico e coeso attraverso il quale è proprio l’Arte a farsi vita…
Uno dei migliori film di Wenders, che, alla pari degli altri suoi documentari più celebri (“Lampi sull'acqua - Nick's Movie”, “Tokyo-Ga”, ma soprattutto “Buena Vista Social Club”, “Pina”, e “Il sale della terra”) riesce a conquistare lo sguardo dello spettatore con sobrietà e fascino; mostrando ancora una volta non soltanto il proprio tocco rispettoso e intellettuale, ma anche la funzionalità dell'originale approccio stilistico; e infine la solidità nei contenuti trattati, oltre che nei modi in cui riesce a dar voce a Kiefer e all’intera sua opera artistica. Wenders ha girato il film in 3D (qui veramente utile, incisivo e prezioso) e risoluzione 6K.
Da non perdere, e da vedere soprattutto al cinema. Voto (in decimi): 7.75 / 8
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a montefalcone antonio »
[ - ] lascia un commento a montefalcone antonio »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
|
giovedì 2 maggio 2024
|
|
una sintesi perfetta
|
|
|
|
Avevo visto la mostra a Firenze e stasera il film documentario… Il regista è riuscito a trasformarsi in un pittore avvolgendoci con le sue riprese e Keifer con la sua arte struggente ci regala un’introspezione nel più profondo di noi stessi perché in fondo tutti siamo in cammino alla ricerca di risposte …o forse no
|
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
|