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lunedì 16 marzo 2020
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attenzione agli strauss
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Posso anche essere d'accordo sul commento al documentario, nel quale magari si poteva fare più approfondimento su alcuni aspetti della Vienna fin de siècle e che in generale mi sembra perfettibile, ma in questa sede vorrei far notare più che altro che Richard Strauss non è famoso per i suoi valzer, ne compose anche lui, all'interno dell'Opera il Cavaliere della Rosa, vero, ma il compositore viennese famoso per i valzer è Johann Strauss figlio, peraltro insieme al padre e a due suoi fratelli, tutti Strauss e tutti compositori di Valzer. Richard Strauss con Vienna c'entra fino ad un certo punto, era bavarese. Sicuramente Richard Strauss era un contemporaneo di Klimt e Schiele e vicino a loro per alcuni aspetti artistici, ma non certo per il Valzer.
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daniela
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domenica 29 dicembre 2019
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un applauso a rosa
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L'ho appena visto.
Mi sono precipitata su mymovies per vedere come viene catalogato e lo trovo "insignito" tra i 4 stelle.
Poi fortunatamente trovo e leggo la recensione di Rosa, che mi riconcilia con mymovies, demolendo con un'analisi lucida e rigorosa un racconto enfatizzato
sovraccarico di rimandi, luoghi comuni e superficilalità.
Condivido appieno le sue critiche e sottoscrivo la medesima delusione.
Grazie Rosa.
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rosa
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venerdì 26 ottobre 2018
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un'occasione sprecata
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Da grande appassionata e conoscitrice della cultura austriaca ed in particolare di questi 2 pittori attendevo con ansia l'uscita di questo film-documentario. Beh credo di non essere mai stata più delusa all'uscita da un cinema. Il costo superiore rispetto ad un film normale potrebbe essere grandemente giustificato dalla qualità del prodotto. E invece ho assistito ad un film senza un progetto logico, in cui vengono inseriti una marea di nomi illustri e meno del primo novecento viennese per enfatizzare l'importanza di un'epoca ma che servono solo a creare un gran caos narrativo. Questo succede quando vuoi mettere troppi ingredienti nella zuppa è il risultato è pessimo. Sarebbero bastati 2-3 ingredienti ben calibrati.
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Da grande appassionata e conoscitrice della cultura austriaca ed in particolare di questi 2 pittori attendevo con ansia l'uscita di questo film-documentario. Beh credo di non essere mai stata più delusa all'uscita da un cinema. Il costo superiore rispetto ad un film normale potrebbe essere grandemente giustificato dalla qualità del prodotto. E invece ho assistito ad un film senza un progetto logico, in cui vengono inseriti una marea di nomi illustri e meno del primo novecento viennese per enfatizzare l'importanza di un'epoca ma che servono solo a creare un gran caos narrativo. Questo succede quando vuoi mettere troppi ingredienti nella zuppa è il risultato è pessimo. Sarebbero bastati 2-3 ingredienti ben calibrati. Voler inserire qua e là in alcune delle personalità più importanti dell'Austria e del mondo in 1 ora e mezza di pellicola non ha certo reso loro onore e anzi ha appesantito notevolmente la fluidità del film. Sarebbe stata forse più adatta una semplice introduzione ben confezionata del contesto storico e culturale. Il titolo difatti è fuorviante: i 2 pittori vengono descritti sommariamente e le loro opere appena sfiorate. Aggiungiamo analisi degli esperti piene di clichè e letture recitate prive di verve di cui non sentivamo la necessità. Per non parlare dei minuti interminabili ad osservare 2 giovani austriaci che si preparano per il ballo. Ma il senso? Una grande occasione mancata, purtroppo. E lo affermo con grande rammarico.
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fabio
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giovedì 25 ottobre 2018
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da vedere
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Un documentario molto complesso ma nel complesso ben riuscito.
Complesso dicevo per la ricchezza di contributi: dall'architettura alla letteratura, dalla psicanalisi alla musica tutto viene collegato. E poi l'arte di Klimt, di Schiele e del gruppo cd. secessionista nella Vienna di fine '800 e primo '900.
Si può semplicemente farsi trasportare e godere delle immaggini delle opere degli artisti oppure ci si può addentrare nel periodo storico; in quella capitale della cultura che fu Vienna, dove si posero le basi per quello che sarà il '900.
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