Jawbone |
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Un film di Thomas Napper.
Con Ian McShane, Ray Winstone, Johnny Harris, Michael Smiley.
continua»
Azione,
durata 91 min.
- Gran Bretagna 2017.
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Sudore, lacrime e sangue
di andrejFeedback: 4625 | altri commenti e recensioni di andrej |
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mercoledì 2 agosto 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film e' un eccellente dramma psicologico di ambientazione sportivo pugilistica, in cui la parte sportiva e’ relegata abbondantemente in secondo piano rispetto alla difficile vicenda esistenziale del protagonista e all’approfondimento psicologico dei personaggi e delle loro interazioni. Ottime regia e sceneggiatura. Favolose le interpretazioni dei quattro attori principali: Johnny Harris (il protagonista), Ray Winstone (il vecchio allenatore), Michael Smiley (l’aiuto allenatore) e Ian Mc Shane (Joe). In particolare certi dialoghi di Harris con Winstone e Mc Shane sono performance straordinarie, degne di restare come pietre miliari nella storia della recitazione cinematografica. Inevitabile il fatto che, dinanzi a siffatti straordinari pregi della parte non strettamente pugilistica della pellicola, l’unico incontro di boxe cui si assiste nella parte conclusiva del film resti un po’ in secondo piano e sembri piuttosto sotto tono rispetto a quanto visto in precedenza. Effettivamente il match pugilistico (soprattutto nel suo ultimo e decisivo round) non e’ nulla di fenomenale, poiche’ Harris e’ un eccezionale attore, ma come pugile, nonostante abbia alle spalle alcuni anni di esperienza pugilistica giovanile, sul ring con un altro combattente e’ alquanto legnoso e arrugginito e a livello tecnico come campione di boxe non e’ molto credibile. Tuttavia non credo che questa piccola lacuna del film sia poi cosi’ visibile a tutti (probabilmente chi non abbia una certa esperienza di boxe non se ne accorgera’ neppure) e in ogni caso bisogna accettare il fatto che tutto non si puo’ avere: non si puo’ pretendere che un ottimo attore sia anche un ottimo pugile, come non si puo’ pretendere che un buon pugile sia anche un buon attore; e, dovendo scegliere, privilegiare l’abilita’ recitativa del protagonista rispetto a quella di combattente e’ stata senza dubbio la scelta giusta.
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