salvusss
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lunedì 2 ottobre 2017
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pessimo film
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Film sconsigliatissimo, senza trama, senza storia, assolutamente da non vedere se non si vogliono spendere soldi inutili. Molto amareggiato mi dispiace per la nostra connazionale (coppola) che dirigeva il film, ma per quanto mi riguarda un film inutile.
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domenica 1 ottobre 2017
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scusa renzi
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Paltan Ho messo 1 stella perché 0 non si poteva, senza senso.. Fortunatamente ha pagato Renzi..
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ralphscott
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domenica 1 ottobre 2017
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alla maniera dei registi pionieri
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Aspettative disattese. Una seconda parte abbastanza coinvolgente non basta a riscattare una prima soporifera,buia e asfittica. All'opera tutta nuociono scelte registiche molto discutibili: inquadrature statiche degli esterni,colonnati e giardino antistante. La fissità della camera di ripresa riconduce ai registi del muto,ma nel loro caso l'inquadratura era obbligata. Mi ha fatto ridere Farrel quando dice alla Dunst quanto sia delicata : l'attrice è,per assurdo,la classica donna americana che a 35 anni appare già sfiorita,appesantita,bolsa probabilmente sin dai suoi esordi. La Kidman ormai è perfetta per seguir le tracce delle Davis,delle Crowford,delle Winters.
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Aspettative disattese. Una seconda parte abbastanza coinvolgente non basta a riscattare una prima soporifera,buia e asfittica. All'opera tutta nuociono scelte registiche molto discutibili: inquadrature statiche degli esterni,colonnati e giardino antistante. La fissità della camera di ripresa riconduce ai registi del muto,ma nel loro caso l'inquadratura era obbligata. Mi ha fatto ridere Farrel quando dice alla Dunst quanto sia delicata : l'attrice è,per assurdo,la classica donna americana che a 35 anni appare già sfiorita,appesantita,bolsa probabilmente sin dai suoi esordi. La Kidman ormai è perfetta per seguir le tracce delle Davis,delle Crowford,delle Winters. Insomma,per rinverdire le grandi dive degli "horror della menopausa".
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maumauroma
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sabato 30 settembre 2017
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l' inganno
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Nel 1864 in Virginia, durante la guerrra civile statunitense, un soldato nordista, rimasto ferito in battaglia , viene accolto e curato da un gruppo di donne di eta' diverse, nella loro dimora , una sorta di collegio, dove si studiano lingue e si impara l'arte del cucito e delle buone maniere, diretto da una rigida istitutrice. La permanenza di un soldato "nemico", unico maschio, in quell' ambiente, nelle campagne del profondo sud americano, determinera' dapprima una sorta di curiosita' ma anche di generosita' da parte della direttrice e delle allieve. Poi pero' a poco a poco il comportamento dell' uomo e le attenzioni sessuali che iniziera' a rivolgere a una di esse finiranno per rovinare quel bel rapporto di fiducia e premure che si era creato, generando tra le donne un turbinio di diffidenze, gelosie, sospetti, che culminera' nella decisione di una inquietante e drammatica scelta finale.
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Nel 1864 in Virginia, durante la guerrra civile statunitense, un soldato nordista, rimasto ferito in battaglia , viene accolto e curato da un gruppo di donne di eta' diverse, nella loro dimora , una sorta di collegio, dove si studiano lingue e si impara l'arte del cucito e delle buone maniere, diretto da una rigida istitutrice. La permanenza di un soldato "nemico", unico maschio, in quell' ambiente, nelle campagne del profondo sud americano, determinera' dapprima una sorta di curiosita' ma anche di generosita' da parte della direttrice e delle allieve. Poi pero' a poco a poco il comportamento dell' uomo e le attenzioni sessuali che iniziera' a rivolgere a una di esse finiranno per rovinare quel bel rapporto di fiducia e premure che si era creato, generando tra le donne un turbinio di diffidenze, gelosie, sospetti, che culminera' nella decisione di una inquietante e drammatica scelta finale. In questo suo ultimo lavoro Sofia Coppola lascia volutamente lontani gli orrori della guerra sul campo, evocati soltanto da cupi, felpati, ritmici colpi di artiglieria. La sua attenzione si concentra soprattutto su cio' che avviene all' interno del seminario, sul distorto rapporto che si viene a creare tra le donne e il soldato ferito, su quegli altri orrori che un certo perbenismo dell' epoca ( e non solo di quell' epoca ) puo' provocare nell' animo umano, tra pulsioni represse, gelosie malcelate, paure insondabili, diffidenze incontrollabili. Un viaggio angoscioso e inesorabile che ci condurra' negli abissi della coscienza umana.
Che dire di questo film. Indubbiamente molto bella la fotografia, accurata l' ambientazione d' epoca, eleganti i costumi, belle le poche musiche rarefatte sovrastate efficacemente dai sussurri della natura e dai rumori d'ambiente, pregevoli le frequenti riprese notturne negli interni realizzate al lume delle candele. Pero' la pur apprezzabile regia della Coppola appare piu' che altro un mero esercizio di stile. Evidenti i rimandi ( sbiaditi) al cinema di Kubrick e di Malick. E poi la prova degli attori delude non poco.Se si puo' considerare appena sufficiente quella delle attrici, Colin Farrel si conferma purtroppo attore con scarsissime doti espressive. Ma dove il film delude maggiormente' e' nella sua parte piu' importante, la sceneggiatura, che appare spesso di una sciatteria improponibile, quasi inverosimile, soprattutto nelle parti che imponevano un minimo di documentazione scientifica. Non si puo' piu' tollerare nel cinema di oggi assistere a tempi di guarigione cosi' brevi da gravi ferite e interventi chirurgici, a una elegante signora con sega e testo di anatomia alle prese con amputazioni fatte in casa, a un avvelenamento da funghi che determina una morte cosi' falsamente immediata, per di piu' per arresto respiratorio
Comunque e' meglio concludere con un pizzico di ironia, e consigliare a chi crede ancora che in certe situazioni sia sempre valido il vecchio detto " beato tra le donne", di astenersi dalla visione di questo film...
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massimilianogalloag
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giovedì 28 settembre 2017
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totale aberrazione
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In un periodo storico ricco di spunti e con un cast di questa portata è a dir poco imbarazzante aver proposto una "scenetta" scarna, tediosa e povera di contenuti. Il dramma è riuscire a tenere gli occhi aperti per 91 minuti. L'unico vero inganno è dato dalle aspettative riposte in una Regista come Sofia Coppola che ha dato prova di grande talento in altri film ma che in questo caso ha fallito.
Probabilmente molte delle critiche e delle recensioni positive che ho trovato sono dettate dal suo cognome.
Ad aggravare la pesantezza la mancanza di colonna sonora.
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In un periodo storico ricco di spunti e con un cast di questa portata è a dir poco imbarazzante aver proposto una "scenetta" scarna, tediosa e povera di contenuti. Il dramma è riuscire a tenere gli occhi aperti per 91 minuti. L'unico vero inganno è dato dalle aspettative riposte in una Regista come Sofia Coppola che ha dato prova di grande talento in altri film ma che in questo caso ha fallito.
Probabilmente molte delle critiche e delle recensioni positive che ho trovato sono dettate dal suo cognome.
Ad aggravare la pesantezza la mancanza di colonna sonora.
Credo fosse riconoscibile il tentativo di avvelenamento finale da parte della vittima, Colin Farrell, che avrà deciso di morire volontariamente per far finire questa apoteosi della monotonia.
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martedì 26 settembre 2017
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meno male che dura solo 91 minuti
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Un film veramente brutto e poco credibile. Se la Coppola voleva dirci che le donne sono spietate quando vogliono uccidere va be abbiamo capito, per il resto nel film non c'è niente altro.
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udiego
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martedì 26 settembre 2017
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inutile
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Film che a parte un buon esercizio di stile non regala troppo allo spettatore. Buona l'atmosfera e più che postiva la messa in scena. Male la sceneggiatura che viene bocciata su tutta la linea. Personaggi non ben caratterizzati, sviluppo della vicenda mediocre ed abbastanza monotono. Opera poco convincetne.
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flyanto
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martedì 26 settembre 2017
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uno sconvolgimento nell'universo femminile
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Presentato e premiato quest'anno all'ultimo Festival del Cinema a Cannes, "L'Inganno" è l'ultimo film di Sofia Coppola, ora presente nelle sale cinematografiche italiane.
La vicenda è ambientata nelle terre del profondo Sud degli Stati Uniti ai tempi della Guerra di Secessione e, più precisamente, in un prestigioso collegio per ragazze di buona famiglia diretto da una rigida e quanto mai professionale donna non maritata (Nicole Kidman).
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Presentato e premiato quest'anno all'ultimo Festival del Cinema a Cannes, "L'Inganno" è l'ultimo film di Sofia Coppola, ora presente nelle sale cinematografiche italiane.
La vicenda è ambientata nelle terre del profondo Sud degli Stati Uniti ai tempi della Guerra di Secessione e, più precisamente, in un prestigioso collegio per ragazze di buona famiglia diretto da una rigida e quanto mai professionale donna non maritata (Nicole Kidman). Le ragazze, insieme anche ad un' altra insegnate (Kirsten Dunst), trascorrono le proprie giornate praticamente come delle recluse, visti i pericolosi tempi bellici, dedicandosi quotidianamente alle discipline che vengono loro impartite, quali le lingue straniere, il cucito, le lezioni di pianoforte e di canto, ecc... Un giorno una di loro scopre ferito un soldato (Colin Farrell) che viene così da tutte loro soccorso e ben curato. Nel lungo periodo di degenza dell'uomo, peraltro giovane ed aitante, tutte le donne del collegio, con differente intensità a seconda della propria età, vengono fortemente attratte da lui ed in pratica fanno a gara per riuscire a conquistarlo ognuna per sè. Se ne scatenerà una così alta competizione tra loro che non porterà assolutamente ad un lieto fine.
Remake della precedente pellicola "La Notte Brava del Soldato Jonathan" interpretata da Clint Eastwood, "L'Inganno" di Sofia Coppola non apporta nulla di innovativo e risulta nel suo complesso un film di maniera con una storia già vista e rivista. Accuratamente girato, e sulla regia impeccabile non c'è nulla da ridire, all'insegna della precisione nella perfetta ricostruzione degli ambienti, dell'epoca e nella ripresa delle varie scene che, a guisa di quadri in chiaro-scuro, si susseguono lentamente una dietro l'altra, la pellicola, ripeto, altro non offre. La sua tematica sulla condizione di repressione morale e fisica in cui vivevano le ragazze un tempo e sui loro sconvolgimenti più intimi e naturali all'avvento, per esempio, di un elemento nuovo, sconosciuto e "misterioso", è stata già ampiamente precedentemente trattata in altre opere cinematografiche da altre registi, pertanto, pur rappresentando i rapporti e le varie dinamiche interpersonali del genere femminile tanto care alla Coppola, in realtà è riuscita a consegnare un film puramente di maniera, quasi un esercizio di stile, che non riflette affatto le sue singolari doti creative. Un vero peccato!
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elpiezo
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lunedì 25 settembre 2017
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un dramma teatrale
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Durante la guerra di secessione, un caporale dell'esercito nordista ferito ad una gamba verrà ospitato in un internato per ragazze di buona famiglia. La sua presenza sconvolgerà in breve tempo la vita di tutte le fanciulle presenti.
Remake del celebre “La notte brava dl soldato Jonathan (con un giovane Clint Eastwood), l'Inganno inscena un profondo ritratto psicologico, incentrato sul controverso rapporto che si viene a creare tra l'unica aitante figura maschile e l'isterica e istintiva infatuazione delle giovani ospitanti, un dramma teatrale ben congegnato all'interno di un contesto storico che rappresenta probabilmente il fulcro di tutta la singolare vicenda.
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Durante la guerra di secessione, un caporale dell'esercito nordista ferito ad una gamba verrà ospitato in un internato per ragazze di buona famiglia. La sua presenza sconvolgerà in breve tempo la vita di tutte le fanciulle presenti.
Remake del celebre “La notte brava dl soldato Jonathan (con un giovane Clint Eastwood), l'Inganno inscena un profondo ritratto psicologico, incentrato sul controverso rapporto che si viene a creare tra l'unica aitante figura maschile e l'isterica e istintiva infatuazione delle giovani ospitanti, un dramma teatrale ben congegnato all'interno di un contesto storico che rappresenta probabilmente il fulcro di tutta la singolare vicenda.
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kimkiduk
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lunedì 25 settembre 2017
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ci sono ricascato
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Avevo detto a vedere la Coppola MAI PIU' ed invece, soprattutto a causa della presenza della Kidman e di un trailer non male, sono andato nuovamente a vedere un suo film.
Ridico mai più con assoluta convinzione.
Un film pessimo, brutto, orrendo, inutile, dove non esiste una trama, una spiegazione dei fatti, dei perchè.
Non esiste niente.
Brutta anche la fotografia.
Pessima l'interpretazione degli attori con un Colin Farrell già mediocre di suo, ma che senza battute e senza una frase da attore, credo sia difficile recitare per chiunque.
Si salva da sei striminzito la Kidman, perchè lei anche muta va bene e perchè due parole recitate le ha nel copione.
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Avevo detto a vedere la Coppola MAI PIU' ed invece, soprattutto a causa della presenza della Kidman e di un trailer non male, sono andato nuovamente a vedere un suo film.
Ridico mai più con assoluta convinzione.
Un film pessimo, brutto, orrendo, inutile, dove non esiste una trama, una spiegazione dei fatti, dei perchè.
Non esiste niente.
Brutta anche la fotografia.
Pessima l'interpretazione degli attori con un Colin Farrell già mediocre di suo, ma che senza battute e senza una frase da attore, credo sia difficile recitare per chiunque.
Si salva da sei striminzito la Kidman, perchè lei anche muta va bene e perchè due parole recitate le ha nel copione.
Per il resto nel sottofondo una guerra rappresentata da due cannonatine, due fumate, soldati con due pallottoline di scorta e sette donne che imparano il cucito e la musica nel nulla, non riuscendo a capire nemmeno come possano fare a trovare da mangiare o i medicinali per cure importanti.
Se potete non ci andate
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