Il thriller è un genere poco frequentato dai cineasti italiani contemporanei e comunque con scarso successo. In questo caso, invece, il regista napoletano Salvatore Vitiello dimostra carattere ed inventiva e nonostante il budget limitato, tre soli attori in campo e una baita di montagna con i boschi circostanti come location, riesce ad imbastire una storia credibile ed avvincente con non pochi momenti di suspense. Ottima la performance attoriale di Francesco biscione, nella parte dello psichiatra alla ricerca disperata di un rapporto con la figlia adolescente, un po’ meno quella degli altri due protagonisti. Non manca il finale a sorpresa come nei film di hollywood. Opera accettabile anche se non strappa appalusi, lasciandoti come ti trova.
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Il thriller è un genere poco frequentato dai cineasti italiani contemporanei e comunque con scarso successo. In questo caso, invece, il regista napoletano Salvatore Vitiello dimostra carattere ed inventiva e nonostante il budget limitato, tre soli attori in campo e una baita di montagna con i boschi circostanti come location, riesce ad imbastire una storia credibile ed avvincente con non pochi momenti di suspense. Ottima la performance attoriale di Francesco biscione, nella parte dello psichiatra alla ricerca disperata di un rapporto con la figlia adolescente, un po’ meno quella degli altri due protagonisti. Non manca il finale a sorpresa come nei film di hollywood. Opera accettabile anche se non strappa appalusi, lasciandoti come ti trova.
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