ralph
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sabato 19 agosto 2017
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pensavo fosse amore e invece era un b-movie
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NO SPOILER
Sarò entrato al cinema con aspettative sbagliate... forse, ma mi aspettavo di vedere un film di quelli che solitamente escono nei multisala, invece più la storia andava avanti e più mi sembrava un B-movie. Saranno stati gli attori da soap, la fotografia un po' troppo fotografia, la povertà delle messe in scena, forse il finale, credo l'insieme di tutto questo abbia contribuito a far si che uscissi con l'amaro in bocca, lo stesso amaro che provo quando bevo un vino piuttosto cheap. Rimango dolorante per un attimo, poi penso che la prossima volta non sceglierò il vino della casa.
A tutti quelli che mi hanno convinto ad andare, con frasi del tipo: complimenti per aver osato; il coraggio del cinema italiano (che poi boh.
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NO SPOILER
Sarò entrato al cinema con aspettative sbagliate... forse, ma mi aspettavo di vedere un film di quelli che solitamente escono nei multisala, invece più la storia andava avanti e più mi sembrava un B-movie. Saranno stati gli attori da soap, la fotografia un po' troppo fotografia, la povertà delle messe in scena, forse il finale, credo l'insieme di tutto questo abbia contribuito a far si che uscissi con l'amaro in bocca, lo stesso amaro che provo quando bevo un vino piuttosto cheap. Rimango dolorante per un attimo, poi penso che la prossima volta non sceglierò il vino della casa.
A tutti quelli che mi hanno convinto ad andare, con frasi del tipo: complimenti per aver osato; il coraggio del cinema italiano (che poi boh.. solo il regista credo lo sia, lo spero anzi, mi dispiacerebbe ce ne fossero di piú coinvolti), dico che è buono lanciarsi in avventure fuori dai canoni stilistici del bel paese, ma santo cielo, non fatelo in maniera così superficiale.
La spagna ad esempio, non esce molto sul mercato internazionale, ma quando lo fa, seppur con giovani e storie di genere, lo fa con la testa.
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giorgiol
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venerdì 18 agosto 2017
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rimasto fino all'ultimo... impavido!
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In sala la gente usciva, strano dopo aver pagato un biglietto.. ad ogni modo sono rimasto fino ai titoli di coda, ma è stato davvero un'impresa. Fra l'altro la fine sembrava un videogame. Gli effetti erano orridi .
Mi dispiace ad ogni modo, ma un regista italiano , bravo ed eclettico con un taglio internazionale deve ancora arrivare.
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venerdì 18 agosto 2017
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trash
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Vorrei ma non posso è il ritornello dell'Italia..sono d'accordo. A me sto.regista mi dice proprio poco... vorrei i miei soldi indietro
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ratzo
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giovedì 17 agosto 2017
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complimenti per il coraggio
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In sala eravamo in 8 ad inizio film , dopo il primo tempo siamo rimasti in 4. ok è il 17 di agosto ed erano le 20:00 di un giovedì.
Complimenti per il coraggio imprenditoriale, si , questo è da dirlo. complimenti per averci provato con questa storia dell'opera crossmediale (film+fumetto).
Detto ciò il film A tratti risulta parodistico, diamo per buono il concept di base , comunque noioso di suo. La recitazione di lei non è che proprio sia il massimo nei momenti di patos, sembra messa li perchè li ci deve stare a fare qualcosa.
ok tocca le paranoie più efferate del non saper usare questo mare di tecnologia che ci sta invadendo.
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In sala eravamo in 8 ad inizio film , dopo il primo tempo siamo rimasti in 4. ok è il 17 di agosto ed erano le 20:00 di un giovedì.
Complimenti per il coraggio imprenditoriale, si , questo è da dirlo. complimenti per averci provato con questa storia dell'opera crossmediale (film+fumetto).
Detto ciò il film A tratti risulta parodistico, diamo per buono il concept di base , comunque noioso di suo. La recitazione di lei non è che proprio sia il massimo nei momenti di patos, sembra messa li perchè li ci deve stare a fare qualcosa.
ok tocca le paranoie più efferate del non saper usare questo mare di tecnologia che ci sta invadendo. ma ci riesce male.... è come andare a letto con la persona che ti piace e non riuscire a starci bene per via dell'ansia da prestazione.
Il personaggio della protagonista poi sembra essere una svampita paranoica che a tutti i costi ha voluto un figlio e non lo distingue da un pupazzo di pezza.
ok, non funzionerebbe il film altrimenti, ma la domanda è: i finanziatori hanno letto la sceneggiatura prima di dare l'ok per pagare ciò?
ci sono in tutto 9 attori bambino compreso , di cui 7 hanno una parte marginale(5-8 minuti circa), tutto il racconto si snoda sui tentativi inutili di aprire 'sta macchina la quale si chiude perchè la chiave dell'auto è su di un app del telefono cellulare. Il telefono lo usa il bambino di 4 anni (?) per giocare e magicamente ci si chiude dentro . basta, fine del film, fine dei dialoghi di senso compiuto, largo alla paranoia che si risolverà in una gag alla willy il coiote.
ok ho speso solo 5,90 euro , meno male ..... comunque si , complimenti perchè riuscire a fare un film, in italia , che non sia un cineopanettone ed al di fuori di quella cerchia di autori e registi nati nel 1950 è una strada molto dura. Poi possiamo dirci che un lavoro come Duel è stato fatto pure con gli stessi soldi (era il 1971 e costò 450000$ e non c'era il digitale questo è costato circa un milione di dollari) e capiamo subito perchè spielberg è spielberg.
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daminax14
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giovedì 17 agosto 2017
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come buttare al vento un buon incipit
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Assolutamente NO. BOCCIATO. Non viene nemmeno rimandato a settembre.
Un flop su tutta la linea.
Non sarà un riassuntone del film, non è la mia volontà spoilerare nulla, ma sarà un pentolone di note negative di questo film, tutto ciò che non sono riuscito a tollerare.
1) Il film ha un solo personaggio. Un unico personaggio. La caraterizzazione è pressochè nulla.
2) Un'auto che dovrebbe essere la più sicura al mondo, si può rubare sottraendo al titolare del mezzo il suo telefono? Non c'è un blocco sull'app? Un pin? Una password? Basta davvero rubare il telefono e il ladro ( o in questo caso il bambino) fanno quello che vogliono? Siamo seri? Non c'erano delle chiavi secondarie per sbloccare l'auto? Come si avvia altrimenti? Se si dimentica il cellulare a casa la macchina non si può aprire/chiudere in un altro modo?
3) Perchè la donna di notte, mentre il bimbo sta ancora bene, si fuma una canna con scene patetiche e facendo discorsi inutili, anzichè andare a cercare aiuto con le prime luci del mattino (cosi da sfruttare il fresco) mentre ci va dopo con 40 gradi?
4) Perchè con tuo figlio agonizzante in auto, tu quando vai a cercare aiuto cammini senza troppa fretta?
4-bis) Perchè ogni camminata sembra che lo facciano passare per uno sforzo immane?
5) Perchè quando esci dall'aereo(dove te la prendi con calma, molta molta calma, tanto che ti bevi un goccio di alcool) bruci dei copertoni? Io pensavo tra me e me che l'avesse fatto per attirare l'attenzione [MINI SPOILER **** ma noi capiremo che non servirà a nulla, quindi perchè farcelo vedere? END SPOILER****]
6) Perchè in alcune scene (tipo quella in cui accende il fuoco di fronte all'auto per raffredare l'interno) l'animale investito non c'è?
7) Il marito la tradiva alla fine? Le persone che all'inizio incontriamo che ci fanno sapere che la ragazza era una cantante, a cosa ci serve? DEL TUTTO INUTILE.
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Assolutamente NO. BOCCIATO. Non viene nemmeno rimandato a settembre.
Un flop su tutta la linea.
Non sarà un riassuntone del film, non è la mia volontà spoilerare nulla, ma sarà un pentolone di note negative di questo film, tutto ciò che non sono riuscito a tollerare.
1) Il film ha un solo personaggio. Un unico personaggio. La caraterizzazione è pressochè nulla.
2) Un'auto che dovrebbe essere la più sicura al mondo, si può rubare sottraendo al titolare del mezzo il suo telefono? Non c'è un blocco sull'app? Un pin? Una password? Basta davvero rubare il telefono e il ladro ( o in questo caso il bambino) fanno quello che vogliono? Siamo seri? Non c'erano delle chiavi secondarie per sbloccare l'auto? Come si avvia altrimenti? Se si dimentica il cellulare a casa la macchina non si può aprire/chiudere in un altro modo?
3) Perchè la donna di notte, mentre il bimbo sta ancora bene, si fuma una canna con scene patetiche e facendo discorsi inutili, anzichè andare a cercare aiuto con le prime luci del mattino (cosi da sfruttare il fresco) mentre ci va dopo con 40 gradi?
4) Perchè con tuo figlio agonizzante in auto, tu quando vai a cercare aiuto cammini senza troppa fretta?
4-bis) Perchè ogni camminata sembra che lo facciano passare per uno sforzo immane?
5) Perchè quando esci dall'aereo(dove te la prendi con calma, molta molta calma, tanto che ti bevi un goccio di alcool) bruci dei copertoni? Io pensavo tra me e me che l'avesse fatto per attirare l'attenzione [MINI SPOILER **** ma noi capiremo che non servirà a nulla, quindi perchè farcelo vedere? END SPOILER****]
6) Perchè in alcune scene (tipo quella in cui accende il fuoco di fronte all'auto per raffredare l'interno) l'animale investito non c'è?
7) Il marito la tradiva alla fine? Le persone che all'inizio incontriamo che ci fanno sapere che la ragazza era una cantante, a cosa ci serve? DEL TUTTO INUTILE. Trame secondarie mai concluse.
8) Basta ringhiare 3 volte contro un lupo affamato per farlo scappare via? L'ho visto sul serio?
9) Una volta tolta la carcassa la macchina va all'indietro poiché la strada è in pendenza. Verrà fermata da un sasso. Perchè quando toglie il sasso la pendenza è contraria? La gravità è un'opinione?
10)IL FINALE. NO. Non lo accetto. Una frase: questo film non conclude nulla.
Inclassificabile. Film di serie Z.
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[+] tutti i film hanno delle motivazioni a prescindere
(di barese85)
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cinemapro
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giovedì 17 agosto 2017
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idea interessante sviluppo stupido e ansioso
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Sintesi: se le donne fossero tutte intelligenti come la bionda (guarda caso) protagonista di questo film il genere umano si sarebbe già estinto ai tempi di Noè.
Idea interessante, l'auto ipertecnologica che invece di proteggere crea situazioni pericolose ai suoi utilizzatori, svilppata in maniera stupida e ansiosa.
Gli errori del film sono tanti e davvero grossi (sia di logica che ambientali) ed alla fine risultano talmente stucchevoli da generare fastidio verso tale produzione.
Come fumetto forse avrebbe potuto anche reggere...ma come film non ha struttura né spessore. Basato solo sull'ansia allucinanta e insensata della protagonista, non ha nessun colpo di scena se non la stupidità sempre più eccessiva della protagonista.
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Sintesi: se le donne fossero tutte intelligenti come la bionda (guarda caso) protagonista di questo film il genere umano si sarebbe già estinto ai tempi di Noè.
Idea interessante, l'auto ipertecnologica che invece di proteggere crea situazioni pericolose ai suoi utilizzatori, svilppata in maniera stupida e ansiosa.
Gli errori del film sono tanti e davvero grossi (sia di logica che ambientali) ed alla fine risultano talmente stucchevoli da generare fastidio verso tale produzione.
Come fumetto forse avrebbe potuto anche reggere...ma come film non ha struttura né spessore. Basato solo sull'ansia allucinanta e insensata della protagonista, non ha nessun colpo di scena se non la stupidità sempre più eccessiva della protagonista.
Evitatelo.
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giorgiorosato
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mercoledì 16 agosto 2017
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un'odissea nell'hi-tech, un'occasione mancata...
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Probabilmente gli obiettivi di questo film erano molto ambiziosi. E anche le aspettative della vigilia lasciavano preconizzare per il suo protagonista, il SUV Monolith, un ruolo di primo piano nella hit delle movie-star a quattro ruote. Arrivando magari persino a conquistare un gradino alto sul podio a fianco della inquietante Plymouth Fury (Christine, la macchina infernale), scaturita dalla mente diabolica di Stephen King e portata sullo schermo nel 1983 da John Carpenter, o dell’altrettanto minacciosa autocisterna Peterbilt 281 (Duel) trasformata in una memorabile icona meccanica dell’horror da Spielberg nel lontano 1971.
Il soggetto del film (abbastanza originale nel panorama dei car-thriller) ripropone in una veste inedita il conflitto uomo/macchina, scansionato stavolta soprattutto dall’angolazione ipertecnologica.
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Probabilmente gli obiettivi di questo film erano molto ambiziosi. E anche le aspettative della vigilia lasciavano preconizzare per il suo protagonista, il SUV Monolith, un ruolo di primo piano nella hit delle movie-star a quattro ruote. Arrivando magari persino a conquistare un gradino alto sul podio a fianco della inquietante Plymouth Fury (Christine, la macchina infernale), scaturita dalla mente diabolica di Stephen King e portata sullo schermo nel 1983 da John Carpenter, o dell’altrettanto minacciosa autocisterna Peterbilt 281 (Duel) trasformata in una memorabile icona meccanica dell’horror da Spielberg nel lontano 1971.
Il soggetto del film (abbastanza originale nel panorama dei car-thriller) ripropone in una veste inedita il conflitto uomo/macchina, scansionato stavolta soprattutto dall’angolazione ipertecnologica. Materia decisamente accattivante e attualissima, considerata l’ampia profusione di dispositivi elettronici (dai sistemi di guida assistita a quella autonoma) divenuti ormai gadget indispensabili sulle auto di serie di qualsiasi segmento.
E l’idea del bambino intrappolato all’interno dell’auto si ricollega inoltre, seppur indirettamente (poiché in questo caso il pargolo non è stato dimenticato nel veicolo) ad alcuni tragici eventi di cronaca piuttosto recenti dove incauti genitori si sono scordati il figlio nell’auto chiusa sotto il sole di un’estate infuocata.
Ma a volte, anche avendo a disposizione tutti gli ingredienti giusti, il risultato finale può non essere all’altezza delle previsioni; soprattutto quando si lesina troppo nella preparazione, nella presentazione e nella promozione del prodotto.
Le spietate leggi del marketing impongono indubbiamente un colossale sforzo produttivo a chiunque voglia affacciarsi seriamente sul mercato del cinema internazionale e queste stesse leggi, se non sostenute da budget adeguati, possono rappresentare spesso il tallone di Achille dell’intero progetto, oltre a vanificare qualsiasi speranza nell’ascesa al box office.
Ed è proprio questo il limite di Monolith che si evidenzia, oltre che nella parsimonia di alcune sequenze (soprattutto quelle dinamiche del veicolo), sia nel numero (piuttosto esiguo) delle sale di uscita del film che nella quantità dei promo (pochini) mandati in onda sulle reti televisive più trendy.
Un film che, seppur con qualche pecca nella sceneggiatura e alcuni scivoloni nelle dinamiche del fumetto (come le scene finali dove il SUV scorrazza nella folle risalita off-road dal fondo del canyon), risulta nel suo insieme godibile e ben girato. Ma non credibile fino in fondo, palesando un’occasione mancata per un cinema italiano (anossico e in perenne crisi di astinenza creativa) che ha dissipato un’ottima chance per svincolarsi finalmente dall’orbita gravitazionale dell’universo dei cine-panettoni e dei comici (o presunti tali) all’amatriciana.
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[+] isolamento e alienazione, tra fumetto e cinema
(di antoniomontefalcone)
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no_data
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domenica 13 agosto 2017
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il monolite che quando arriva fa danni
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Il monolite in "2001 odissea nello spazio" con iil suo atterraggio faceva evolvere la specie... questo film fa il contrario. Non si capisce perchè e per come ma la marjuana della protagonista pare che abbia annebbiato le menti dei sceneggiatori, i quali si divertono a seminare per tutta la durata del film buchi di sceneggiatura e messaggi al quanto discutibili.
Difatti alla fine della visione quello che emerge è che la macchina ipertecnologica è più sicura di un ventre materno, poiche la madre no fa altro che creare danni per se stessa e sopratutto per la salute di suo figlio. Non bastavano i superoi in carne e ossa a invadere i nostri cinema ora abbiamo anche le macchine superman.
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Il monolite in "2001 odissea nello spazio" con iil suo atterraggio faceva evolvere la specie... questo film fa il contrario. Non si capisce perchè e per come ma la marjuana della protagonista pare che abbia annebbiato le menti dei sceneggiatori, i quali si divertono a seminare per tutta la durata del film buchi di sceneggiatura e messaggi al quanto discutibili.
Difatti alla fine della visione quello che emerge è che la macchina ipertecnologica è più sicura di un ventre materno, poiche la madre no fa altro che creare danni per se stessa e sopratutto per la salute di suo figlio. Non bastavano i superoi in carne e ossa a invadere i nostri cinema ora abbiamo anche le macchine superman.
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