Mi è piaciuto moltissimo perchè ha scradinato i miei punti fermi e il mio modo di considerare la divisione delle due Coree. Abituata a nordcoreani che tentano di fuggire verso Sud non immaginavo che ci fossero a Sud dei norcoreani che, prigionieri della democrazia, non riescono a tornare a casa, neanche dimostrando la loro buona fede. Il sospetto non appartiene solo a Pyonyang, ma anche alla Corea del Sud che vede in ogni nordcoerano una spia, anche una modesta casalinga, come la protagonista di questa triste storia.