gdahlia
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domenica 24 luglio 2016
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niente di nuovo
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Anche sta volta purtroppo niente di nuovo da aggiungere al panorama horror attuale... The Conjuring a mio parere é un altro film a tema "esorcismo" che va ad aggiungersi a una lunga lista giá esistente di titoli che lasciano poco allo spettatore. Insomma, la trama é decisamente banale tanto che durante alcune scene si ha la sensazione di aver giá visto il film e di conoscerne il finale. Tuttavia ho trovato buona la recitazione e ho apprezzato la scelta registica di creare delle inquadrature instabili che riescono a creare suspence nello spettatore che non sa se e quando comparirá qualcosa di inaspettato.
Condivido un po' di perplessitá rispetto alla durata del film e disappunto per il finale decisamente scontato e giá visto.
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Anche sta volta purtroppo niente di nuovo da aggiungere al panorama horror attuale... The Conjuring a mio parere é un altro film a tema "esorcismo" che va ad aggiungersi a una lunga lista giá esistente di titoli che lasciano poco allo spettatore. Insomma, la trama é decisamente banale tanto che durante alcune scene si ha la sensazione di aver giá visto il film e di conoscerne il finale. Tuttavia ho trovato buona la recitazione e ho apprezzato la scelta registica di creare delle inquadrature instabili che riescono a creare suspence nello spettatore che non sa se e quando comparirá qualcosa di inaspettato.
Condivido un po' di perplessitá rispetto alla durata del film e disappunto per il finale decisamente scontato e giá visto.
Concludendo direi che non é niente di nuovo, ma lo reputo comunque migliore di molti altri horror recentemente visti...
sarebbe bello vedere qualcosa di più innovativo, trame più consistenti e meno effetti speciali :)
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themaster
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mercoledì 17 agosto 2016
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bel film.
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Riprendendo le tematiche e gli stilemi classici dell'horror soprannaturale,James Wan firma una delle sue opere migliori dopo Insidious e Saw,il giovane autore infatti sembra essersi ripreso da quella schifezza,se pur ben girata di Fast & Furious 7 e torna all'horror.
Patrick Wilson e Vera Farmiga fantastici,colonna sonora eccelsa tra cui spiccano London Calling dei The Clash e Elvis Presley e un lato tecnico perfetto non fanno che giovare ad una pellicola che fa del suo maggior punto di forza lo stesso James Wan.
Lo script risulta affascinante e inquietante,nonostante qualche allungamento di troppo e i personaggi per quanto stereotipati in superficie presentano delle caratteristiche che li fanno spiccare rispetto alla media degli horror moderni,tuttavia rispetto alle precedenti opere di questo autore,la trama e lo svolgimento di The Conjuring 2 seguono molto di più la canonicità del genere horror facendo propri i clichè e donando un carisma al tutto veramente molto particolare.
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Riprendendo le tematiche e gli stilemi classici dell'horror soprannaturale,James Wan firma una delle sue opere migliori dopo Insidious e Saw,il giovane autore infatti sembra essersi ripreso da quella schifezza,se pur ben girata di Fast & Furious 7 e torna all'horror.
Patrick Wilson e Vera Farmiga fantastici,colonna sonora eccelsa tra cui spiccano London Calling dei The Clash e Elvis Presley e un lato tecnico perfetto non fanno che giovare ad una pellicola che fa del suo maggior punto di forza lo stesso James Wan.
Lo script risulta affascinante e inquietante,nonostante qualche allungamento di troppo e i personaggi per quanto stereotipati in superficie presentano delle caratteristiche che li fanno spiccare rispetto alla media degli horror moderni,tuttavia rispetto alle precedenti opere di questo autore,la trama e lo svolgimento di The Conjuring 2 seguono molto di più la canonicità del genere horror facendo propri i clichè e donando un carisma al tutto veramente molto particolare.
Ciò che sorprende è il modo in cui Wan gioca con la regia e fa ampio utilizzo di effetti speciali lasciando da parte il computer quando possibile e anche quando lo utilizza,l'effetto visivo è calibrato con astuzia e non viene mai a noia,tuttavia le scene più azzeccate sono i momenti in cui le varie entità prendono possesso dei corpi umani,i momenti in cui si costruisce la tensione tramite dei piani sequenza immersivi e clinici,inquadrature suggestive e ricercate e interpretazioni a dire poco smaglianti,inoltre tra le scene più riuscite vi sono i momenti più intimi tra i vari personaggi e le sequenze introspettive,ad esempio quando Patrick Wilson canta Elvis,scena veramente molto commovente e la scena finale in cui la fotografia cambia e da cupa diventa calda,abbracciando i personaggi in un vortice di passione e amore,discorso strano per un horror,ma tant'è.
La pellicola vanta un'ambientazione più che suggestiva,ovvero gli anni 70,riproponendo una Londra bellissima e inquietante allo stesso tempo.
La trama sacrifica l'originalità per lasciare spazio alla regia,sempre molto riuscita e studiata in ogni minimo particolare,nonostante vi siano delle piccole cadute qua e la.
In sintesi,The Conjuring 2 - Il Caso Enfield è un buonissimo film horror che inquieta e spaventa anche a tratti,oltre che affascinare per le immagini potenti e incisive che Wan costruisce passo dopo passo,mattone dopo mattone,come una grande scultura che richiede molto tempo per essere completata,ma una volta finita lascia a bocca aperta per lo splendore. Voto 8/10
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gianleo67
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domenica 26 marzo 2017
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crooked man, won't you hurry...
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Appena di ritorno dalla tourneè promozionale del loro ultimo esorcismo di una casa infestata in quel di Amytiville, la coppia di haunting hunters più famosa del Connecticut vola oltreoceano per indagare su di uno spirito che sembra ossessionare una madre single ed in suoi quattro figli nel sobborgo londinese di Enfield. Tra scetticismi vari, la legittima cautela delle autorità ecclesiastiche ed una invadente attenzione mediatica, i coniugi Warren dovranno combattere contro un demone privato che sembra conoscerli benissimo e contro un infausto presagio di morte.
C'ha ripensato per questioni puramente nostalgiche dice lui e come non credergli se dopo Insidious, The Conjuring e Insidious: Chapter 2, sembrava aver cambiato strada con il capitolo sette della serie dei tamarri delle corse clandestine più longeva della storia del cinema.
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Appena di ritorno dalla tourneè promozionale del loro ultimo esorcismo di una casa infestata in quel di Amytiville, la coppia di haunting hunters più famosa del Connecticut vola oltreoceano per indagare su di uno spirito che sembra ossessionare una madre single ed in suoi quattro figli nel sobborgo londinese di Enfield. Tra scetticismi vari, la legittima cautela delle autorità ecclesiastiche ed una invadente attenzione mediatica, i coniugi Warren dovranno combattere contro un demone privato che sembra conoscerli benissimo e contro un infausto presagio di morte.
C'ha ripensato per questioni puramente nostalgiche dice lui e come non credergli se dopo Insidious, The Conjuring e Insidious: Chapter 2, sembrava aver cambiato strada con il capitolo sette della serie dei tamarri delle corse clandestine più longeva della storia del cinema. Ma la voglia di moltiplicare i pani ed i pesci di un mercato del'intrattenimento seriale che spende 10 e guadagna 100 sembra una motivazione più convincente per vedere nuovamente James Wan alle prese con l'oliato meccanismo di una storia di infestazioni demoniache e detection dell'occulto formato famiglia (nel senso del plot, dei protagonisti e del pubblico) in cui ha dimostrato la capacità di reinventare un genere che proponga spauracchi e buoni sentimenti in egual misura ed in misura inversamente proporzionale alla fedeltà storica delle vicende narrate. Dramma soprannaturale che fa dell'artificio romanzesco e della perizia tecnica i suoi punti di forza, il secondo capitolo delle avventure della più bella coppia di indagatori delle peggiori brutture di case cigolanti abitate da famiglie disfunzionali è una 'London Calling' dei Clash in anticipo sui tempi che ha già metabolizzato l'immaginario orrifico degli anni '70 da cui proviene (Burnt Offerings, Amityville Horror, Poltergeist) per produrne una versione fumettistica e patinata a metà strada tra Dylan Dog e Conan Doyle. Insomma poche vellità autoriali e molto pragmatismo yankee per una storia di demoni americani da esportazione vestiti da suora che tengono in scacco spettri, vittime ed esorcisti nell'estenuante tenzone di un assedio domestico dove sussulti, grida e chiamate alla polizia si ripetono nella sistematica costruzione di un plot che fa dell'iterazione e del twist a buon mercato il suo principale marchio di fabbrica. Magari e a dispetto delle quasi 2 ore e un quarto di spettacolo non ci si annoia, ma neanche ci si impaurisce più di tanto non ostante l'eccellente messa in scena delle comparsate fantasmatiche e dei terrifici intermezzi onirici: netta dicotomia tra i paladini del Bene e le forze del Male, personaggi di contorno abbastanza stereotipati (pure Franca Potente che fa la scettica...poco convinta) ed una coppia di piccioncini con figlia adolescente che fanno da balie dell'occulto ad un'altra adolescente sfortunata dagli occhi segnati messa a parte del loro amore e delle loro affinità elettive; perfino le ambiguità interpretative della storia originale (lei fingeva, ma solo per il 2%, o giù di lì) vengono presto liquidate in favore del solito finale concitato da cui se ne esce recitando l'oscuro nome demoniaco con cui la scrittura automatica ha graffiato le pagine di una bibbia. Repertorio abusato e telefonato a parte insomma, la confezione è di tutto rispetto e gli attori principali fanno il loro dovere con inappuntabile professionalità; compresa la madre coraggio di una Frances O'Connor curiosamente somigliante alla Barbara Hershey di un'altra madre cinematografica perseguitata a domicilio. Franchise che promette almeno un terzo capitolo per il 2018 ed ennesimo reperto che ci si porta a casa: inquietante carillon di un Crooked Man che, come la paura, si dice essere efficace contro la balbuzie.
"Here was a crooked man, and he walked a crooked mile.
He found a crooked sixpence upon a crooked stile.
He bought a crooked cat, which caught a crooked mouse,
And they all lived together in a little crooked house."
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roger75
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martedì 18 ottobre 2016
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horror di buonissima qualita'......wan eccellente
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Considerando la moltitudine di film horror sul tema soprannaturale di questi ultimi anni, trovo The Conjuring 2 un buonissimo film per varie ragioni senza tralasciare ovvi de ja vu sui generis. Ma voglio soffermarmi prima di tutto sulla regia di Wan, eccellente, inquadrature di rilievo e rapidi spostamenti delle immagini consentono allo spettatore di sobbalzare sulla poltrona ( in alcune scene), sebbene alcune siano prevedibili; geniale la scena in cui Ed e gli altri sono girati di spalle mentre intervistano Janet sulla poltrona di Bill Wilkins e quest'ultima è offuscata mentre Ed è in primo piano. La prima parte mi ha dato piu' sussulti della seconda che sfocia poi piu' sulla prevedibilita' ma sempre con un tocco, un qualcosa in piu' che rende Il caso Enfield un bel film horror.
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Considerando la moltitudine di film horror sul tema soprannaturale di questi ultimi anni, trovo The Conjuring 2 un buonissimo film per varie ragioni senza tralasciare ovvi de ja vu sui generis. Ma voglio soffermarmi prima di tutto sulla regia di Wan, eccellente, inquadrature di rilievo e rapidi spostamenti delle immagini consentono allo spettatore di sobbalzare sulla poltrona ( in alcune scene), sebbene alcune siano prevedibili; geniale la scena in cui Ed e gli altri sono girati di spalle mentre intervistano Janet sulla poltrona di Bill Wilkins e quest'ultima è offuscata mentre Ed è in primo piano. La prima parte mi ha dato piu' sussulti della seconda che sfocia poi piu' sulla prevedibilita' ma sempre con un tocco, un qualcosa in piu' che rende Il caso Enfield un bel film horror. Vera Farmiga conferma le sue doti di attrice (gia' comunque evidenziate in maniera egregia nella serie tv Bates Motel) e il resto del cast è all'altezza , senza particolari sussulti ma buoni.....
Molto belli i titoli di coda con spezzoni audio e foto originali che fanno riferimento a uno dei casi piu' documentati di fenomeno paranormale e di possessione... Ultima ma non meno importante, le musiche e gli effetti sonori particolarmente azzeccati e che contribuiscono ad accrescere la paura. Assolutamente da vedere....un horror di questo tipo deve farti sobbalzare e questo Conjuring 2 lo fa..
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dragoneme
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martedì 11 ottobre 2016
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l'horror definitivo
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Da amante del genere, credo di non esagerare nel dire che ogni elemento, in questo film, tocca vette di eccellenza ineguagliabili. Il primo "the conjuring" è stato uno dei più begli horror che abbia avuto occasione di vedere. E, in un filone ormai ampiamente esplorato, in cui ormai sembra tutto giù visto e in cui gli effetti speciali tentano di ricreare quella suspance che non si riesce ad ottenere dalla trama, The Conjouring è stata un'imprevista sorpresa. Difficilmente, pensavo, che si potesse eguagliare tanta bravura, soprattutto considerando il deludente spin off. Invece, il secondo capitolo della serie, riprende gli elementi che avevano fatto del primo film un capolavoro, e riesce nell'ardua impresa di creare atmosfere ancora più coinvolgente, cupe, paurose, intriganti.
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Da amante del genere, credo di non esagerare nel dire che ogni elemento, in questo film, tocca vette di eccellenza ineguagliabili. Il primo "the conjuring" è stato uno dei più begli horror che abbia avuto occasione di vedere. E, in un filone ormai ampiamente esplorato, in cui ormai sembra tutto giù visto e in cui gli effetti speciali tentano di ricreare quella suspance che non si riesce ad ottenere dalla trama, The Conjouring è stata un'imprevista sorpresa. Difficilmente, pensavo, che si potesse eguagliare tanta bravura, soprattutto considerando il deludente spin off. Invece, il secondo capitolo della serie, riprende gli elementi che avevano fatto del primo film un capolavoro, e riesce nell'ardua impresa di creare atmosfere ancora più coinvolgente, cupe, paurose, intriganti. Un plauso particolare agli attori e alla fotografia.
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