Un western dal sapore telefilmesco diretto dal regista di colore Wes Miller per celebrare uno dei primi sceriffi di colore dell’ottocento, Bass Reeves, interpretato da un David Gyasi che sembra la copia sbiadita del Django tarantiniano di Jamie Foxx. A parte le inquadrature ed i tempi di recitazione tipici dello sceneggiato televisivo, il film non brilla nemmeno per la sceneggiatura, con dialoghi banali e scontati, e per il plot, privo di pathos e di suspense, con un finale prevedibile e già intuibile a metà film. Si salva ovviamente dalla catastrofe il grande Ronald Perlman nella parte dell’aiutante ubriacone dell’eroico sceriffo insieme a caccia del bandito Frank Grillo impegnato nell’ennesimo ruolo di cattivo della sua carriera artistica.
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Un western dal sapore telefilmesco diretto dal regista di colore Wes Miller per celebrare uno dei primi sceriffi di colore dell’ottocento, Bass Reeves, interpretato da un David Gyasi che sembra la copia sbiadita del Django tarantiniano di Jamie Foxx. A parte le inquadrature ed i tempi di recitazione tipici dello sceneggiato televisivo, il film non brilla nemmeno per la sceneggiatura, con dialoghi banali e scontati, e per il plot, privo di pathos e di suspense, con un finale prevedibile e già intuibile a metà film. Si salva ovviamente dalla catastrofe il grande Ronald Perlman nella parte dell’aiutante ubriacone dell’eroico sceriffo insieme a caccia del bandito Frank Grillo impegnato nell’ennesimo ruolo di cattivo della sua carriera artistica.
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