Primal - Istinto animale

Nick Powell, al suo secondo film dopo Outcast del 2014, sempre con Nicolas Cage come attore protagonista, è un compositore di colonne sonore, un tecnico del suono e, a tempo perso, anche un regista di B movie di azione come questo Primal in cui una nave cargo si trasforma improvvisamente in uno zoo safari con la bestie liberate dalle gabbie dalla belva più pericolosa ossia il criminale psicopatico interpretato da Kevin Durand. L’eroe della storia, ovviamente l’inossidabile Cage, dovrà cacciare entrambi per salvare la bella principessa Famke Janssen. E vissero tutti felici e contenti.

Primal vorrebbe essere un thriller serratissimo, in cui il regista mette a frutto la sua abilità di coreografo per inscenare botte da orbi in spazi ristretti, e sa benissimo di non avere sufficiente esperienza come direttore d’attori per dire a Nicolas Cage cosa fare. E così lo lascia a piede libero.
Primal è uno degli esempi di film che non funzionano del tutto, in cui per lo meno Cage fa il suo lavoro ed è divertente da vedere.
È in overacting costante dal minuto uno, ma tipo che anche quando se ne sta appollaiato su un albero in mezzo alla giungla, in attesa di catturare la sua preda, già lo vedi che nel suo appollaiarsi gigioneggia. [+]

Primal vorrebbe essere un thriller serratissimo, in cui il regista mette a frutto la sua abilità di coreografo per inscenare botte da orbi in spazi ristretti, e sa benissimo di non avere sufficiente esperienza come direttore d’attori per dire a Nicolas Cage cosa fare. E così lo lascia a piede libero.
Primal è uno degli esempi di film che non funzionano del tutto, in cui per lo meno Cage fa il suo lavoro ed è divertente da vedere.
È in overacting costante dal minuto uno, ma tipo che anche quando se ne sta appollaiato su un albero in mezzo alla giungla, in attesa di catturare la sua preda, già lo vedi che nel suo appollaiarsi gigioneggia.
Un film che, in quanto a idee di messa in scena e trama, è piattissimo. E, archiviata in fretta e furia la questione “animali a piede libero”, devia tutto quanto sul gioco al gatto col topo con un villain davvero poco interessante, che dà la caccia a una serie di personaggi monocorde interpretati da un cast col pilota automatico.

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Pochi soldi, poche idee (anche sé l' idea poteva generare un B movie rispettabile), brutto digitale per risparmiare  sulla "rappresentazione" degli animali. Inoltre, disperazione sentimentale  nel vedere come si è ridotta fisicamente Famke Janssen.
Nicolas Cage può sbizzarrirsi nell' interpretare un cacciatore di bestie selvatiche, decisamente alcolizzato e più che burbero, di cerbottana lancia dardi al curaro munito, che su di una nave cargo, al largo dell' Oceano Pacifico, deve fronteggiare un terrorista super addestrato militarmente che " fa fuori", senza alcun problema un corpo d' élite statunitense  adibito alla sua scorta fino alla consegna all' intelligence. [+]

Pochi soldi, poche idee (anche sé l' idea poteva generare un B movie rispettabile), brutto digitale per risparmiare  sulla "rappresentazione" degli animali. Inoltre, disperazione sentimentale  nel vedere come si è ridotta fisicamente Famke Janssen.
Nicolas Cage può sbizzarrirsi nell' interpretare un cacciatore di bestie selvatiche, decisamente alcolizzato e più che burbero, di cerbottana lancia dardi al curaro munito, che su di una nave cargo, al largo dell' Oceano Pacifico, deve fronteggiare un terrorista super addestrato militarmente che " fa fuori", senza alcun problema un corpo d' élite statunitense  adibito alla sua scorta fino alla consegna all' intelligence. 
Cage+ animali selvatici liberi su di una nave dispersa nel Pacifico+ terrorista sanguinario= BOOM, ed in effetti, poteva diventare un capolavoro alla Ernest B. Schoedsack del 2020, invece l' idea si sgonfia dopo pochi minuti e la noia regna sovrana. [-]

Recitazione indecente e trama banale. Per non parlare dei dialoghi. Qualunque altra cosa in quell'ora e mezza, è una valida alternativa.

Da non perderci tempo. Un film che non classificherei nemmeno di serie B, che mi ricorda quei Tarzan anni '50 in quelle avventure tropicali, validi un tempo ma che oggi sono improponibili se non rinvigoriti da effetti speciali, buon cast ed ottime regie. Sin dalla prima scena, in una lotta del protagonista Cage nella selva contro un computer-felino si capisce che qualcosa non sarebbe andato bene nel prosieguo del film... e così fu. Perciò quel proverbio "il buongiorno si vede al mattino" non sempre valido nel cinema...in questo caso fu legittimato.