lucascialo
|
sabato 12 maggio 2018
|
come sarebbe stata la vita di freccia?
|
|
|
|
Come sarebbe stata la vita di Freccia se si fosse salvato dalle pere? Una domanda che i fan di Liga si sono posti poco dopo aver visto Radiofreccia, il primo fortunato film di Luciano Ligabue. Il quale, a distanza di vent'anni, ci fornisce una probabile risposta. Un quarantenne mai realmente maturato, con un lavoro da fabbrica ancora che detesta (sebbene il tipo di produzione sia diverso), un Paese e un Mondo che gli fanno schifo, infedele con la moglie, un padre che vorrebbe un figlio distaccato, voglia di scappare da una Correggio che gli sta ancora stretta. Anche se, come lui stesso disse in radio, "credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx". I due film, sono uniti da una retta fatta da diverse similitudini.
[+]
Come sarebbe stata la vita di Freccia se si fosse salvato dalle pere? Una domanda che i fan di Liga si sono posti poco dopo aver visto Radiofreccia, il primo fortunato film di Luciano Ligabue. Il quale, a distanza di vent'anni, ci fornisce una probabile risposta. Un quarantenne mai realmente maturato, con un lavoro da fabbrica ancora che detesta (sebbene il tipo di produzione sia diverso), un Paese e un Mondo che gli fanno schifo, infedele con la moglie, un padre che vorrebbe un figlio distaccato, voglia di scappare da una Correggio che gli sta ancora stretta. Anche se, come lui stesso disse in radio, "credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx". I due film, sono uniti da una retta fatta da diverse similitudini. Il protagonista tormentato ancora una volta interpretato da Stefano Accorsi; sullo sfondo una Correggio che non smette di essere "una piccola città eterna", dal clima "più brutto del mondo" come dice Sara (interpretata da una intensa e meno bambolina Kasia Smutniak) alla moglie del collega indiano di Rico che li ha invitati a pranzo; gli amici altrettanto immaturi, sognatori, che non si stancano mai di frequentarsi e di prendersi in giro a vicenda; la droga, che a questo giro uccide ancora uno dei protagonisti. Ma non solo. Luciano Ligabue, attraverso la vita tormentata di Ricko, ci fotografa egregiamente il nostro Paese e il tempo che sta vivendo. La crisi di una istituzione una volta inattaccabile nel nostro Paese quale il matrimonio. La crisi occupazionale, che investe pure Rico, costretto a salire su una temutissima scala che porta alla direzione della sua ditta che insacca salumi, per sentirsi dire che è di troppo. Un peso troppo grande per chi non è più giovane e ha una famiglia. Al punto da tentare il suicidio. Ma il film cerca di rispondere anche ad un'altra domanda: come sarebbe stata la vita di Ligabue se non avesse fatto il cantante? Del resto, lo ha ammesso lo stesso Liga, vedendo in Rico un suo alter ego. La pellicola, insomma, è un mix dei due film precedenti del cantante emiliano. Che comunque si mostra più maturo dietro la macchina da presa. A dimostrarci che di acqua del Po sotto i ponti ne è passata. Così come innumerevoli dischi e concerti. Lui che è uno che "non si lascia stare". Che quando ha una idea, e ne ha tante, comunque ci prova, anche a rischio di sbagliare. A fare da colonna sonora al film è l'omonimo ultimo album di Ligabue, un concept album politico, di quelli che si facevano negli anni '70. E che hanno visto il rocker di Correggio esporsi particolarmente e completamente, tentando qualcosa di diverso dalle canzoni collaudate ormai da un ventennio. E chiedersi se nella testa sempre verde del rocker di Correggio sia nato prima il disco o il film, è come chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina. E poi perchè chiederselo?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucascialo »
[ - ] lascia un commento a lucascialo »
|
|
d'accordo? |
|
|
sabato 17 febbraio 2018
|
non bello
|
|
|
|
Privo di collegamenti comprensibili. Prima parte del film non chiara.... Accettabile la fine.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
alejazz
|
giovedì 15 febbraio 2018
|
ligabue forever!
|
|
|
|
E chi l'avrebbe detto che Luciano Ligabue sarebbe diventato un bravo regista! "Made in Italy" è un altro capolavoro di Ligabue ma merito anche dei protagonisti interpretati da un eccellente Stefano Accorsi e Kasia Smutniak, belli e bravi e fanno una bella coppia. Il film vive di forti momenti che potrebbero apparire pesanti e noiosi ma che invece offrono un buon spunto di riflessione per noi italiani che viviamo ogni giorno i problemi di vivere e affrontare tante difficoltà.
Consigliatissimo!!!
|
|
[+] lascia un commento a alejazz »
[ - ] lascia un commento a alejazz »
|
|
d'accordo? |
|
|
domenica 11 febbraio 2018
|
brutto: parla di tutto e di niente ma ne parla veramente male
|
|
|
|
Credo che questo film abbia come unico merito quello di portare il nome di Ligabue che ha permesso, nelle premesse, di generare molta più attesa di quel che merita. Un film brutto, costruito male con riprese talvolta sbagliate - è il primo film dove vedo una mosca in una ripresa non voluta - dove l’elemento costante e predominante sono le sigarette in bocca di qualunque attore compaia nella scena. Vengono toccati un’infinità di problemi con l’idea di far riflettere, ma a mio avviso l’unica cosa che resta, dopo il film, è solo un’infinita tristezza.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
raffaeledp
|
venerdì 9 febbraio 2018
|
il nulla
|
|
|
|
Senza grossi giri di parole: è molto meglio che Ligabue continui a fare il cantante e solo quello. Film scialbo. Trama inesistente. Noioso. Scontato. Assolutamente da non vedere.
|
|
[+] lascia un commento a raffaeledp »
[ - ] lascia un commento a raffaeledp »
|
|
d'accordo? |
|
|
giovedì 8 febbraio 2018
|
made in italy
|
|
|
|
Bel film con una trama esistenziale, come solo Ligabue sa’ esprimere nelle proprie canzoni. Buona anche la recitazione con accento emiliano.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
mercoledì 7 febbraio 2018
|
ottimi ingredienti lasciati troppo in cottura.
|
|
|
|
Il terzo film del Liga è come un piatto con ottimi ingredienti ma cotto male: lascia il grande rammarico per ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. Ligabue è uno dei più grandi narratori dei nostri tempi, ma anche i più grandi hanno dei limiti. La forza di belle scene, dialoghi efficaci e temi importanti trattati senza moralismo è quasi del tutto vanificata da una sceneggiatura che più che una urgenza creativa, tradisce una fretta che ha danneggiato l'opera. L'impressione, come lo era stata per Da zero a dieci, è che con l'affiancamento di uno sceneggiatore Ligabue avrebbe dato il giusto merito alle sue intenzioni narrative. Emblematica è la scelta sull'amante di Sara: un'inutile trovata che aggiunge un elemento ulteriore a tanti (forse troppi) elementi già di per sè sufficienti per sviluppare almeno due film.
[+]
Il terzo film del Liga è come un piatto con ottimi ingredienti ma cotto male: lascia il grande rammarico per ciò che sarebbe potuto essere e non è stato. Ligabue è uno dei più grandi narratori dei nostri tempi, ma anche i più grandi hanno dei limiti. La forza di belle scene, dialoghi efficaci e temi importanti trattati senza moralismo è quasi del tutto vanificata da una sceneggiatura che più che una urgenza creativa, tradisce una fretta che ha danneggiato l'opera. L'impressione, come lo era stata per Da zero a dieci, è che con l'affiancamento di uno sceneggiatore Ligabue avrebbe dato il giusto merito alle sue intenzioni narrative. Emblematica è la scelta sull'amante di Sara: un'inutile trovata che aggiunge un elemento ulteriore a tanti (forse troppi) elementi già di per sè sufficienti per sviluppare almeno due film. Peccato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
cla_66s
|
martedì 6 febbraio 2018
|
inutile e banale
|
|
|
|
Dialoghi banali, scene inverosimili (la partita a carte, la comunicazione dei licenzamenti, il viaggio a roma, il matrimonio...) personaggi clichet (l'artista, il gay,lo sfigato), finale patetico e prevedibile.
Poco e niente mi è piaciuto di questo film. Non inguardabile, ma inutile vederlo.
|
|
[+] lascia un commento a cla_66s »
[ - ] lascia un commento a cla_66s »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 6 febbraio 2018
|
risparmiate i soldi
|
|
|
|
La scenografia è bruttissima. La recitazione è imbarazzante. Film da non vedere neanche scaricato illegalmente
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
unflownsky
|
lunedì 5 febbraio 2018
|
opaco e un pò banale
|
|
|
|
L'inizio prende bene, ma poi tutto sbiadisce in una commedia che sa di deja vu. Personalmente ci ho visto un pò di "La febbre" di d'Alatri e di "Baciami ancora" di Muccino. Si mescolano temi talvolta troppo diversi e il film finisce per diventare un clichè. Peccato.
|
|
[+] lascia un commento a unflownsky »
[ - ] lascia un commento a unflownsky »
|
|
d'accordo? |
|
|