frank bernardi
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sabato 27 agosto 2022
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chi ben comincia...
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Qui c'è un po' di tutto. Carrellate alla Shining, un finale che rimanda palesemente a Rosemary ' s Baby. Ed è giusto, perché da qualche parte bisogna pur iniziare. Ma ciò che caratterizza il film è il furore nichilistico, distruttivo, spietato. Non c'è, e finalmente , alcun ottimismo, solo uno scivolare su un piano inclinato di follia progressiva che coincide qui con l'adorazione magica, poi sviluppata nell'abbagliante incubo di Midsommer
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frank bernardi
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sabato 27 agosto 2022
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chi ben comincia...
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Qui c'è un po' di tutto. Carrellate alla Shining, un finale che rimanda palesemente a Rosemary ' s Baby. Ed è giusto, perché da qualche parte bisogna pur iniziare. Ma ciò che caratterizza il film è il furore nichilistico, distruttivo, spietato. Non c'è, e finalmente , alcun ottimismo, solo uno scivolare su un piano inclinato di follia progressiva che coincide qui con l'adorazione magica, poi sviluppata nell'abbagliante incubo di Midsommer
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mondolucio
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sabato 30 luglio 2022
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finalmente l''horror vanta un nuovo capolavoro
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Non ho dubbi, questo si colloca indisturbato fra i cinque horror più belli di tutta la storia del cinema in compagnia de L'Esorcista e Shining.
Ritrovarmi a 45 anni suonati, padre e marito, nello svegliarmi di notte e accendere tutte le luci per paura a più di una settimana dall'averlo visto, è tutto dire... E vi prego di credermi che questi miei occhi hanno visto prodotti cinematografici (e reali) sconcertanti oltre ogni limite e sembrava che nulla potesse terrorizzarmi, sino a questo "dannato" Hereditary.
Tu che lo hai visto non fare quella faccia, perché sono certo che anche tu ti sei messo le mani in testa urlando "nooo!" a quella fatidica scena.
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Non ho dubbi, questo si colloca indisturbato fra i cinque horror più belli di tutta la storia del cinema in compagnia de L'Esorcista e Shining.
Ritrovarmi a 45 anni suonati, padre e marito, nello svegliarmi di notte e accendere tutte le luci per paura a più di una settimana dall'averlo visto, è tutto dire... E vi prego di credermi che questi miei occhi hanno visto prodotti cinematografici (e reali) sconcertanti oltre ogni limite e sembrava che nulla potesse terrorizzarmi, sino a questo "dannato" Hereditary.
Tu che lo hai visto non fare quella faccia, perché sono certo che anche tu ti sei messo le mani in testa urlando "nooo!" a quella fatidica scena... eggià, proprio quella.
Aster è riuscito a riportarci in una dimensione talmente nuova da riscrivere i canoni del terrore. Si sta già parlando di film "pre e post" Hereditary.
Devo aggiungere anche un'altra magistrale interpretazione da OSCAR della magnifica Colette?
Non ci piove, è degno di esistere sul mio sceltissimo scaffale dei Dvd.
Grazie!!!!
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great steven
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martedì 5 luglio 2022
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un''eredità che nasconde terrificanti segreti.
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HEREDITARY – LE RADICI DEL MALE (USA, 2018) diretto da ARI ASTER. Interpretato da TONI COLLETTE, ALEX WOLFF, GABRIEL BYRNE, MILLY SHAPIRO, ANN DOWD ● La morte dell’anziana matriarca Ellen provoca effetti diversi sui membri della sua famiglia: mentre il genero Steven e il di lui figlio Peter accolgono l’evento con composto dolore, la figlia Annie, che aveva con la defunta un rapporto assai turbolento, si sente liberata da un enorme fardello. L’unica che avverte la dipartita della nonna come un’irreparabile perdita è la nipotina Charlie, sorella minore di Peter, che dopo il funerale comincia a manifestare comportamenti bizzarri e preoccupanti.
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HEREDITARY – LE RADICI DEL MALE (USA, 2018) diretto da ARI ASTER. Interpretato da TONI COLLETTE, ALEX WOLFF, GABRIEL BYRNE, MILLY SHAPIRO, ANN DOWD ● La morte dell’anziana matriarca Ellen provoca effetti diversi sui membri della sua famiglia: mentre il genero Steven e il di lui figlio Peter accolgono l’evento con composto dolore, la figlia Annie, che aveva con la defunta un rapporto assai turbolento, si sente liberata da un enorme fardello. L’unica che avverte la dipartita della nonna come un’irreparabile perdita è la nipotina Charlie, sorella minore di Peter, che dopo il funerale comincia a manifestare comportamenti bizzarri e preoccupanti. In seguito alla notizia della profanazione della tomba di Ellen, Annie chiede al figlio di portare con sé la sorella ad una festa nel tentativo di distrarla dalle sue fantasticherie: i due fratelli faranno un incidente lungo la strada che avrà come conseguenza la morte della bambina. Sempre più sconvolta, Annie decide di frequentare un gruppo d’ascolto che possa aiutarla a superare il dolore della nuova perdita, ma l’incontro con la medium Joan le scombina i piani: quest’ultima, che a sua volta ha perso il figlio e il nipote (entrambi morti annegati), la inizia alle sedute spiritiche, fornendole il materiale necessario per richiamare nella propria abitazione le entità dei morti. Il resto è un susseguirsi in progressione catastrofica di situazioni vieppiù assurde e di impatto discutibile, nelle quali si mescolano simbolismo, misticismo, teorie sataniche, elaborazione del lutto, maledizioni famigliari, violenza sanguinaria e qualche rara trovata registica che serve più che altro ad aumentare una tensione narrativa già fin troppo carica. L’impressione è quella di cercare disperatamente una logica provando a realizzare un prodotto cinematografico che si prende eccessivamente sul serio, poiché chiare sono le ambizioni di A. Aster, qui al suo esordio sul grande schermo: tentare il colpo grosso con uno spettacolo sensazionale, capace di inquietare e suscitare turbamento nel pubblico. Spaventoso lo è di certo, e la sceneggiatura (scritta dallo stesso Aster) non manca di originalità, ma la messinscena di questa vicenda che racconta di come un’aura demoniaca avvolga un’intera famiglia mi convince di meno. I personaggi appaiono forzati in una disarmante mancanza di naturalezza che danneggia la loro recitazione, complice un contesto le cui sovrastrutture, nel complesso, mirano alla vetta più alta della catena montuosa, ma finiscono per esaurire il carburante neanche a metà strada. Presentato al Sundance Film Festival 2018 nella sezione Midnight.
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tommy
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giovedì 7 ottobre 2021
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meglio di una barzelletta
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Sfido chiunque a parlarmi bene di questo film inspiegabilmente accolto con entusiasmo tanto dalla critica, quanto da una pletora di blogger tradizzziunali veramente, che hanno creduto di vederci qualcosa di tradizzziunalo, esoterico, occulto che "cioè se non lo vedi non te lo posso spiegare, sai...siamo iniziati"...
Cioè praticamente c'è una madre di famiglia fuori di testa che sbrocca dopo la morte di mamma sua mentre i figli, un adolescente sottosviluppato (probabile frutto di una relazione col fattorino del ristorante indiano, o col regista Shyamalan) perennemente sotto effetto dell'erba e una bambina bruttissima salvatasi dall'autismo per meno di un pelo, elaborano il lutto a una festa alcolica dove la bambina perde la testa.
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Sfido chiunque a parlarmi bene di questo film inspiegabilmente accolto con entusiasmo tanto dalla critica, quanto da una pletora di blogger tradizzziunali veramente, che hanno creduto di vederci qualcosa di tradizzziunalo, esoterico, occulto che "cioè se non lo vedi non te lo posso spiegare, sai...siamo iniziati"...
Cioè praticamente c'è una madre di famiglia fuori di testa che sbrocca dopo la morte di mamma sua mentre i figli, un adolescente sottosviluppato (probabile frutto di una relazione col fattorino del ristorante indiano, o col regista Shyamalan) perennemente sotto effetto dell'erba e una bambina bruttissima salvatasi dall'autismo per meno di un pelo, elaborano il lutto a una festa alcolica dove la bambina perde la testa.
La perde letteralmente: sulla via del ritorno si sporge dal finestrino per respirare essendo quasi soffocata da un'allergia alle noci come Wollowiz di Big Bang Theory, e siccome il fratello ritardato ma buono cerca di schivare un cane in mezzo alla strada, la cozza preadolescente becca un palo che la decapita facendola uscire di scena ben prima di arrivare all'età in cui le ragazze scoprono cos'è uno scroto. Il fratello non fa una piega (a parte un paio di lacrime da copione tipo "OPS! ho rotto la cristalleria, chi glielo dice a mamma?"), ingrana la marcia, tira dritto e va a dormire come nulla fosse successo.
Spetterà alla genitrice, il mattino dopo, scoprire la piccola marachella del figlio, trovando nell'abitacolo dell'auto il corpo della bambina, curiosamente privo della testa che è rimasta sul luogo del fattaccio a far da colazione per le formiche.
A quel punto inizia una calata agli inferi dove il figlio maschio regredisce sempre di più lungo la scala del Q.I. facendo cose degne di jackass come rompersi da solo il naso in classe, indicare angoli vuoti degli edifici andare in gialla mentre fuma e piangere, piangere, piangere sempre e dire "ho paura".
La mamma intanto frequenta gruppi di autoaiuto, viene presa da crisi di sonnambulismo, ha incubi da bad trip, mette a tacere il marito ogni volta che apre bocca, scatena i classici psicodrammi a tavola in cui tutti si rinfacciano tutto ("tu hai ucciso tua sorella!" "ah sì, beh tu hai cercato di darci fuoco quando eravamo piccoli!", "sì, ma solo perchè non avrei mai voluto che nasceste, mica perchè sono pazza!", "basta con queste liti a tavola! finiamo la cena in pace!"...non scherzo eh, i dialoghi sono a 'sto livello!) e incappa in una medium che le insegna l'ABC dello spiritismo. A quanto pare in America se ti regalano una candela e ti sparano due dritte puoi già parlare coi morti. Stanno sempre più avanti di noi: come con la fibra, così con le ouija.
L'unico essere umano con un po' raziocinio (che comunque non vediamo versare una lacrima in questa sequela di drammi dimostrando così sfumature psicopatiche) è il marito cornuto di 'sta sciagurata(per amore ha accettato di crescere il figlio segreto di Shyamalan o del fattorino come fosse suo), che di tutte queste stronzate newage non vuole saperne, inizialmente perché non ci crede, poi perchè giustamente pensa non sia il caso di scherzare col fuoco (spoiler: muore carbonizzato perchè non vuole gettare nel camino lo sketchbook della figlia) ma nessuno se lo fila perché nell'America post metoo chi se la incula l'opinione di un maschio adulto, peggio ancora se bianco e addirittura padre? Non sono mica fallocrati quelli!
Comunque pare lo spirito della bambina, che poi non è lo spirito della bambina, sia incazzato nero, e inizia a fare danni stile poltergeist ma con stile più sbracato e, colpo di scena, in realtà è tutto un preparativo perché lo sbadato autista ritardato diventi il corpo ospite di un demone che i nerd da libreria dell'occulto sapranno sicuramente identificare meglio di come farei io.
Da lì inizia il delirio con la protagonista che prima emula Peter Parker zompando da una parete all'altra e bussando alla botola della soffitta di casa con la testa, poi decide di svolazzare come Kal El fino a una casa sull'albero capace di accogliere mezzo paese (perchè, dovremmo scoprirlo a quel punto ma in realtà era chiaro da subito, tutto questo delirio è frutto delle macchinazioni di una setta di attempati nudisti, mezzo paese, guidati dalla nonna morta a inizio film, che invece di preparare gli struffoli a Natale e il casatiello a Pasqua, aveva ordito una buffa trama che sarebbe stata superflua se solo avessero detto al ragazzino americano: "vuoi diventare ricco e potente? Clicca qui!").
In questa casa sull'albero, simbolo dei sogni di libertà infantili, mammina si autoimmolerà sgozzandosi mentre levita a mezz'aria come Abatantuono in Grand Hotel Excelsior, mentre il figlio scemo, tentato un suicidio rubato al finale del film "l'esorcista", riaprirà gli occhi a nuova vita come incarnazione di Paimon, re dell'inferno.
Al netto di qualche analogia ironica, questa è la storia di una sorta di Rosemary's baby in salsa barbecue recitato in modo caricaturale il cui unico obiettivo sembra essere il poter mettere in scena immagini disturbanti e tendenzialmente sacrileghe come scenografia della distruzione simbolica della famiglia fra uno sbadiglio e una risata annoiata dello spetattore.
Al di là della scarsa qualità del prodotto, è questo messaggio a rendere il film sgradevole.
Ai critici che ne parlano bene tanti scapaccioni.
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[+] hai spoilerato per ingiustificata frustrazione
(di mondolucio)
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mr.rizzus
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venerdì 12 marzo 2021
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giovedì 11 marzo 2021
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capolavoro
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mr.rizzus
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lunedì 8 marzo 2021
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capolavoro
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domenica 7 marzo 2021
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spettacolare
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