La seconda stagione di questa serie antologica racconta la tristemente nota morte di Gianni Versace.
Con tutti i difetti del caso, con le molte scelte di dubbio valore artistico tipiche dei prodotti americani, ritengo comunque che meriti di esser vista. Non mi sono soffermata a valutare regia o sceneggiatura, in quanto tutto viene oscurato dal lavoro sbalorditivo che Darren Criss ha fatto sul proprio personaggio, il killer Andrew Cunanan. Come si suol dire “è uno vero”. Accanto a lui, grandi nomi e grandi professionisti, non ultimo Jon Jon Briones che non sbaglia mai un colpo.
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La seconda stagione di questa serie antologica racconta la tristemente nota morte di Gianni Versace.
Con tutti i difetti del caso, con le molte scelte di dubbio valore artistico tipiche dei prodotti americani, ritengo comunque che meriti di esser vista. Non mi sono soffermata a valutare regia o sceneggiatura, in quanto tutto viene oscurato dal lavoro sbalorditivo che Darren Criss ha fatto sul proprio personaggio, il killer Andrew Cunanan. Come si suol dire “è uno vero”. Accanto a lui, grandi nomi e grandi professionisti, non ultimo Jon Jon Briones che non sbaglia mai un colpo. Menzione d’onore a Max Greenfield, che ha brillato nonostante il ruolo secondario, in una veste drammatico-polemica del tutto inedita.
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