carloalberto
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martedì 19 gennaio 2021
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lento, noioso, prevedibile
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Il titolo originale è un avvertimento, look away, come a dire guarda altrove, purtroppo non colto. Così si inizia la visione di quest’opera non riuscita di Assaf Bernstein aspettandosi un horror, forse ingannati dalla locandina e dal titolo italiano, ed invece, di primo acchito, ci si imbatte in un fantasy di ambientazione familiare, con la solita adolescente in crisi di identità, la giovane attrice India Eisley, che in verità quando ha girato il film era tutt’altro che adolescente, Jason Isaacs,nella parte del padre, dai tratti luciferini che ricordano il Lucius Malfoy interpretato dallo stesso Isaacs in Harry Potter, e la madre ansiosa e intorpidita dagli psicofarmaci, Mira Sorvino, dalla recitazione piuttosto scialba ovvero troppo nella parte della perenne narcotizzata.
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Il titolo originale è un avvertimento, look away, come a dire guarda altrove, purtroppo non colto. Così si inizia la visione di quest’opera non riuscita di Assaf Bernstein aspettandosi un horror, forse ingannati dalla locandina e dal titolo italiano, ed invece, di primo acchito, ci si imbatte in un fantasy di ambientazione familiare, con la solita adolescente in crisi di identità, la giovane attrice India Eisley, che in verità quando ha girato il film era tutt’altro che adolescente, Jason Isaacs,nella parte del padre, dai tratti luciferini che ricordano il Lucius Malfoy interpretato dallo stesso Isaacs in Harry Potter, e la madre ansiosa e intorpidita dagli psicofarmaci, Mira Sorvino, dalla recitazione piuttosto scialba ovvero troppo nella parte della perenne narcotizzata. Sembra, quindi, che la storia debba incanalarsi nel genere fantastico, tranquillizzante e soporifero di un film televisivo del sabato sera per famigliole stressate che si vogliono rilassare, ma, a sorpresa, dopo gli immancabili episodi di bullismo, il rapporto di amore ed odio con l’amica più bella e più ricca, ed il flirt col compagno di scuola, il film vira dal rosa pallido dell’horror adolescenziale alle tinte più forti di un erotismo sempre più spinto e si trasforma inopinatamente, nel finale, in uno splatter degno del peggiore b-movie.
Spoiler..
Il soggetto sa di già visto e di storie di gemelli cattivi sono piene le cineteche. La performance attoriale non è male e la sceneggiatura, a parte qualche forzatura, è senza infamia e senza lode, nella media di quelle banali dei film tv. La pellicola è, tuttavia, priva di suspense e le scene hanno il difetto di annunciare, in maniera spiacevole, esattamente quello che accadrà nella seguente. Fa eccezione la sequenza finale, a dire il vero inaspettata, col granguignolesco assassinio del ragazzo e del padre da parte della gemella posseduta, che si scoprirà quindi non essere affetta da schizofrenia, dall’anima di quella defunta. Il tecnicismo adottato, nell’ultima inquadratura, per riprodurre la presenza di entrambe le sorelle accanto alla madre nel letto, rende la scena più che suggestiva direi ridicola, ed è l’unica cosa divertente di un film per il resto lento, noioso e prevedibile.
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