stef
|
venerdì 10 maggio 2024
|
torna pure a dormire
|
|
|
|
Hai dormito durante il film ma lo commenti lo stesso...la prossima volta (se proprio devi) commenta un film in cui sei rimasto sveglio.
|
|
[+] lascia un commento a stef »
[ - ] lascia un commento a stef »
|
|
d'accordo? |
|
figliounico
|
mercoledì 1 maggio 2024
|
non un thriller ma un drammatico tedioso
|
|
|
|
Ormai sono anni che Cage non indovina un film e questo Pig dell’esordiente totale Sarnoski ne è l’ennesima riprova. Premesso che il più simpatico del cast è proprio il maialino scova tartufi al centro della storia, una paradossale favoletta senza senso che a tratti sembra volersi prendere sul serio con dialoghi pseudofilosofici, il film, che non è un thriller come qualche critico senza averlo visto lo ha definito bensì un drammatico molto ma molto noioso, scorre in maniera talmente lenta che si ha il tempo di fare delle brevi penniche e riprenderne la visione senza il rischio di perdere il filo del discorso perché intanto non è successo pressoché nulla.
|
|
[+] lascia un commento a figliounico »
[ - ] lascia un commento a figliounico »
|
|
d'accordo? |
|
dandy
|
lunedì 13 febbraio 2023
|
bizzarro ma anche convenzionale.
|
|
|
|
Il debutto del regista(che co-scrive e co-produce assieme a Cage)una sorta di "Mandy" in versione non horror,dove la vendetta per l'uccisione della consorte è sostituita dalla ricerca di una scrofa rubata.Sulla carta e visto l'interprete protagonista aveva l'aria di un'apoteosi del trash,e invece si rivela una storia estremamente pacata e sospesa(dove esclusa una breve scazzottata stile "Fight Club" non succede nulla)tra la filosofia di Thoreau del ritorno alla natural,la difficoltà di relazionarsi col mondo circostante e traumi del passato che si ripercuotono nei rapporti con l'altro(sia Rob che Amir che Darius sono condizionati dalla scomparsa di qualcuno a loro caro).
[+]
Il debutto del regista(che co-scrive e co-produce assieme a Cage)una sorta di "Mandy" in versione non horror,dove la vendetta per l'uccisione della consorte è sostituita dalla ricerca di una scrofa rubata.Sulla carta e visto l'interprete protagonista aveva l'aria di un'apoteosi del trash,e invece si rivela una storia estremamente pacata e sospesa(dove esclusa una breve scazzottata stile "Fight Club" non succede nulla)tra la filosofia di Thoreau del ritorno alla natural,la difficoltà di relazionarsi col mondo circostante e traumi del passato che si ripercuotono nei rapporti con l'altro(sia Rob che Amir che Darius sono condizionati dalla scomparsa di qualcuno a loro caro).Ne esce una visione del mondo malinconica e indifferente,che annulla i presupposti grotteschi della vicenda(per la quale non ci sarà una conclusione positiva)ma siamo ben lungi da quel capolavoro a cui alcuni hanno gridato.Il tutto resta risaputo ed ovvio(a cominciare dal confronto civiltà/cultura)e alla fine resta l'impressione del volutamente calcolato.Cage però,negli ultimi anni ha ricominciato ad azzeccare i film cui prende parte("Mom and dad","Color from the space","Mandy")e qui in versione trasandata e barbuta regala un'altra interpretazione degna di nota,tutta in sottrazione e con pochissime battute.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
martedì 2 agosto 2022
|
un film che si interroga sul senso della vita
|
|
|
|
In Pig Cage lascia perdere la solita recitazione sopra le righe, che in alcuni contesti ha funzionato alla grande, e mette in campo un uomo che torna ad essere carne da macello (forse tutti lo siamo). Un uomo stanco e dal volto tumefatto che vaga all’interno del proprio passato creando di fatto un soliloquio sull’esistenza. Cos’è effettivamente di valore nelle nostre vite?
In un periodo come quello che stiamo vivendo, le domande poste dal film di Sarnoski riescono a toccarci da vicino. In un momento in cui tutte le persone fuggono alla ricerca di qualcosa di valore, alla ricerca di un motivo per continuare la propria esistenza, forse la risposta si cela appunto nella ricerca stessa.
[+]
In Pig Cage lascia perdere la solita recitazione sopra le righe, che in alcuni contesti ha funzionato alla grande, e mette in campo un uomo che torna ad essere carne da macello (forse tutti lo siamo). Un uomo stanco e dal volto tumefatto che vaga all’interno del proprio passato creando di fatto un soliloquio sull’esistenza. Cos’è effettivamente di valore nelle nostre vite?
In un periodo come quello che stiamo vivendo, le domande poste dal film di Sarnoski riescono a toccarci da vicino. In un momento in cui tutte le persone fuggono alla ricerca di qualcosa di valore, alla ricerca di un motivo per continuare la propria esistenza, forse la risposta si cela appunto nella ricerca stessa. Ed il primo ad arrivare a questa consapevolezza è proprio Cage stesso che negli ultimi anni è stato sempre più lontano dalle major accettando ruoli provenienti da film più piccoli. Ed è nell’indipendente che Cage sta trovando pian piano sempre di più la sua strada. Libero dai compromessi dell’industria cinematografica. Libero di poter dar sfogo alla sua “Cage Rage” e marchiando col suo faccione folle e riconoscibilissimo ogni prodotto in cui lavora. Una tragedia lo ha allontanato dalla sua zona comfort, ma ha imparato ad accettare il dolore e adesso anche l’audio cassetta impolverata proveniente dal passato non è più respingente. Per farlo però ha dovuto perdere tutto, ed è qui che si nasconde la risposta. Forse niente dà valore alla nostra vita più di noi stessi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
|