shablo88
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martedì 15 ottobre 2024
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thriller futuristico
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Piaciuto molto e consigliato a tutti coloro che apprezzano i polizieschi con una nota di fantascienza!
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andrea
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martedì 12 novembre 2019
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il butterfly effect la fa da padrone
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Il poliziotto di Filadelfia Thomas Lockhart affronta a muso duro un serial killer in cui si imbatte per pura casualità e che sembra suo malgrado avere i caratteri dell’immortalità; lo braccherà negli anni con la religiosa pazienza tipica di un cacciatore. Dal canto suo, il killer non è quel che può sembrare a primo acchito ma persegue un disegno a dir poco spiazzante che agli occhi dello spettatore si manista sin da subito più o meno velatamente, ma probabilmente viene colto gradatamente via via che la trama si snoda. All’ombra della luna è un thriller fantascientifico che si inquadra perfettamente nel genere reso famoso da film del calibro di Looper, Frequency e Predestination.
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Il poliziotto di Filadelfia Thomas Lockhart affronta a muso duro un serial killer in cui si imbatte per pura casualità e che sembra suo malgrado avere i caratteri dell’immortalità; lo braccherà negli anni con la religiosa pazienza tipica di un cacciatore. Dal canto suo, il killer non è quel che può sembrare a primo acchito ma persegue un disegno a dir poco spiazzante che agli occhi dello spettatore si manista sin da subito più o meno velatamente, ma probabilmente viene colto gradatamente via via che la trama si snoda. All’ombra della luna è un thriller fantascientifico che si inquadra perfettamente nel genere reso famoso da film del calibro di Looper, Frequency e Predestination. Il butterfly effect la fa da padrone e quel che sembrava un routinario caso di pluriomicidi ad opera dello stesso autore, finisce col trascendere gli argini spaziotemporali per assurgere a qualcosa di più e di diverso, che cattura e coinvolge il pubblico in riflessioni di carattere prettamente etico. Fino a che punto è giusto sacrificare la propria serenità personale e familiare per una smania morbosa che ti fagocita smorzandoti giorno dopo giorno? E fino a che punto è lecito sostituirsi a dio o al destino o al fato, chiamiamolo come vogliamo, nel tentativo di deviarne il percorso? Chi può davvero dire in fin dei conti cosa sia meglio o peggio? Nessuno in realtà ha la risposta giusta in assoluto, soprattutto lo stesso Thomas quando potrà vedere le cose sotto un’ottica differente.
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lizzy
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domenica 6 ottobre 2019
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5:31, l'ora del futuro...
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"All'Ombra della Luna" non è, a mio avviso, così male come film di fantascienza.
Come in "Frequency - Il futuro è in ascolto", il viaggio nel tempo "insolito" è il tema dominante del lavoro cinematografico.
Se in Frequency si aveva una specie di distorsione temporale causata da una tempesta solare particolarmente intensa qua si viaggia...ai chiari di Luna.
Certo, avrei visto bene un Jim Carrey nei panni del protagonista (in "23" ci ha in fondo dimostrato cosa potrebbe fare...) e avrei sperato in un' attrice più incisiva della invisibile Cleopatra Coleman (magari ad una Noomi Rapace il personaggio della killer avrebbe calzato a pennello) e con artisti di altro calibro l'atmosfera sarebbe stata ben diversa (che il partner nero del protagonista sembrava uscito da un cine teatro parrocchiale come recitazione.
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"All'Ombra della Luna" non è, a mio avviso, così male come film di fantascienza.
Come in "Frequency - Il futuro è in ascolto", il viaggio nel tempo "insolito" è il tema dominante del lavoro cinematografico.
Se in Frequency si aveva una specie di distorsione temporale causata da una tempesta solare particolarmente intensa qua si viaggia...ai chiari di Luna.
Certo, avrei visto bene un Jim Carrey nei panni del protagonista (in "23" ci ha in fondo dimostrato cosa potrebbe fare...) e avrei sperato in un' attrice più incisiva della invisibile Cleopatra Coleman (magari ad una Noomi Rapace il personaggio della killer avrebbe calzato a pennello) e con artisti di altro calibro l'atmosfera sarebbe stata ben diversa (che il partner nero del protagonista sembrava uscito da un cine teatro parrocchiale come recitazione...), ma non si può avere tutto dalla vita.
Suppongo poi che il limitato uso di effetti speciali e trovate visive particolari sia stato dettato da un budget non certo generoso (altra cosa per cui il film rischia di non decollare mai).
La trama non è molto originale (non approfondisco per non spoilerare...anche se già qualcosa l'ho detta...), e con qualche messa a punto avrebbe potuto essere migliore e più convincente (ci sono diverse cose abbastanza confuse non trattate a dovere).
Certo, non siamo di fronte ad un Blade Runner, ma nemmeno ad una pellicolaccia di serie zeta.
Diciamo che il film si fa guardare (magari non dai minori: troppa macelleria a prima vista) ed intrattiene per quel che deve.
Senza gridare al miracolo.
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sabri92
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domenica 29 settembre 2019
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modesto
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I protagonisti del film sono una serial killer ed un uomo ossessionato dalla sua cattura. Gli ingredienti, quindi, son quelli del thriller. Il problema, però, è che All'Ombra della Luna mescola - in maniera pasticciata ed incerta - diversi generi: il thriller, appunto, ma anche la fantascienza, il dramma, lo splatter, l'azione, eccetera. Il risultato, purtroppo, è una terribile confusione, che, peraltro, si accentua con il trascorrere dei minuti. Fra l'altro, personaggi che hanno un certo rilievo agli inizi della pellicola finioscono per diventare, nel prosieguo, poco più che delle comparse, la cui vicenda personale si esaurisce in rapidissimi passaggi.
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I protagonisti del film sono una serial killer ed un uomo ossessionato dalla sua cattura. Gli ingredienti, quindi, son quelli del thriller. Il problema, però, è che All'Ombra della Luna mescola - in maniera pasticciata ed incerta - diversi generi: il thriller, appunto, ma anche la fantascienza, il dramma, lo splatter, l'azione, eccetera. Il risultato, purtroppo, è una terribile confusione, che, peraltro, si accentua con il trascorrere dei minuti. Fra l'altro, personaggi che hanno un certo rilievo agli inizi della pellicola finioscono per diventare, nel prosieguo, poco più che delle comparse, la cui vicenda personale si esaurisce in rapidissimi passaggi. Si può salvare, della pellicola, l'idea di base, sebbene non del tutto originale (qualcosa di simile si era già visto in film quali Blade Runner o True Detective, peraltro infinitamente migliori). Anche le interpretazioni di Cleopatra Coleman e di Boyd Holbrook (soprattutto) son tutt'altro che da disprezzare, sia pure a fronte d'una regia non in grado di esaltarle. Nel complesso, per quanto accennato, il film merita un voto fra il 5 ed il 5,5 su 10.
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