Complice la bella fotografia dei suggestivi tramonti sul laghetto di una riserva naturale e dei bucolici paesaggi invernali che incorniciano l’azione, questo thriller del regista fiammingo Robin Pront risulta un film di genere non del tutto convenzionale, nonostante il plot si basi sui soliti delitti rituali del serial killer di turno, e così si lascia guardare senza annoiare per tutta la sua durata, anche grazie ai numerosi imprevedibili colpi di scena che tengono alta la suspense fino al sorprendente, quanto poco verosimile, finale.
Abbastanza convincente la recitazione dei due protagonisti, lo sceriffo donna, interpretata da Annabelle Wallis, e l’ex cacciatore alcolista, Nikolaj Coster-Waldau, convertitosi in animalista dopo la scomparsa della figlia.
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Complice la bella fotografia dei suggestivi tramonti sul laghetto di una riserva naturale e dei bucolici paesaggi invernali che incorniciano l’azione, questo thriller del regista fiammingo Robin Pront risulta un film di genere non del tutto convenzionale, nonostante il plot si basi sui soliti delitti rituali del serial killer di turno, e così si lascia guardare senza annoiare per tutta la sua durata, anche grazie ai numerosi imprevedibili colpi di scena che tengono alta la suspense fino al sorprendente, quanto poco verosimile, finale.
Abbastanza convincente la recitazione dei due protagonisti, lo sceriffo donna, interpretata da Annabelle Wallis, e l’ex cacciatore alcolista, Nikolaj Coster-Waldau, convertitosi in animalista dopo la scomparsa della figlia.
L’inserimento, nella abusata trama del tipico thriller con la caccia allo psicopatico assassino, dell’elemento drammatico, rappresentato dal dolore della perdita per la figlia e dei sensi di colpa che tormentano il protagonista maschile, che si riflette specularmente in quello della protagonista femminile, che ha abbandonato il fratello minore alla morte dei genitori, rende la vicenda un po’ più complessa, ma rimane tuttavia a sé stante, come se viaggiasse su un binario parallelo rispetto al filone principale del racconto, tanto da apparire artificioso il tentativo di ricollegare, nella sequenza finale, il primo al secondo.
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