gino nicotra
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martedì 3 giugno 2025
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da vomito
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No comment, non vale la pena recensire questa porcheria
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marino
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sabato 26 aprile 2025
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film pessimo
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Mai visto una simile porcheria. Sceneggiatura puerile. Attori ingessati e assolutamente inespressivj. Bellucci ridicola. Film adatto cinema americano o Inglese. Italia faccia film panettoni. Vergognoso !
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venerdì 25 aprile 2025
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porcheria allo stato puro !
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Un film pessimo, recitato maissimo, una sceneggiatura puerile. Attori ingessati snza alcuna capacit? recitativa. Un Bellucci vergognosa, una qualsivoglia attricetta avrebbe fatto meglio ! Come si pu? fare un simile film! Questi sono films per gli amertlicani o i britannici, i nostri si limitino a fare cine panettoni !??
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rosmersholm
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lunedì 6 maggio 2024
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incommentabile
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Per fare peggio del primo film e scendere ulteriormente di livello, i Manetti dovevano scavare una buca. Ed è quello che sono riusciti a fare con questa schifezza della quale è impossibile salvare alcunché. Gianniotti è poi una scelta ridicola: ha il carisma di una mozzarella e riesce a far rimpiangere Marinelli che pure nella sua peggiore performance, aveva un minimo di ridicola presenza. In un paese normale, questa catastrofe avrebbe delle conseguenze...
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bryan_finley
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mercoledì 25 ottobre 2023
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buona (???) la seconda
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Non è semplice scrivere su questo secondo capitolo della saga inventata dalle geniali sorelle Giussani portata sul grande schermo dai Manetti Bros. Rispetto al primo c'è comunque un passo avanti, in quanto Gianniotti è più somigliante a Diabolik di Marinelli. Miriam Leone non si tocca: Eva Kant è lei, identica al fumetto, Mastandrea è (quasi) Ginko, ma andrebbe doppiato come tutti i poliziotti. Il film non è il fumetto, così come non lo era stato il Diabolik di Mario Bava del '68. Allora però c'era la scusa di rendere più appetibile il film mischiando suspence e sensualità, fornita in dosi quasi esagerate da Marisa Mell, noto sex-symbol dell'epoca.
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Non è semplice scrivere su questo secondo capitolo della saga inventata dalle geniali sorelle Giussani portata sul grande schermo dai Manetti Bros. Rispetto al primo c'è comunque un passo avanti, in quanto Gianniotti è più somigliante a Diabolik di Marinelli. Miriam Leone non si tocca: Eva Kant è lei, identica al fumetto, Mastandrea è (quasi) Ginko, ma andrebbe doppiato come tutti i poliziotti. Il film non è il fumetto, così come non lo era stato il Diabolik di Mario Bava del '68. Allora però c'era la scusa di rendere più appetibile il film mischiando suspence e sensualità, fornita in dosi quasi esagerate da Marisa Mell, noto sex-symbol dell'epoca. Inoltre Michel Piccoli nei panni di Ginko era proprio fuori luogo. Ma è stato rivalutato negli anni come espressione della "pop-art" cinematografica. Tornando al film in questione, risultano accettabili i luoghi dell'azione, soprattutto i rifugi a Clerville e dintorni, nonché tutti gli abili artifici (maschere, tunnel, rocce mobili...) usati dal mago del furto. La celebre Jaguar E non smentisce il suo fascino mentre Altea, qua per la prima volta sullo schermo, appare sbiadita e non convince. Un filmetto per una serata senza entusiasmi, sperando che il terzo lavoro dei Manetti Bros ci regali qualche emozione in più e un ritmo più incalzante, con personaggi di contorno più intriganti.
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l''''imbecille
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lunedì 15 maggio 2023
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un conto è un fumetto un conto un film
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Fare un bel film da un fumetto non è di certo cosa semplice. E <<Diabolik-Ginko all’attacco>> di certo ne è la riprova. Passare da una vignetta ad un’altra in un fumetto è d’obbligo ed eloquente; traslare ciò in un video è cosa diversa e non sempre facile! E tutto ciò è accaduto in questo Diabolik. Indubbiamente lo spettatore si sarà posto non poche domande che io proverei a “riassumere”. Comincio dalle più semplici: tutti quei meccanismi super sofisticati (anche se stiamo agli anni sessanta), tunnel, strade sotterranee, automatismi vari ecc. ecc, Diabolik come li ha costruiti?? E che dire della botola sotto la cabina telefonica? Ripeto, in un fumetto ha una sua valenza riportarla in un film cambia linguaggio.
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Fare un bel film da un fumetto non è di certo cosa semplice. E <<Diabolik-Ginko all’attacco>> di certo ne è la riprova. Passare da una vignetta ad un’altra in un fumetto è d’obbligo ed eloquente; traslare ciò in un video è cosa diversa e non sempre facile! E tutto ciò è accaduto in questo Diabolik. Indubbiamente lo spettatore si sarà posto non poche domande che io proverei a “riassumere”. Comincio dalle più semplici: tutti quei meccanismi super sofisticati (anche se stiamo agli anni sessanta), tunnel, strade sotterranee, automatismi vari ecc. ecc, Diabolik come li ha costruiti?? E che dire della botola sotto la cabina telefonica? Ripeto, in un fumetto ha una sua valenza riportarla in un film cambia linguaggio. Ma la cosa che oserei dire più “scandalosa” è l’altra botola che Eva Kant apre sott’acqua correndo su ripide rocce. E poi che fa?? Si tuffa senza sapere dove possa stare e sotto l’acqua trova una botola che la fa entrare non si sa dove. Costruita lì “il giorno prima??”. Concludo questa fase portando all’attenzione dei lettori la sequenza –all’inizio non proprio chiara– di quando Diablok si “maschera” da poliziotto e la sua presunta amica lo vede ma non si accorge che non può essere la stessa persona. Mah!! Non ho parole. Ho letto che alcune valutazioni non proprio positive sono state fatte per i due interpreti di Diabolik e Eva Kant: le condivido pienamente.
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fabiuz62
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domenica 16 aprile 2023
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un disastro totale
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Francamente un disastro sotto ogni punto di vista. Dalla pessima recitazione di tutti, alla regia confusa, alle ambientazioni plasticose. Un pasticcio nemmeno degno di essere catalogato come B movie.
La domanda spontanea è: ma perché?
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fabrizio friuli
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giovedì 16 marzo 2023
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prevedibile
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Il genio del crimine mascherato sta compiendo un altro furto assolutamente elaborato, venendo supportato dalla sua inseparabile ( o quasi ) complice Eva Kant, tuttavia, i numerosi gioielli razziati da Diabolik sono stati messi in una sorta di liquame che li ha resi radioattivi e segnalabili, per tanto , Ginko e la sua squadra sono riusciti a sferrare un colpo inaspettato, ma non si sa se potrebbe essere utile per fare scacco matto . Inoltre, appare una nuova figura: Altea, una ricca donna che ha una relazione segreta con l' inesorabile, ostinato ma competente Ispettore Ginko, che , pur amandola , non riesce ad obliare il suo fine vitale : La cattura di Diabolik, che sembrerebbe essere un fine utopico.
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Il genio del crimine mascherato sta compiendo un altro furto assolutamente elaborato, venendo supportato dalla sua inseparabile ( o quasi ) complice Eva Kant, tuttavia, i numerosi gioielli razziati da Diabolik sono stati messi in una sorta di liquame che li ha resi radioattivi e segnalabili, per tanto , Ginko e la sua squadra sono riusciti a sferrare un colpo inaspettato, ma non si sa se potrebbe essere utile per fare scacco matto . Inoltre, appare una nuova figura: Altea, una ricca donna che ha una relazione segreta con l' inesorabile, ostinato ma competente Ispettore Ginko, che , pur amandola , non riesce ad obliare il suo fine vitale : La cattura di Diabolik, che sembrerebbe essere un fine utopico.
I Fratelli Manetti hanno realizzato un altro lungometraggio, basato sui fumetti che hanno come personaggio principale il genio del crimine che riveste sé stesso con una calzamaglia nera e che ha l' abilità di camuffarsi, creando maschere che sembrano dei veri e propri volti umani, tuttavia, piuttosto che soffermarsi sulla figura di Diabolik , è palese notare che, in questo nuovo lungometraggio, Diabolik non è stato impersonato dal talentuoso attore italiano Luca Marinelli , bensì da Giacomo Gianniotti, ed è anche palese la differenza tra i due attori, infatti, le doti recitative di Gianniotti risultano essere meno elevate delle doti recitative di Ĺuca Marinelli ( nonostante sia Luca Marinelli che Giacomo Gianniotti lo abbiano caratterizzato come un' intelligenza artificiale ) invece la femme fatale Eva Kant è stata nuovamente interpretata da Miriam Leone, e purtroppo, le hanno dovuto tingere i capelli, dato che i capelli del personaggio sono biondi, tra l' altro, la seconda attrice Monica Bellucci, che nel film ha impersonato Altea, indossa delle lenti a contatto che mutano il colore dei suoi occhi, e quel dettaglio potrebbe rovinare la credibilità dei personaggio. Quel che si può dire su questo lungometraggio è che consiste in una pellicola PREVEDIBILE, perché, nonostante l' Ispettore Ginko e la sua squadra siano riusciti a tenere testa al criminale per grand parte del film , al termine del film stesso si riesce a comprendere che Diabolik, riuscirà sempre a vincere, e l colpo di scena non è in grado di sorprendere, comunque, non è un brutto film , perché in una scena, appaiono delle attrici che, pur essendo state catturate e abbandonate da Diabolik durante uno dei suoi colpi, loro entrano in un bar, mettono fuori gioco un corteggiatore molesto e chiamano l' Ispettore Ginko e rivelano di essere delle poliziotte sotto copertura, e in molte scene, è possibile percepire della tensione, la sceneggiatura è sufficiente ma non di più, e forse, sarebbe meglio se i Fratelli Manetti cessino di realizzare dei lungometraggi basati sul ladro inafferrabile, sulla sua femme fatale e sul determinato ispettore, molto simile al famoso personaggio creato da Arthur Conan Doyle ( Sherlock Holmes ). La principale pecca di questo film è l' agente di polizia arrogante che cerca di emulare i tipici " sbirri " dei film americani che , nel film, ha cercato di catturare Diabolik da solo, venendo assassinato e usato come travestimento dal famigerato furfante nel corso del film, la seconda pecca è l' interpretazione di Monica Bellucci che utilizza uno stano accento straniero mentre parla, senza dimenticare che Monica Bellucci non sia rammentata per le sue doti recitative, che però, non sono esattamente discutibili.
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andy dufresne
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lunedì 13 marzo 2023
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inguardabile
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Non capisco come si faccia a dare un giudizio minimamente positivo a questo film. Mi riferisco alle recensioni dei cosiddetti critici, a partire da Simone Emiliani, che lo giudica solo come "meno appassionante" del precedente film della saga, che secondo luiera invece "riuscitissimo"! Non si deve prendere in giro la gente che viene su questo sito per farsi un'idea dei film da andare a vedere, pagando, in sala. E a maggior ragione non si dovrebbero buttare i soldi di noi tutti abbonati Rai per produrre cose del genere. Se infatti il primo film era da definire (generosamente) come imbarazzante, questo è da bollare come impresentabile, quasi offensivo. Sulla regia stendiamo un velo pietoso.
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Non capisco come si faccia a dare un giudizio minimamente positivo a questo film. Mi riferisco alle recensioni dei cosiddetti critici, a partire da Simone Emiliani, che lo giudica solo come "meno appassionante" del precedente film della saga, che secondo luiera invece "riuscitissimo"! Non si deve prendere in giro la gente che viene su questo sito per farsi un'idea dei film da andare a vedere, pagando, in sala. E a maggior ragione non si dovrebbero buttare i soldi di noi tutti abbonati Rai per produrre cose del genere. Se infatti il primo film era da definire (generosamente) come imbarazzante, questo è da bollare come impresentabile, quasi offensivo. Sulla regia stendiamo un velo pietoso. A chi ha scritto la sceneggiatura non dovrebbero permettere mai più di prendere una penna in mano o di avvicinarsi alla tastiera di un pc. Operazioni del genere fanno malissimo all'ormai morente cinema italiano e agli stessi attori che, alle prese con scene di tal bassa scrittura, finiscono per involversi dando il peggio di sè.
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luigi antonio
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lunedì 6 marzo 2023
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squallido
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Che squallore, che mediocrità...
Ora capisco perché a Hollywood deridono i film Italiani!
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