wolvie
|
lunedì 6 gennaio 2020
|
noiosa vendetta privata
|
|
|
|
"Peppermint" s' inserisce nel filone dei tre "Taken", di cui il primo proprio diretto dal Pierre Morel di questo film, che inoltre tenta il rilancio di una dimenticata Jennifer Garner, qui in piena prestanza fisica come in " Electra".
La trama è presto detta: il marito e la figlia le vengono intenzionalmente uccisi da una banda ispanica correlata ad un importante cartello della droga, non trovando giustizia nella legge, anzi trovandosi paradossalmente accusata e a rischio internamento in una struttura psichiatrica, fugge e scompare dai radar per 5 anni. Ricompare super addestrata all' utilizzo di armi militari e al combattimento corpo a corpo.
[+]
"Peppermint" s' inserisce nel filone dei tre "Taken", di cui il primo proprio diretto dal Pierre Morel di questo film, che inoltre tenta il rilancio di una dimenticata Jennifer Garner, qui in piena prestanza fisica come in " Electra".
La trama è presto detta: il marito e la figlia le vengono intenzionalmente uccisi da una banda ispanica correlata ad un importante cartello della droga, non trovando giustizia nella legge, anzi trovandosi paradossalmente accusata e a rischio internamento in una struttura psichiatrica, fugge e scompare dai radar per 5 anni. Ricompare super addestrata all' utilizzo di armi militari e al combattimento corpo a corpo.
Inizia la mattanza tra malavitosi e corrotti rappresentanti delle istituzioni .
Il film tecnicamente non rappresenta nulla di nuovo, anzi, la sceneggiatura é del tutto incoerente e piena zeppa di buchi narrativi. Mentre politicamente apre squarci inquietanti (visti gli incassi negli U.S.A), se pur conosciuti, sull' anima nera della società americana: l' uomo o la donna soli, in cerca della vendetta violenta, che le istituzioni non possono garantirgli, attecchiscono in un substrato popolare eternamente correlato all' immaginario da far west, con il diritto a possedere armi e utilizzarle per il bene della collettività .
Non è appropriato scomodare "Il giustiziere della notte" del fascistissimo Winner, più consoni appaioni i parallelismi con i ben più commerciale remake di Eli Roth o il dimenticato "Giustizia Privata" di F. Gary Gray.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a wolvie »
[ - ] lascia un commento a wolvie »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 31 dicembre 2019
|
peppermint amarissimo
|
|
|
|
"Peppermint"(Pierre Morel, 2018, sceneggiatura ma anche soggetto di Chad St.John)è un film classico sulla vendetta: almeno dai"classici"(che lo si voglia o meno)di Charles Bronson in poi, il tema, collegato anche con la tematica dell'autodifesa e con quella, ad esso collegata, della disponibilità di armi, è certamente un tema più che attuale ma al tempo stesso usato ma potremmo anche dire ormai"abusato"... Sarà vero che le vendette al femminile sono meno "à la une", ma la vendetta, di per sé, certo contraddicendo la tematica del perdono, è sentimento umano, che religioni e filosofie cercano inutilamente di sradicare: in partcioalre, come nel caso di"Peppermint", se la persona viene toccata negli affetti profondi(alla protagonista Riley sono stati uccisi, per itorsione, il marito e il figlio, che è ancora un bambino), potremmo dire"naturale".
[+]
"Peppermint"(Pierre Morel, 2018, sceneggiatura ma anche soggetto di Chad St.John)è un film classico sulla vendetta: almeno dai"classici"(che lo si voglia o meno)di Charles Bronson in poi, il tema, collegato anche con la tematica dell'autodifesa e con quella, ad esso collegata, della disponibilità di armi, è certamente un tema più che attuale ma al tempo stesso usato ma potremmo anche dire ormai"abusato"... Sarà vero che le vendette al femminile sono meno "à la une", ma la vendetta, di per sé, certo contraddicendo la tematica del perdono, è sentimento umano, che religioni e filosofie cercano inutilamente di sradicare: in partcioalre, come nel caso di"Peppermint", se la persona viene toccata negli affetti profondi(alla protagonista Riley sono stati uccisi, per itorsione, il marito e il figlio, che è ancora un bambino), potremmo dire"naturale". Ecco allora che la donna del film, certo non una "criminale"nella violenza si prodiga, la sparge a piene mani, uccidendo esxecutori e mandanti dell'omicidio e anche altri personaggi colelgati alle attività criminose costare la vita ai suoi cari. Jennifer Garner, in questo film tutt'altro che eccleso ma ben csruito a livello spettacolare, di azione e suspense, è protagonista di tutto rispetto, adatta ak ruolo che rende in modo quasi"neutrale", con qualche punta di eccesso(in tribunale, quando è ingiustamente maltrattata)e in altre occasioni, senza mai"strafare", sempre ammesso che l'esprressione abbia un valore reale.Sul tema vedremo ancora(credo(vari altri film, ma in qualche modo"peppermint"rimarrà un film che non si dimentica troppo facilmente. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
mae
|
mercoledì 7 agosto 2019
|
j. garner - l'angelo vendicatore
|
|
|
|
Salve,
potra' pure essere ripetitivo quanto alla trama di chi, colpito negli affetti e deluso dalla giustizia, decide di farsi giustizia da se', ma il film non e' per niente male e lei, Jennifer Garner, gia' apprezzata in Alias e Daredevil, qui e' praticamente perfetta nel rendere il suo personaggio di moglie e madre che ha perso tutto e che si vendica con tutta la forza della sua disperazione.
Brava, bella, tosta.
|
|
[+] lascia un commento a mae »
[ - ] lascia un commento a mae »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
lunedì 15 luglio 2019
|
action fuori tempo massimo
|
|
|
|
Un action fuori tempo massimo che non riesce a rendere nulla credibile.
Torture dozzinali, urla al crepuscolo, una regia di stampo elementare, che non osa nulla.
L’impianto è quello di un film in stile anni Settanta, reazionario, che sfida le istituzioni e indica lo Stato come il primo nemico. Poliziotti corrotti, la giustizia che non funziona, il cittadino comune che deve imbracciare il fucile e riscrivere le regole. Ma da allora sono passati cinquant’anni.
Posto ciò, sarebbe bello poter dire qualcosa di carino su Jennifer Garner, indimenticata Sydney Bristow di Alias, che torna con disinvoltura all’action dopo un decennio passato a fare film con la parola amore nel titolo.
[+]
Un action fuori tempo massimo che non riesce a rendere nulla credibile.
Torture dozzinali, urla al crepuscolo, una regia di stampo elementare, che non osa nulla.
L’impianto è quello di un film in stile anni Settanta, reazionario, che sfida le istituzioni e indica lo Stato come il primo nemico. Poliziotti corrotti, la giustizia che non funziona, il cittadino comune che deve imbracciare il fucile e riscrivere le regole. Ma da allora sono passati cinquant’anni.
Posto ciò, sarebbe bello poter dire qualcosa di carino su Jennifer Garner, indimenticata Sydney Bristow di Alias, che torna con disinvoltura all’action dopo un decennio passato a fare film con la parola amore nel titolo. Purtroppo nulla di nulla.
Peppermint è un film composto al 50% da scene d’azione girate male e al buio e 50% di personaggi secondari che descrivono l’azione che non si sta vedendo sullo schermo.
PS: Peppermint si chiama così perché, prima del colpo di scena (!), la figlia di Jennifer Garner sta mangiando un gelato alla menta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
tommy
|
domenica 7 luglio 2019
|
siamo obiettivi!
|
|
|
|
Criticare negativamente la ripetitività con altri film non significa affatto che il film non meriti attenzione o addirittura che non va visto. Ma scherziamo!
Vogliamo dire quanti film bellissimi pur ripetitivi sono piaciuti tantissimo?
Gradirei che il nostro tanto amato Mymovies non utlizzi il vocabolo "Stereopito" o "Già visto" per relegare il film nella mediocrità o nell'insufficienza e si limiti a analizzare obiettivamente le emozioni che trasmette il film, la bravura degli attori, del regista. dello sceneggiatore e quant'altro meriti di essre valutato....
SIATE OBIETTIVI ...aiuterete di più nella scelta del film da vedere.
[+]
Criticare negativamente la ripetitività con altri film non significa affatto che il film non meriti attenzione o addirittura che non va visto. Ma scherziamo!
Vogliamo dire quanti film bellissimi pur ripetitivi sono piaciuti tantissimo?
Gradirei che il nostro tanto amato Mymovies non utlizzi il vocabolo "Stereopito" o "Già visto" per relegare il film nella mediocrità o nell'insufficienza e si limiti a analizzare obiettivamente le emozioni che trasmette il film, la bravura degli attori, del regista. dello sceneggiatore e quant'altro meriti di essre valutato....
SIATE OBIETTIVI ...aiuterete di più nella scelta del film da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tommy »
[ - ] lascia un commento a tommy »
|
|
d'accordo? |
|
gustibus
|
lunedì 8 aprile 2019
|
una donna,un killer!
|
|
|
|
My movies vi adoro,ma un sorriso mi scappa quando leggo consigliato?"assolutamente no"..non so se siete caduti in un tranello con un pensiero alla politica.Ma qui si parla di cinema,io personalmente quando giudico un film sono apolitico totale.Giudico la sceneggiatura e in questo Peppermint non e'male,l'interpretazione e Jennifer Garner non e'male,sono interpretazioni su misura per lei.Poi il sonoro non esiste e l'insufficienza ci sta.La regia di Pierre Morel sufficiente,almeno i 90minuti non annoiano sicuramente.Il soggetto e lo script si, sono molto ripetitivi con altri film.Tutto sommato una donna alla quale hanno ucciso bimba e marito si vendica,rientra nei canoni di un film come questo.
[+]
My movies vi adoro,ma un sorriso mi scappa quando leggo consigliato?"assolutamente no"..non so se siete caduti in un tranello con un pensiero alla politica.Ma qui si parla di cinema,io personalmente quando giudico un film sono apolitico totale.Giudico la sceneggiatura e in questo Peppermint non e'male,l'interpretazione e Jennifer Garner non e'male,sono interpretazioni su misura per lei.Poi il sonoro non esiste e l'insufficienza ci sta.La regia di Pierre Morel sufficiente,almeno i 90minuti non annoiano sicuramente.Il soggetto e lo script si, sono molto ripetitivi con altri film.Tutto sommato una donna alla quale hanno ucciso bimba e marito si vendica,rientra nei canoni di un film come questo.Che poi improvvisamente sola diventa meglio di un killer e sopprime un 40/50persone comandate da Diego Garcia piccola pedina del cartello della droga e va be'si esagera,ma ci sta.Leggendo qualche recensione mi e'parso di capire,visto che il film e'uscito con un anno di ritardo,che il tema "giustizia da se"non e'politicamente corretto.Io nn giudico film per queste cose.Si le tre stelle ci stanno per il fatto che non annoia,poi si puo'discutere su tutto ma non mettiamola in politica.Prendendo a spunto il capolavoro di Fincher "SEVEN"quanti di noi avrebbe sparato al serial killer che aveva tagliato la testa della moglie del detective che indagava? credo il 90%..credo..ma alla fine il giudizio e'tecnico sul film e non sull'idea.Signori il film si puo'vedere,e'suffi ente ma si puo'vedere!con le schifezze che circolano ce'molto molto di peggio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gustibus »
[ - ] lascia un commento a gustibus »
|
|
d'accordo? |
|
ziomax
|
lunedì 1 aprile 2019
|
l'angelo della vendetta il nome dice tutto.
|
|
|
|
La povera gente di un quartiere degradato di Los Angeles l'ha disegnato sui muri una donna con le ali un angelo. Dal film " non avete paura a stare qui ? Non abbiamo più paura ora c'è un angelo che ci protegge ". Jennifer Garner torna come ai vecchi tempi di ALIAS come una macchina da guerra imbattibile. Una donna che dopo aver subito la tragedia di veder morire ammazzati il marito e la figlia di fronte alla mancata giustizia da parte della legge decide di farsi la sua vendetta in un crescendo di scontri con la malavita. Molti forse penseranno che è troppo esagerato ma purtroppo rappresenta una triste realtà. Il film scorre bene e pur non essendo niente di straordinario è un buon film dove Jennifer Garner è perfetta nel ruolo.
[+]
La povera gente di un quartiere degradato di Los Angeles l'ha disegnato sui muri una donna con le ali un angelo. Dal film " non avete paura a stare qui ? Non abbiamo più paura ora c'è un angelo che ci protegge ". Jennifer Garner torna come ai vecchi tempi di ALIAS come una macchina da guerra imbattibile. Una donna che dopo aver subito la tragedia di veder morire ammazzati il marito e la figlia di fronte alla mancata giustizia da parte della legge decide di farsi la sua vendetta in un crescendo di scontri con la malavita. Molti forse penseranno che è troppo esagerato ma purtroppo rappresenta una triste realtà. Il film scorre bene e pur non essendo niente di straordinario è un buon film dove Jennifer Garner è perfetta nel ruolo. A chi piace il genere il film sarà particolarmente gradito.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ziomax »
[ - ] lascia un commento a ziomax »
|
|
d'accordo? |
|
|
sabato 30 marzo 2019
|
niente di nuovo
|
|
|
|
Jennifer Garner torna a vestire i panni della action woman in un thriller che regala più sparatorie che guizzi d'originalita'. Dal regista di "Taken"-che aveva una trama originale, l'ambientazione parigina e qualche guizzo d'ironia-francamente mi aspettato di più. Il film procede monocorde, un po' come le performance di alcuni protagonisti. Jennifer Garner è sempre credibile nei panni della donna d'azione, ma da sola non basta a salvare un film modesto.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
ledger
|
sabato 23 marzo 2019
|
revenge-movie che fa quel che deve
|
|
|
|
Da questo film ci si aspetta semplicemente un revenge-movie, quindi intrattenimento, azione e, in una realtà degradata, una sorta di senso di giustizia. Tutti questi elementi ci sono e, nonostante non si arrivi al livelli di Salt, è ridicolo bocciare un film perchè dà quello che ci si aspetta. Se non si ama il genere, è un altro discorso. Personalmente l'ho trovato molto più d'intrattenimento di altri decantati capolavori.
|
|
[+] lascia un commento a ledger »
[ - ] lascia un commento a ledger »
|
|
d'accordo? |
|
|