Meno di zero. Film (ma si può chiamare film questa accozzaglia di immagini sensa senso ?) che in sala, al Torino Film Festival, ha riportato plateali dissensi e numerosi abbandoni disgustati (incluso quello del sottoscritto) e che è stato realizzato da ben due (e sottolineo DUE) wanabe registi da strapazzo, non si sa come, quanto e da chi sponsorizzati. Ci si sente semplicemente presi in giro e si prova una pena infinita per l'eventuale buona fede dei realizzatori. Lo fanno o ci sono? Questo è l'unico interrogativo che il film lascia nello spettatore. Se sono in buona fede peggio ancora comunque. Presunzione, faciloneria e dilettantismo.
Non cadete nella curiosità che può essere scatenata dalla presenza di attori famosi (che non nomino per pura pietà) perchè il pastrocchio non ha né capo né coda, non coinvolge e non serve a niente neppure come salvaschermo dato che le immagini sono brutte, insignificanti e incapaci di suscitare nessuna emozione, così come la trama (?) che vorrebbe forse rappresentare il nulla, fallendo pure in questo.
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Meno di zero. Film (ma si può chiamare film questa accozzaglia di immagini sensa senso ?) che in sala, al Torino Film Festival, ha riportato plateali dissensi e numerosi abbandoni disgustati (incluso quello del sottoscritto) e che è stato realizzato da ben due (e sottolineo DUE) wanabe registi da strapazzo, non si sa come, quanto e da chi sponsorizzati. Ci si sente semplicemente presi in giro e si prova una pena infinita per l'eventuale buona fede dei realizzatori. Lo fanno o ci sono? Questo è l'unico interrogativo che il film lascia nello spettatore. Se sono in buona fede peggio ancora comunque. Presunzione, faciloneria e dilettantismo.
Non cadete nella curiosità che può essere scatenata dalla presenza di attori famosi (che non nomino per pura pietà) perchè il pastrocchio non ha né capo né coda, non coinvolge e non serve a niente neppure come salvaschermo dato che le immagini sono brutte, insignificanti e incapaci di suscitare nessuna emozione, così come la trama (?) che vorrebbe forse rappresentare il nulla, fallendo pure in questo.
Avrei voluto chiedere my money back, non per i ben 5 € spesi ma come segno di tangibile disapprovazione.
Complimenti alla Gandolfi che è riuscita disperatamente a scrivere una critica, sforzandosi di trovare qualche giustificazione a questa ignobile schifezza.
Cosa resterà di questa roba? Auguro ai "registi" di trovare al più presto lavoro nell'agricoltura e di non riprovarci mai più.
Ispirarsi ai maestri dell'avanguardia è una debole scusa che non ammette perdono. Cattelan ha appeso al muro una banana con dello scotrch e l'ha venduta per 120.000 dollari. Che ci volete fare? Ognuno è libero di farsi prendere per i fondelli come meglio crede...
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